sabato 30 novembre 2019

ECCOLI I MIGRANTI INUTILI E COSTOSI DELLA SINISTROIDE FOGNARIA LETAMOSA. PERCHE' LA SINISTRA E' FATTO UN LETAME. 




IN ITALIA 61% EXTRACOMUNITARI NON LAVORA, VIVE DI SUSSIDI E PENSIONI







Ancora in questi giorni c’è chi blatera di immigrati che servono a sostenere il sistema previdenziale. Non è così.
Lo spiega bene un report a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, che Vox aveva già pubblicato e che smonta tutta la vulgata dell’immigrato risorsa:
Secondo dati Istat sull’immigrazione elaborati da Itinerari Previdenziali con l’ausilio delle rilevazioni del Ministero dell’Interno sull’andamento dei permessi di soggiorno regolari, la popolazione di origine straniera residente in Italia nel periodo corrispondente al blocco delle quote per motivi di lavoro (2011-2016) è aumentata di circa 1,4 milioni di unità, di fatto 2,2 milioni di persone se si tiene conto del fatto che, nel frattempo, circa 800mila stranieri hanno, purtroppo, ottenuto la cittadinanza italiana.
Sempre tra il 2010 e il 2016, a fronte di un crollo del tasso di occupazione degli immigrati dal 67% al 58% (56% per i soli extracomunitari), in relazione a una crescita della popolazione in età di lavoro superiore a quella dell’occupazione, il tasso di disoccupazione specifico è salito fino al 17,9% nel 2013, per attestarsi oggi intorno al 15%, pari a circa 420mila persone in cerca di lavoro (solo nel Centro-Nord rappresentano il 25% del totale delle persone in cerca di impiego). Se è vero che gli immigrati che vengono in Italia sono in gran parte di bassa istruzione e bassa qualificazione professionale, lo è altrettanto che sono comunque spesso occupati come manovalanza a basso prezzo. Andando così ad incidere proprio nel mercato del lavoro degli italiani meno qualificati e in difficoltà economiche.
Itinerari Previdenziali spiega che gli immigrati hanno mostrato maggiore ‘elasticità’ agli effetti della crisi adattandosi a salari lordi che risultano più bassi anche del 40% rispetto a quelli percepiti dagli italiani col risultato che gli italiani sono stati espulsi da interi settori economici: non possono vivere con gli stipendi degli immigrati, pronti a sopravvivere in 25 in una stanza. Infatti gli immigrati poveri sono 8 volte superiori rispetto alle famiglie italiane della stessa zona: ma un giorno vorranno pensioni che non si sono pagati.
Il mercato del lavoro ha sicuramente cambiato volto negli ultimi anni e come sottolinea Itinerari Previdenziali riaprire le quote di ingresso per motivi di lavoro produrrebbe effetti drammatici sia per i lavoratori immigrati già presenti sul territorio sia, soprattutto, per i lavoratori italiani scarsamente qualificati.
Ora torniamo al contributo al sistema previdenziale che arriva da chi oggi – italiani e migranti – costituisce la forza lavoro del Paese.
Come ha più volte spiegato l’Inps i contributi previdenziali versati dagli immigrati sovrastano di 36,5 miliardi le prestazioni pensionistiche potenzialmente maturate. Se questo dato fa dire a Tito Boeri che “i migranti stiano pagando le pensioni agli italiani”, Itinerari Previdenziali obietta come vadano calcolate le future prestazioni. Perché un giorno i migranti andranno in pensione, e visti i bassi stipendi attuali, non se le saranno pagate.
I contributi previdenziali che, esattamente come nel caso dei lavoratori italiani, andrebbero considerati un debito pensionistico dello Stato nei confronti di chi ha versato, e quindi non ascrivibili a entrate, rendendo quindi di fatto negativo il bilancio tra benefici e costi prodotti dai flussi migratori. Capito?
Secondo l’approfondimento di Itinerari Previdenziali, poi, la sola spesa sanitaria (1.870 euro pro capite nel 2016) per i circa 6 milioni di immigrati presenti in Italia sarebbe pari a 11 miliardi, quella scolastica – riferita a oltre 1,1 milioni di stranieri (circa 7.400 euro l’anno pro capite) – aggiungerebbe al totale altri 8 miliardi. Tenendo conto anche dei costi dell’accoglienza, si arriverebbe ad almeno 23 miliardi, cifre drammatiche. Che escludono, tra l’altro, altri oneri a carico dello Stato (assistenza sociale, trasporti, etc.).
Secondo la pubblicazione del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali l’immigrazione è, quindi, un investimento insostenibile.
“In Italia si sta al momento manifestando un problema serio di sostenibilità e il rischio concreto è quello di doverlo fronteggiare con un supplemento di interventi assistenziali”


Libero ha un articolo che riporta alcuni dati già pubblicati da Vox: I numeri parlano chiaro: gli immigrati sono un costo. E non ci pagheranno le pensioni. Secondo l’ultimo rapporto di Itinerari Previdenziali, realizzato dal centro studi di Alberto Brambilla: “Se si prova a fare un bilancio complessivo tra entrate e uscite del 2015.



Ma non solo. Già secondo dati dello scorso anno, ben il 60 per cento degli immigrati prendeva la pensione senza avere mai lavorato:
Nell’ultimo anno, i numeri sono ulteriormente peggiorati.
Secondo i dati comunicati in via ufficiale dall’Inps un paio di giorni fa, infatti, cresce il numero di immigrati pensionati a fronte di una contrazione dei lavoratori attivi. Dovevano pagarci le pensioni, invece vengono a prendersele.

E la maggior parte di loro ha una pensione assistenziale (la famosa pensione sociale che la sinistra ha concesso anche gli immigrati) o di invalidità senza avere mai lavorato.

PENSIONATI COMUNITARI DELL’EST – CIFRE E SOSTEGNO AL REDDITO
 – Nel 2018 i pensionati tra i Comunitari nati nei Paesi dell’Europa dell’Est sono 36.979, di questi il 51,9% percepisce una sola pensione di tipo assistenziale con un importo medio annuo di 5.659,58; il 33,8% percepisce una sola prestazione di tipo IVS con un importo medio annuo di 10.730,22; il 7,7% ha una sola pensione di tipo indennitario con un importo medio annuo di 6.952,41 e solo il restante 6,5% percepisce più di una pensione. Tra il numero di pensionati si riscontra una crescita sostanziale nel tempo, infatti tra il 2016 e il 2018 essi sono passati da 31.413 a 36.979 con una crescita pari al 17,7% nel triennio (+ 7,1% nell’ultimo anno).
EXTRACOMUNITARI PENSIONATI – Nell’anno 2018, il numero di extracomunitari pensionati è pari a 124.341 con un importo medio annuo delle prestazioni pari a 6.910,06; di questi 83.047 sono percettori di sole pensioni assistenziali (66,8%), 23.089 percepiscono una pensione di tipo IVS (18,6%), 10.426 una sola pensione di tipo indennitario (8,4%), mentre solo il restante 6,3% percepisce più di una pensione di tipologia diversa. Negli ultimi tre anni il numero dei pensionati extracomunitari è cresciuto del 17,8% passando da 105.545 a 124.341.
EXTRACOMUNIARI LAVORATORI – Nell’anno 2018, il numero di non comunitari che svolge un lavoro dipendente è pari a 1.864.750, con una retribuzione media annua di 12.896,99. All’interno delle diverse tipologie di lavoratori dipendenti non comunitari vi sono però notevoli differenze. I lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo sono 1.323.208, e presentano una retribuzione media annua pari a 14.783,39 ( 16.169,12 per gli uomini e 11.773,14 per le donne). Nel settore privato agricolo lavorano in totale 165.375 non comunitari, con netta prevalenza di genere maschile (tasso di mascolinità 82,7) e percepiscono una retribuzione media annua di €8.005,99 (8.183,18 gli uomini e 7.160,15 le donne).
In conclusione, oltre il 61 per cento degli immigrati in Italia non lavora, vive di pensione o sussidi pubblici:

Al sistema assicurativo pubblico sono registrati 2.259.000 immigrati su gli oltre 5.444.440 immigrati che vivono in Italia: significa che solo la metà dei migranti residenti in Italia lavora. Gli altri, in un modo o nell’altro, li mantenete voi. Non solo. Dei 2.259.000 stranieri iscritti all’Inps, solo 1.700.000 sono occupati e percepiscono un reddito di tipo …


E sarebbero una ricchezza?




Tutto merito del liberismo, una teoria economica che qualsiasi identitario dovrebbe contrastare e rigettare. Quando la politica abdica al suo ruolo principale, quello di governare, succede poi che è essa ad essere governata, e con il liberismo infatti, non è la politica a governare il capitale, ma l’esatto contrario. E poiché il capitale, ovverosia, gli imprenditori, da decenni chiedono ai governi di importare manodopera straniera perché gli italiani snobbano il lavoro in fabbrica (vero in parte e riguarda perlopiù i 20-30enni, che non vogliono faticare e avere il sabato e la domenica liberi), grazie a loro siamo stati invasi da milioni di stranieri, che venuti da soli, poi attraverso i ricongiungimenti familiari hanno fatto venire i propri familiari.
Ovviamente ai sinistri, che dicono di essere contro il capitalismo, tutto ciò fa comodo, visto che per loro non esistono frontiere e chiunque è libero di spostarsi da un paese all’altro del mondo.


AFRICANO ATTACCA POLIZIOTTI: “SCIMMIE BIANCHE LA PAGHERETE, HO IL CA**O PIÙ GROSSO” COME SE LA FORZA DIPENDESSE DAL CAZZO, SI VEDE CHE IN AFRICA ALZANO LE COSE COL CAZZO.











AFRICANO ATTACCA POLIZIOTTI: “SCIMMIE BIANCHE LA PAGHERETE, HO IL CA**O PIÙ GROSSO”





Il 26enne della Costa D’Avorio ha aggredito prima un ragazzo di 19 anni, poi i poliziotti giunti sul posto, che hanno trovato la giovane vittima a terra, sanguinante, e con evidenti tracce delle violenze appena subite.


Nonostante il tentativo di negare le proprie responsabilità, l’ivoriano aveva evidenti tracce di sangue sotto le unghie, che hanno confermato il racconto del 19enne. Fin da subito fortemente ostile nei confronti dei poliziotti, l’africano ha iniziato ad insultarli pesantemente.
Sia durante il tragitto che una volta giunto in questura, l’extracomunitario ha continuato a bersagliare di minacce ed insulti i poliziotti: “Non siete capaci di fare niente, vi dò fastidio solo perchè sono nero. La pagherete davanti a Dio, voi non potete fare niente, io sono molto forte”, minacciava l’ivoriano, che poi aggiungeva anche: “Vi denuncio tutti e vi accuserò di avermi picchiato”.
Nonostante il tentativo di negare le proprie responsabilità, l’ivoriano aveva evidenti tracce di sangue sotto le unghie, che hanno confermato il racconto del 19enne. Fin da subito fortemente ostile nei confronti dei poliziotti, l’africano ha iniziato ad insultarli pesantemente.
Sia durante il tragitto che una volta giunto in questura, l’extracomunitario ha continuato a bersagliare di minacce ed insulti i poliziotti: “Non siete capaci di fare niente, vi dò fastidio solo perchè sono nero. La pagherete davanti a Dio, voi non potete fare niente, io sono molto forte”, minacciava l’ivoriano, che poi aggiungeva anche: “Vi denuncio tutti e vi accuserò di avermi picchiato”.



Staccarglielo e farglielo mangiare dopodiché ridurgli le ossa in farina finissima.




Se questi poliziotti non diventano tutti Nazisti e non obbligano le loro famiglie a votare per il partito Nazionalsocialista le cose non cambieranno mai. Poi dovrebbero avvenire sparizioni inspiegabili di immigrati, si coinvolgano le mafie.



Lo dia in bocca a sua sorella…


CI SGOZZANO NELLE NOSTRE STRADE: MA LA VERA MINACCIA ISLAMICA È IN SALA PARTO








CI SGOZZANO NELLE NOSTRE STRADE: MA LA VERA MINACCIA ISLAMICA È IN SALA PARTO







Con l’attacco islamico di ieri a Londra e quelli molto probabili in Olanda e Francia, si torna a parlare del terrorismo islamico come minaccia all’Europa.


A Londra, sul London Bridge, un terrorista (islamico?) tenta di sgozzare una decina di passanti. Uno di loro lo disarma, poi viene abbattuto. Non prima che riuscisse ad uccidere due innocenti: London Bridge, terrorista (islamico?) voleva sgozzare 10 persone: disarmato da eroe a mani nude – VIDEO Poche ore dopo, in serata, a L’Aia, 





Ma questo è solo l’aspetto esteriore di un fenomeno più profondo e con implicazioni a lungo termine: il sovvertimento demografico del continente.
Immaginatevi, in Italia, un partito islamico che può contare su un bacino elettorale di circa il 15 per cento. In pratica, nessun governo potrebbe nascere senza il consenso politico dei musulmani. Che già oggi vediamo alla testa di un movimento giovanile di sinistra come le ‘sardine’.
Ecco, questo è lo scenario previsto nei prossimi anni in Italia, dall’analisi demografica dell’istituto di ricerca americano Pew Research Center:




Lo scenario vale nel caso proseguano i flussi attuali. Vedrebbe l’Italia, in pochi anni, quasi raggiungere paesi come Francia, Regno Unito e Germania, che oggi l’Italia segue molto ‘indietro’ con poco più del 3%. In pratica quadruplicheranno, mentre nell’Europa in generale triplicheranno.
Ai ritmi attuali, in Italia avremo oltre 8 milioni di residenti musulmani – senza contare gli altri immigrati – entro il 2050:

Muslims in the EU, Norway and Switzerland in 2050: high migration scenario





E città come Milano, dove già oggi la popolazione islamica è il doppio rispetto alla media nazionale, saranno a maggioranza straniera entro il 2040: i vostri nipoti vivranno da stranieri in Patria. A Brescia, questo rovesciamento demografico arriverà molto prima.


Milano si è messa il velo. Dalle banlieue al Quadrilatero, dalle periferie dell’integrazione impossibile alle vie della moda, è tutto un pullulare di burqa e niqab. E in questi giorni di agosto lo si nota anche di più. Il problema non sono i veli leggeri, discreti e colorati, indossati liberamente e spesso anche «alla moda». …



Previsioni più a lungo termine sono ancora più disastrose:


Nei giorni scorsi, la fondazione FareFuturo ha presentato uno studio demografico a lungo termine: Studio lancia allarme: “Musulmani saranno metà della popolazione italiana” Entro il 2100, ceteris paribus, metà della popolazione residente in Italia sarà musulmana. Questo se non facciamo nulla. 



Per questo è essenziale bloccare ora i ricongiungimenti familiari, che sono il mezzo attraverso il quale i musulmani stanno islamizzando l’Italia. Perché le bombe e i coltelli colpiscono una volta. Chi nasce è una minaccia a vita. I bambini sono i veri soldati della jihad islamica.




Ore 15, attentato a , due morti e otto feriti
Ore 20, attentato a L’Aia, tre feriti
Ore 21, ordigno esplosivo rinvenuto in una borsa a .
Ma in Europa c’è l’emergenza fascismo, dicono.
709 utenti ne stanno parlando
































TOSCANA: ISLAMICO DELLA MALEDETTA SINISTRA RUBA PORTAFOGLIO AD ANZIANO, MA LA CORSA E' DURATA POCO, IN QUANTO CHE E' STATO MASSACRATO DI BOTTE DAI PASSANTI. TENUTO CONTO CHE LO HANNO GONFIATO COME UNA ZAMPOGNA, CHE DITE, SUONERÀ PER NATALE QUESTO ISLAMICO??





IMMIGRATO RUBA PORTAFOGLIO A 70ENNE, PESTATO A SANGUE DAI PASSANTI







Dopo aver rubato un portafoglio a un 70enne, è stato inseguito e picchiato da alcuni passanti. La giusta ‘vendetta’ sarebbe stata messa in atto a Porta al Prato, zona dove passa la linea T1 della tramvia a Firenze.

Il ladro, ferito, è un 46enne libico, trovato poco dopo il furto a terra dolorante in via Solferino. L’uomo aveva ancora con sé il portafoglio oltre a una vistosa ferita alla testa che gli costerà 20 giorni di prognosi. Dopo è avvenuto l’arresto per rapina impropria.


Dei giustizieri nessuna traccia. E guai chi li denuncerà!
Ps. Nella foto la nostra mascotte Mohammed. E’ così che vogliamo finiscano tutti i delinquenti in Italia.






SPLENDIDO !!!


Vai così!!!!!Copemoliiiiiii!👍👍👍👍👍

LA ROM AI DOMICILIARI DOPO 44 FURTI: AGGREDISCE GIORNALISTA








LA ROM AI DOMICILIARI DOPO 44 FURTI: AGGREDISCE GIORNALISTA – VIDEO






Un tentativo di intervista a Madame Furto, ladra arrestata 44 volte senza aver poi scontato un solo giorno di carcere:
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Ne abbiamo parlato: è incredibilmente ai ‘domiciliari’.





Giornalista aggredita con un martello da una rom. L' è l'unico paese al mondo dove puoi commettere oltre 44 reati e non finire mai in galera. Paese dei balocchi. 🇮🇹


E ha diverse colleghe:




Ieri, mentre tutti si scandalizzavano, giustamente, per l’ennesima rapina di ‘Madame Furto’, vittima un disabile colpito poco dopo la scarcerazione della zingare per il suo ennesimo ‘stato interessante’, un’altra zingara face la solita rapina. Un’altra “Madame”, anche lei una rom bosniaca di 38 anni con all’attivo più di 50 furti e ben 43 condanne collezionate …




Attenzione ad un errore comune a tutti,non 50 furti,ma 50 volte e’stata presa,e siccome sono delle volpi,50 condanne vuol dire che una persona qualsiasi ha rubato 500 volte,ma non e’stata presa le altre 450.Elementare Watson….




Arturo, il ragionamento non fa una grinza.
Poi mi piacerebbe capire come mai nei filmati i delinquenti sono sempre oscurati in viso, anche alle “iene” che occasionalmente mi capita di vedere in internet, chi ha preso una bustarella o ha fregato un sacco di gente, beneficia della privacy.
La legge deve cambiare quando governeranno i Fasci! Mettiamoli prima alla gogna, poi in galera.