giovedì 25 gennaio 2024

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI

IL FIDANZATO AFRICANO LA FA STUPRARE DA 40 UOMINI: «HO SBAGLIATO A FIDARMI DI LUI»

GENNAIO 25, 2024





























«Tra me e me mi chiedevo: dice di amarmi, di volermi proteggere, ma io valgo trenta euro?». La consapevolezza del vortice terribile — tra rapporti sessuali obbligati con almeno 40 uomini, ricatti, droga — in cui il suo aguzzino ed ex fidanzato marocchino l’aveva costretta arriva quando ne è immersa: «Ho sbagliato: l’errore più grande della mia vita. Mi sono fidata di lui». L’ha capito dopo essersi fatta stuprare da una quarantina di uomini a 30 euro a botta.

L’esemplificazione della società multietnica, la storia agghiacciante di una giovane 16enne italiana sottolinea l’importanza dell’educazione e della consapevolezza nel proteggere le ragazze dagli immigrati e anche da loro stesse. La libertà è un bene prezioso e non bisogna abusarne.

La ragazza, vittima di un africano violento e manipolatore, è stata costretta in un vortice di abusi sessuali, ricatti e droga. L’ex fidanzato, un 26enne italo-marocchino, è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile, revenge porn, atti persecutori e tentata estorsione. La sua storia è un monito per tutte le ragazze e le donne: è fondamentale essere consapevoli dei pericoli che possono nascondersi nelle relazioni miste.

La vittima, che è stata costretta a prostituirsi con almeno 40 uomini, ha espresso il suo rimorso e la sua consapevolezza dell’errore commesso: «Ho sbagliato: l’errore più grande della mia vita. Mi sono fidata di lui». Queste parole rivelano la necessità di educare le ragazze a riconoscere i segnali di pericolo nelle relazioni e a evitare individui manipolatori e abusivi.

L’importanza dell’educazione e della consapevolezza è ulteriormente sottolineata dal comportamento dell’aguzzino. Non solo ha costretto la vittima a prostituirsi, ma ha anche minacciato di pubblicare foto compromettenti della ragazza se non avesse continuato. Nonostante le minacce, ha comunque pubblicato le foto sul profilo Instagram della vittima.

Questo caso evidenzia la necessità di un’educazione che incoraggi le ragazze a valorizzare se stesse e a non svilirsi frequentando queste bestie parlanti. È fondamentale che le ragazze siano educate a non frequentare individui che non rispettano la loro dignità e i loro diritti.

La storia di questa giovane ragazza è un monito per tutti noi. Dobbiamo lavorare insieme per distruggere la società multietnica in cui le ragazze non sono protette e non sono rispettate. E non è loro permesso neanche commettere errori, perché nella società multietnica gli errori si pagano a caro prezzo.















Prima buttano l’onore e la dignità nel cesso (che ormai non si possono più recuperare), e solo dopo (forse) essersi rese conto della cazzata che hanno combinato ammettono di aver sbagliato. Quando in realtà sarebbe sufficiente usare il cervello anziché gli ormoni (e regolarli), così le cazzate si potrebbero evitare. A prescindere se si è minorenni o maggiorenni.

Ma come ha scritto giustamente Lorenzoblu, essendo lei una minorenne, almeno il 70% delle responsabilità su ciò che è successo ricadono sui suoi genitori.












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