sabato 30 novembre 2019

I TERRORISTI ISLAMICI DELLA SINISTRA, SGOZZANO 9 ITALIANI, POI FESTEGGIANO. ECCO CHI E' IL VERO PERICOLO, ALTRO CHE FASCISMO E RAZZISMO, I CRIMINALI DI SINISTRA SGOZZANO LE PERSONE, E POI DICONO CHE SALVINI FOMENTA ODIO, ANDATE TUTTI A CAGARE, E RESTATECI.



ISLAMICI SGOZZANO 9 ITALIANI E ORA SE LA RIDONO – FOTO

NOVEMBRE 29, 2019







Un ghigno beffardo. Sorridono i terroristi islamici. I sette jihadisti che hanno prima torturato e poi barbaramente ucciso nove italiani a Dacca nel 2016. La loro reazione alla condanna a morte è stata una risata.
Non un segno di pentimento per la morte di 22 persone. I terroristi hanno prima interrogato le vittime sui versetti del Corano. E chi non sapeva rispondere, perché ‘infedele’, è stato sgozzato. Non prima di essere mutilato. Una morte orrenda. Indicibile.
Come ha sottolineato Magdi Cristiano Allam sulla sua pagina Facebook:
Magdi Cristiano Allam
mercoledì
L'immagine può contenere: 5 persone, persone che sorridono, persone in piedi
L'immagine può contenere: 5 persone, persone sedute
L'immagine può contenere: 6 persone, persone in piedi
Magdi Cristiano Allam
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27 novembre alle ore 17:38
I terroristi islamici che nel 2016 in Bangladesh massacrarono nove concittadini italiani esultano dopo la loro condanna a morte certi che andranno nel Paradiso ...







«Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l’altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso, daremo presto ricompensa immensa. (…) Non considerare morti quelli che sono stati uccisi sul sentiero di Allah. Sono vivi invece e ben provvisti dal loro Signore».
E noi li facciamo entrare. Diamo anche loro asilo: ai bengalesi!
Fabio Tondat, fratello di una nostra connazionale uccisa, ha commentato così la condanna a morte dei jihadisti: «Si chiude una fase, ma provo comunque tristezza, perché dopo quello che è successo quella notte, in seguito alle indagini e in base alle leggi in vigore in quel Paese, altre vite andranno perse. Al di là di quanto hanno commesso, una condanna a morte significa comunque la morte di una persona». Non commentiamo, rispettiamo il dolore, fossimo al suo posto, però, vorremmo uccidere i carnefici di persona.
Don Luca Monti, che a Dacca perse una sorella: «L’odio è stata una soluzione scartata tre anni fa, appena ho saputo che Simona era tra le vittime. Preferisco pregare».
Voi pregate, noi prepariamo la vendetta.




PREGARE UN CAZZO QS VANNO STERMINATI PRIMA CHE SIA IL CONTRARIO !










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