C'E' CHI LECCA IL CULO AGLI ISLAMICI ( PD E SINISTRA ), E CHI INVECE HA LE PALLE DI COMBATTERLI PER LA PROPRIA ESISTENZA, PERCHE' L'ISLAMICO MODERATO NON ESISTE, PROPRIO PER DETTA RAGIONE CHE OGNI ISLAMICO CHE INCONTRIAMO, TI PUO' DARE UNA COLTELLATA.
ISRAELE PRONTO AD ESPELLERE I PALESTINESI IN CONGO: “MINACCIA A NOSTRA ESISTENZA”
GENNAIO 3, 2024
Quindi, Israele può espellere palestinesi in Congo e noi non possiamo rimandare i pakistani in Pakistan e i nigeriani in Nigeria? Quel mondo nato dalla seconda guerra mondiale è finito.
“Il reinsediamento ‘volontario’ dei palestinesi da Gaza sta lentamente diventando una politica ufficiale del governo israeliano”. Lo scrive il Times of Israel, secondo cui la coalizione del premier Benjamin Netanyahu starebbe portando avanti trattative in gran segreto con il Congo e altri Paesi per accogliere migliaia di immigrati da Gaza. Magari anche in Madagascar.
“Il Congo sarà disponibile ad accogliere migranti e siamo in trattative con altri”, ha detto al giornale una fonte dal gabinetto di sicurezza.
Noi non possiamo fare il blocco navale, loro, invece, possono trasferire un’intera popolazione dall’altra parte del mondo. Interessante.
Lunedì scorso, Netanyahu aveva annunciato a una riunione del Likud di star lavorando per facilitare la migrazione volontaria degli abitanti di Gaza verso altri Paesi. “Il nostro problema è trovare Paesi disposti ad assorbire gli abitanti di Gaza, e ci stiamo lavorando”, aveva dichiarato. Il premier rincarava così la dose del deputato Likud Danny Danon, per cui “il mondo stava già discutendo le possibilità dell’immigrazione volontaria”, sebbene l’idea sia, almeno a parole, categoricamente respinta dalla comunità internazionale. I partiti di ‘estrema destra’, il Partito Sionista Religioso e Otzma Yehudit, guidati rispettivamente dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e dal ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir, sono i più grandi sostenitori dei piani di migrazione.
Martedì, il Dipartimento di Stato americano ha rimproverato Smotrich e Ben Gvir per aver sostenuto il reinsediamento dei palestinesi fuori Gaza, definendo la loro retorica “infiammatoria e irresponsabile”. Mercoledì Smotrich ha respinto i commenti, sostenendo che oltre il 70% degli israeliani sostiene l’idea di “incoraggiare l’emigrazione volontaria” perché “due milioni di persone a Gaza si svegliano ogni mattina con il desiderio di distruggere lo Stato di Israele”.
L’ufficio di Netanyahu ha rilasciato in passato dichiarazioni in cui insisteva pubblicamente sul fatto che Smotrich e Ben Gvir non rappresentino la politica del governo sulla questione, nonostante i suoi stessi commenti della scorsa settimana a sostegno di un trasferimento di popolazione. Anche diversi ministri e legislatori del Likud si sono esposti in favore.
Martedì, il ministro dell’Intelligence Gila Gamliel aveva detto al Times of Israel che “la migrazione volontaria è il programma migliore e più realistico per il giorno successivo alla fine dei combattimenti”. Inoltre, durante una conferenza tenutasi alla Knesset per esaminare le possibilità per la Gaza del dopoguerra, Gamliel aveva dichiarato: “Alla fine della guerra, il governo di Hamas crollerà. Non esistono autorità comunali; la popolazione civile dipenderà interamente dagli aiuti umanitari. Non ci sarà lavoro e il 60% dei terreni agricoli di Gaza diventeranno zone cuscinetto di sicurezza”.
A novembre, aveva pubblicato un editoriale sul Wall Street Journal in cui illustrava per la prima volta il piano per l’immigrazione palestinese, chiedendo che “i Paesi di tutto il mondo accettino un numero limitato di migranti”.
Qualche servo da queste parti ci starà pensando.
Interessante notare che noi dovremmo importare masse di musulmani nei nostri territori mentre Israele vuole liberarsene perché un pericolo per la sua esistenza. E, spesso, sono le stesse associazioni ebraiche a sostenere l’immigrazione islamica in Italia.
L’idea è molto interessante, e potrebbe fare scuola. Anzi. Deve fare scuola.
L’unico modo per salvare la stirpe dei bianchi in Europa è evacuare 50 milioni di ‘afrodiscendenti’ come li chiama qualcuno e il Congo ed altri paesi limitrofi sarebbero adatti.
Peccato solo gli israeliani si ostinino alla rissa con l’Iran, che è vittima, a sua volta, dell’arabismo e islamismo, che ha subito e da cui ha cercato di affrancarsi con la via scitica.