sabato 30 novembre 2019

REGIME ISLAMICO IN ITALIA: VIETATO FARE IL PRESEPE E CANTARE CANZONCINE DI NATALE ECC.


MAESTRE VIETANO IL PRESEPE PER “INCLUDERE ALUNNI ISLAMICI”







Alle scuole elementari Marco Polo di Zerman quest’anno non si fa il presepe. Stando a quanto appreso dai genitori degli alunni, le maestre avrebbero deciso di rinunciare alla rappresentazione della Natività, con tradizionale mangiatoia, grotta e personaggi vari, come forma di dialogo interculturale.
L’intenzione di non realizzare il presepe nasce in seno a un progetto specifico delle scuole elementari di Zerman sull’inclusione sociale.
L’iniziativa di cui parliamo nasce spontaneamente su proposta del personale curriculare. E nella piccola frazione moglianese sono così tanti a indignarsi che c’è anche chi ha già chiesto formalmente un incontro alla dirigente scolastica Daniela De Salvatore. Tra coloro che si adopereranno per far cambiare idea alle maestre, c’è l’assessore all’identità veneta del Comune di Mogliano Enrico Maria Pavan: «Tutto questo è assolutamente fuori da ogni logica», commenta, «Il primo presepe della storia è stato un’idea di San Francesco d’Assisi, nel 1223, ed è stato allestito a Greccio in Umbria. È simbolo di fratellanza e di amore caritatevole. È una tradizione importante alla quale non possiamo né vogliamo rinunciare. Se questa censura dovesse venire dal dirigente, o dagli insegnanti, sarebbe ancora più grave. Nessuno può imporre in una scuola di non allestire il presepe simbolo del Natale: riguarda la nostra storia, i nostri valori, le nostre radici ed è proprio in queste sedi che dovrebbero essere tramandate e coltivate. Mi attiverò anche con le altre scuole affinché nessuno vieti di allestire il presepe».
Non ritiene che l’iniziativa di Zerman rientri nelle prerogative offerte dall’autonomia scolastica? «Questo non deve ledere le tradizioni locali e religiose», risponde Pavan, «Si tratta di elementi identitari che non disturbano nessuno, anzi il presepe è la formula massima dell’amore. È un simbolo positivo che andrebbe spiegato, non cancellato. E se qualcuno si sente infastidito dalle nostre tradizioni non può che tornare da dove è venuto».
Non pensa che la scuola debba essere un luogo laico e di mediazione tra culture? «Non è così che si avvicinano le culture diverse, l’inclusione si fa rendendo tutti partecipi, in questo caso è pura demagogia. Noi non siamo contro nessuno, se non chi d’imperio vuole cancellare le nostre radici. Ci sono esempi virtuosi, nel nostro Comune, come il presepe di Campocroce che parla di riciclo, ambiente e lavoro. Quello è un esempio da seguire».
E’ inutile avere assessori all’identità, se poi importi masse estranee. L’identità non resiste allo stravolgimento demografico.
Protesta Salvini:


🔴 MA COSA CI PUÒ ESSERE DI PIÙ ASSURDO???
In una scuola elementare in provincia di Treviso le maestre avrebbero deciso di rinunciare al presepe perché offende bimbi di altre religioni. Se è vero, siamo di fronte all’ennesima idiozia!!!

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Come si può pensare che i simboli più amati della nostra civiltà, segni di pace e di fratellanza, possano offendere qualcuno?
GIÚ LE MANI DAL NATALE!
P.s. Segnalatemi altri casi come questo, se serve andrò anche di persona a visitare queste scuole.



Tutte le persone raffigurate sono di naso oppure arabi che arrivano col cammello. Non vedo in che modo gli islamici potrebbero sentirsi esclusi, al massimo gli esclusi siamo noi se non ci mettiamo Berlusconi e Maradona in Capodimonte.

A costo di essere.ripetitivo:”NON SONO CAZZI DEGLI INSEGNANTI DECIDERE SE I NOSTRI FIGLI POSSANO O MENO FESTEGGIARE IL NATALE!!!!”.
Se si ostinano in questa ridicola, assurda, vomitevole crociata al contrario bisogna tenere a casa i bambini finché non cambiano rotta altrimenti scuole separate.

immonde teste di straminkia !


Il mio maestro delle elementari(ho scoperto dopo) era socialista e non era neppure nato in citta’ ma di origini campane.Eppure regalo’ a tutti una guida della citta’ con una dedica che invitava a difendere la propria liberta’ e la propria cultura.Era una persona meravigliosa.Altri tempi.

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