venerdì 16 settembre 2016

i servizi sociali hanno detto che si fidavano del Forteto!!, ma sapevano cosa accadeva all'interno della Comunità, e quindi hanno mantenuto il muro di silenzio, come ancora oggi accade in molte Case Famiglie seguite dai Servizi Sociali.
   
                       
                  " La Vergogna dell'Italia "


Ma i padri sono tanti, come sono tanti i Nonni che da anni non vedono i propri figli/nipoti, non è mai cessato gli allontanamenti per futili motivi, solo per riempire le Case Famiglie, e far soffrire i nostri figli che, oggi non si rendono conto di quanto dolore provano i propri famigliari, ma domani gli mancherà l'affetto dei propri genitori, ed dei loro Nonni, "Uccisi dalla Giustizia!!!"



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Via allo scaricabarile. Ma i padri dell'orrore sono tanti

Tantissime anomalie alla comunità di accoglienza del Forteto. Colpevoli tribunale, servizi sociali e Regione. E cinque ragazzi sono ancora là...............

L'ex giudice minorile Piero Tony parla di «prestigio» rapidamente ottenuto dal Forteto. Una reputazione che l'ha messo al riparo da dubbi e perplessità e collocato sotto una campana di vetro che gli ha evitato controlli adeguati, come ha messo in rilievo anche la Corte europea per i diritti dell'uomo. Sono tante le istituzioni che hanno cooperato a costruire il mito della comunità di Vicchio del Mugello: il tribunale dei minori, che nemmeno dopo la condanna dei fondatori per reati specifici ha smesso di mandare bimbi disagiati al Forteto; la Procura presso il medesimo tribunale; i servizi sociali, cui spetta di seguire da vicino la vita dei minori; la regione, che ha concesso soldi e riconoscimenti. Non è stato nessuno di questi enti a fare crollare il muro di silenzio e connivenze eretto attorno al Forteto. Per loro va tutto bene, tant'è vero che ci sono ancora cinque minori in affidamento alla comunità nonostante 23 responsabili si preparino ad affrontare il processo e lo stesso fondatore, il «profeta» Rodolfo Fiesoli, ne sia stato allontanato in attesa del giudizio perché deve rispettare l'obbligo di dimora nel comune di Pelago, in val di Sieve, 25 chilometri più a valle.
La commissione d'inchiesta regionale guidata da Stefano Mugnai (Pdl) e dal vice Paolo Bambagioni (Pdl) ha sentito il presidente del tribunale per i minori, Laura Laera, sia i suoi predecessori, sia alcuni assistenti sociali. Il quadro dei controlli è desolante. I magistrati hanno spiegato che affidavano al Forteto i casi più gravi, quelli di cui non si facevano carico altre strutture di accoglienza. Il che avrebbe dovuto imporre un supplemento di attenzione sull'idoneità della cooperativaa. Invece no. Il giudice Laera, arrivata a Firenze da Milano 11 mesi fa dopo un anno e mezzo di reggenza, ha evidenziato carenze nelle istruttorie e nei controlli di cui sono incaricati i servizi sociali.

Sconcertato il procuratore Massimo Floquet: il suo ufficio ha il compito di svolgere istruttorie sui minori prima dell'affidamento, senza prendere decisioni. Dice Floquet: «Non darei un bambino a una situazione che non fosse formalmente familiare: non mi convince la famiglia funzionale» cioè lo schema di convivenza attuato al Forteto dove padre e madre affidatari sono estranei che non devono provare affetto né tra di loro né verso il bimbo per evitare legami. «Un ragazzino ha bisogno di avere intorno a sé qualcosa che sia un simulacro di famiglia - aggiunge Floquet -. Se è vero quello che sta emergendo, il tribunale non doveva dare nessun minore in affido al Forteto, una struttura anomala». A loro volta, i servizi sociali hanno detto che si fidavano del Forteto in base alla fiducia di cui la comunità godeva nelle aule di giustizia, a volte su preciso suggerimento di qualche toga. Questa fama spiega anche perché i minori arrivavano soprattutto da località lontane dal Mugello. Forse i servizi locali avevano il sospetto che qualcosa non andava. Ma stavano zitti, come quasi tutti.
Oggi mancano all'appello nel Territorio della Val Di Sieve138 Minori, di cui 74 Minori sono stati allontanati per futili motivi, in larga parte sono stati allontanati per sentito dire, un metodo usato dai Servizi Sociali, i quali condannano falsamente i genitori per la scarsa idoneità genitoriale. Questo è un metodo se cosi si può dire, per distruggere i genitori che, già in se stesso hanno un compito difficilissimo, e che dovrebbero essere aiutati invece di ucciderli ogni qual'volta chiedono aiuto anche come sostegno.
Lì chiamano Professionisti ma inoltrano false relazioni!
Distruggono la vita ai Genitori, ai figli, ai Nonni, questo fanno i Servizi Sociali, e solo per mantenere in piedi le strutture, e mantenere in piedi quelle 100 euro al giorno per ogni Minore allontanato.
Davide Ciani

giovedì 15 settembre 2016

PONTASSIEVE!!!!

ANCHE I NONNI SOFFRONO PERCHÉ NON RIVEDRANNO MAI PIÙ I LORO NIPOTINI!!!.



Ieri mattina, lo scrivente nella zona di Piazza Carioli a Pontassieve, ha incontrato alcuni Nonni, di variate età, i quali dopo aver chiesto allo scrivente come andava la propria situazione, visto che, questi Nonni conoscono la situazione globale dello scrivente, quest'ultimo ha fornito poche notizie, in quanto che il responso del " Giudice ", non è ancora stato fornito allo scrivente.
Questi Nonni hanno poi raccontato allo scrivente la loro sofferenza da quando i loro nipoti sono stati allontanati per futili motivi economici dei loro genitori. Come sempre i Minori pagano le colpe delle Autorità. 
Le stragi sui Minori hanno fatto scandalo in questa zona, e in larga parte non vengono allontanati come molti credono, ma per la mania di persecuzione degli assistenti Sociali, i quali usano come arma i Minori, per colpire quei genitori che, non si piegano alle loro Alterazioni Arbitrarie, ovvero delle vere Violenze Psicologiche che conducono poi i genitori a perdere il lume della ragione.
A molti genitori, viene chiesto di farsi vedere da un Psichiatra, sono perché questi genitori avevano chiesto un contributo, come se tale contributo dipendesse dal fatto che questi genitori sono malati di mente.

* I Nonni piangono, soffrono, oramai hanno una età che gli impedisce di rivedere i propri nipotini allontanati da questi esseri spregevoli.
Intanto il Minore sta man, mano dimenticando i propri Nonni, in larga parte questi Minori sono indotti da questi assistenti Sociali, i quali incaricano le responsabili delle Case Famiglie a mantenere in piedi tale distacco tra il Minore ed il proprio genitore, e i Nonni.
In pratica più che il Minore non vede i propri famigliari, e meglio è. Lo scopo di questi assistenti Sociali, è quello di collocare bene il Minore in un'altra famiglia, per poi dire al Tribunale per i Minorenni che il Minore non vuole rivedere i propri famigliari, questo è un vero abuso d'Ufficio. 
Insomma, i Nonni soffrono, i genitori piangono i propri nipoti/figli.
* Provate a pensare di essere un genitore, e di avere vostro figlio in una di queste Casa Famiglie, che secondo molti soggetti, stanno bene in queste Case Famiglie i vostri figli!!. Adesso provate a pensare di vedere una sola foto di vostro figlio/a dopo anni che non lo vedete, in quella foto non ce vostro figlio/a, ma un'altro figlio/a, vostro figlio/a quando era con voi, stava bene, sorrideva, invece adesso è spento, ed dimagrito,  lo scrivente, e altri genitori sanno quello che voglio dire con questo esempio.
Adesso provate a mettervi nei panni di un Nonno di età 75 anni, e di sapere che vostro Nipote è in una di queste Case Famiglie, e di essere consapevoli di non rivederlo mai più!!!.
Questo vale anche per un genitore.

* Secondo voi, è giusto sopportare queste Violenze Psicologiche??,  ma i voistri Diritti dove sono andati??.

Vedete, a questi assistenti Sociali, non gli importa dei genitori, non gli importa dei Nonni, a questi esseri spregevoli, se muore i genitori, per loro è meglio, cosi danno in adozione i Minore.
Se il Nonno non vede più il proprio Nipotino/a, a questi assistenti Sociali non gli importa nulla.
A questi assistenti Sociali, gli importa solo mantenere in le Case Famiglie, e far si che quest'ultime abbiano ogni " giorno euro 100,00 a Minore allontanato".



                                
   ASSISTENTI SOCIALI UCCIDONO LE FAMIGLIE, INVECE DI AIUTARLE QUANDO QUEST'ULTIME LO CHIEDONO.
SE CHIEDETE AIUTO AL SERVIZIO SOCIALE, VI PORTANO VIA VOSTRO FIGLIO, COME HANNO FATTO CON MOLTE FAMIGLIE, E AD ALCUNE DI QUESTE FAMIGLIE, GLI HANNO DATO COME AIUTO OLTRE AD ALLONTANARGLI IL PROPRIO FIGLIO/A, DUE BUONI COOP DA 30 EURO.

Davide Ciani
                              

lunedì 12 settembre 2016

ANCHE A PRATO..., I SERVIZI SOCIALI VENGONO ATTACCATI DAI GENITORI INFURIATI...




E' accaduto all'inizio dell'estate 2016 a Prato, come sempre i Servizi Sociali, ovvero le assistenti Sociali colpiscono quotidianamente i genitori, e sempre ad avere danni sono i padri che, secondo la legge dei Servizi Sociali non sono genitori. Anche in questo frangente troviamo una notevole Negligenza da parte dei Servizi Sociali, e del Tribunale per i Minorenni.
Il Sindaco di Prato, si lamenta per i numerosi episodi accaduti nel Territorio di Prato, nei confronti degli Assistenti Sociali, senza però considerare che i medesimi assistenti Sociali sono colpevoli per i fatti accaduti, i padri come sempre sono attaccati da questi professionisti che a quanto sembra non lo sono, visto che, non agiscono nell'interesse del minore, ma distruggono completamente un genitore, rappresentandolo al Tribunale come persona incapace di gestire le esigente dei propri figli, ma sopratutto lo dipingono falsamente come persona bisognosa di cure farmacologiche.
Oggi questi padri si sono rivoltati contro gli assistenti Sociali, dopo che gli stessi padri avevano ripetutamente chiesto agli assistenti Sociali di cessare questi atti persecutori che in larga parte sono delle vere alterazioni arbitrarie.
Niente, questi assistenti Sociali non vogliono smettere di rovinare i padri, e cosi questi assistenti Sociali continuano a far violenza psicologica ai padri.
I padri si incazzano giustamente, e i Servizi Sociali si mettono paura, e si lamentano...
Vediamo cosa ha scritto questo Sindaco di Prato.
Davide Ciani



* Venerdì, 17 Giugno 2016 15:42 dimensione font  riduci dimensione font  aumenta la dimensione del font Stampa Email

Servizi sociali, dal Comune le proposte per la sicurezza.
PRATO - Massima attenzione sull'attività degli assistenti sociali dopo gli ultimi episodi di aggressione da parte degli utenti del servizio.
Per questo l'amministrazione comunale, con il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore al Sociale Luigi Biancalani e l'assessore al personale Benedetta Squittieri, ieri hanno incontrato gli assistenti sociali insieme alla dirigente del servizio Rosanna Lotti e al direttore della Società della Salute Michele Mezzacappa: "Durante l'ultima aggressione ero presente, è stato uno scatto improvviso da parte di un soggetto che più volte era andato oltre i limiti. Questo non possiamo più accettarlo, nei nostri servizi lavorano professionisti che come persone e come lavoratori devono essere rispettati. Non esiste disperazione personale, economica o sociale tale da giustificare questi comportamenti", sottolinea l'assessore Biancalani.

Due ore di confronto su proposte di riorganizzazione: "Il delicato ruolo degli assistenti sociali e socio sanitari deve essere tutelato e non possono essere accettati episodi di violenza, siano essi riconducibili ad aggressioni fisiche o psicologiche, a minacce, insulti o comportamenti incivili", ha sottolineato Michele Mezzacappa. "Per questo è fondamentale che nelle schede dei colloqui vengano sempre segnalati anche i comportamenti degli utenti, così da non sottovalutare mai qualsiasi forma di rischio". 

Con la nascita di un gruppo di lavoro dedicato all'individuazione delle misure preventive più adeguate, verranno valutate alcune proposte già emerse ieri: la necessità di far conoscere meglio il ruolo degli assistenti sociali, la loro professionalità e la loro veste di pubblico ufficiale o di incaricati di pubblico servizio durante lo svolgere dell'attività, per cui ad esempio la minaccia è perseguibile d'ufficio.
Sessione formativa per i lavoratori, così da consentire loro di riconoscere il rischio e gestirlo meglio, oltre a mettere a disposizione il supporto psicologico quando necessario (servizio già attivo). Proposte relative agli aspetti logistici, così da uniformare gli orari di ricevimento, riorganizzare gli spazi ed evitare che un assistente sociale si trovi solo durante i colloqui.
Per far fronte alle numerose richieste che arrivano e migliorare anche la qualità del lavoro degli operatori, il Comune di Prato ha deciso di assumere altri assistenti sociali: "E' in corso la selezione per quattro nuove assunzioni - ha spiegato l'assessore Squittieri -. Questo non risolverà tutti i problemi, ma sicuramente un incremento del personale permetterà anche un'organizzazione migliore".

Il sindaco Matteo Biffoni va oltre: "Così come chi occupa abusivamente un'abitazione non ha più diritto alla casa popolare, così chi aggredisce un assistente sociale non deve più avere accesso ai servizi. Al momento non è possibile, ma stiamo lavorando con gli uffici per capire se è attuabile un sistema sanzionatorio, una sorta di "daspo" per gli utenti del servizio che minacciano, insultano o ancor peggio aggrediscono fisicamente un operatore. Questi atteggiamenti non sono tollerabili".


mercoledì 7 settembre 2016

CHIAMANO I VIGILI DEL FUOCO A PONTASSIEVE!!!



E' accaduto alcune ore fa, nella stessa palazzina dove qualche mese fa' ha preso fuoco un appartamento in via Aretina ( difronte al l'ex dopo lavoro ferroviario ).

Alle 22.15 circa, ai avverte le sirene dei Vigili del Fuoco,i quali arrivano in soccorso nella palazzina difronte all'Ex dopo lavoro Ferroviario, il quale appartamento esce del fumo, sembra che alcuni inquilini abbiano allertato i Vigili del Fuoco.
L'intervento dei Vigili del Fuoco è immediato, i quali salgono su al 2° piano, dove stava uscendo il fumo, non è chiara la dinamica del incendio. L'anziana donna subito si sente male, e corre il 118 in soccorso della anziana donna, quest'ultima viene trasportata all'Ospedale.
L'inizio incendio viene domato dai Vigili del Fuoco con un estintore in loro dotazione.
Anche in questo frangente, troviamo una Negligenza da parte del Comune di Pontassieve, in quanto che, le abitazioni del medesimo Comune, non sono "mai state messe a norma",  e solo quando accade fatti simili, o ci scappa il morto, solo allora i lavori in queste abitazioni vengono fatti!.
* Oggi a Pontassieve, abbiamo ancora decine di famiglie che attendono un alloggio dal Comune di Pontassieve!, lo stesso Comune forse per problemi di "fondi", non consegna gli alloggi, però va ricordato che negli anni passati la Regione ha stanziato del denaro pubblico per mettere in sicurezza, ma sopratutto a norma le abitazioni dei Comuni che, come sempre questi soldi pubblici stranamente in larga parte si perdono per strada, dove sono andati a fine questi soldi????.
Gli enti pubblici, ovvero i "Servizi Sociali",  per dare un aiuto alle tante famiglie in difficoltà!!, allontanano i figli a queste famiglie, perché non hanno fondi per aiutare le medesime famiglie, è più facile riportare falsamente al Tribunale per i Minorenni che, questi genitori sono incapaci di gestire le esigenze dei propri figli che, aiutare le famiglie con un contributo, o con un sostegno.
Che cosa sta accadendo a Pontassieve????, molte persone di pongono questa domanda, altre hanno una certa età, e non gli interessa più di tanto, Pontassieve oramai non è più un Comune come tanti, molti negozi hanno chiuso, come molte fabbriche, in questo Comune non c'è più attrazioni per i giovani, quest'ultimi sono costretti a dirigersi a Firenze, difatti ogni sera intorno alle 01.30 circa, l'ultimo autobus riporta decine di ragazzi a Pontassieve, molti di loro sono ragazzini. 
A. Case da rimettere in sicurezza!!!
B. Attivare delle attrazioni per i giovani!!!. ( questo vuol'dire creare lavoro ).
C. Aiutare le famiglie in difficoltà!.. ( aprendo un centro di recupero genitori ), questo significa mantenere in piedi il rapporto tra genitori e figli, e viceversa.

Invece pesano a mantenere la poltrona con le votazioni, promettendo svariate opere pubbliche. Pensano ad allontanare più minorenni possibili, per mantenere in piedi le Case Famiglie, ma sopratutto distruggono l'immagine del genitore.

Anche in questo frangente, verrà coperto questo incendio, come l'altro, di cui quest'ultimo non è stato di certo un corto circuito come è stato affermato, ma una Negligenza da parte degli occupanti. 
Due incedi in meno di 6 mesi, nella stessa palazzina, e finché non ci scappa il morto, non prenderanno provvedimenti, come è successo recentemente con Terremoto.
Davide Ciani


giovedì 1 settembre 2016

SERVIZIO SOCIALE COLPISCE ANCORA!!!!.....



E' accaduto questa volta alla "Rufina",  ad essere nuovamente colpito un Uomo, un padre come tanti, un Genitore, al quale per l'ennesima volta gli viene sottratto il  Diritto Genitoriale dal  Servizio Sociale non efficiente, il quale pensa solo ad allontanare i Minori, per mantenere in piedi le Case Famiglie, e la colpa???..
La colpa è del Tribunale per i Minorenni che, non valuta caso per caso, prende solo quello che il Servizio Sociale gli racconta, lo stesso Tribunale a alzato un muro di gomma con i genitori, lo stesso muro che a alzato il Servizio Sociale, per poi scrivere falsamente al Tribunale " il padre non collabora con i Servizi Sociali".

Alcuni mesi fa, sembrava che gli allontanamenti fossero rallentati, o addirittura terminati, ma era solo una illusione ottica, oggettivamente il Servizio non ha mai smesso di rapire i minori ai loro genitori, questo è perché stesso Servizio non ha "fondi per aiutare le famiglie",  anche in questo frangente, quest'Uomo dopo che aveva perso il suo lavoro, si era rivolto al Servizio Sociale della "Rufina", per chiedere un contributo, la risposta del Servizio è stata decisa del tipo:  "se non hai la possibilità di mantenere i propri figli, allora dobbiamo segnalare al Tribunale per i Minorenni l'incapacità di gestire le esigenze delle sue figlie".
Questo molto spesso accade a molti padri in Italiani, diversamente se è un padre del Sud, oppure Extracomunitario, come qui in questa zona di Pontassieve, di cui ci sono oltre i 8% dei padri non nativi di qui, e che hanno addirittura tre figli piccoli, ed entrambi i genitori sono disoccupati, alcuni poi hanno dei precedenti, eppure i loro figli non vengono toccati, come si spiega questo????

Questo padre, si è rivolto a me oggi pomeriggio, per dei consigli, in poche frasi mi ha spiegato che per usa semplice richiesta di contributo, perde i propri figli. Questo padre mi contatterà quanto prima per un incontro, per capire meglio la sua situazione, e per aiutarlo meglio.

Molti di voi commentano i problemi dei genitori, quando gli viene tolto il proprio figlio, commentano senza essere a conoscenza dei veri fatti, vi consiglio prima di commentare i motivi che hanno spinto i Servizi ad allontanare i figli, di conoscere meglio i sistemi burberi, ed primitivi dei Servizi Sociali, che non sono come voi pensate, provate a chiedere un aiuto a questi Servizi Sociali, l'ultimo fatto è accaduto a due anziani, quando hanno chiesto un contributo alle assistenti Sociali di Pontassieve, l'anziano poi si è rivolto ai Carabinieri.


Qui a Pontassieve, mancano all'appello 94 Minori, i quali sono nati qui, dove sono andati a finire???.
I loro genitori riescono a vedere almeno ogni 15 giorni i propri figli???   ( NO ), questi genitori sono anni che hanno alcune notizie dei loro figli, e se tentano di scrivere ai loro figli, le responsabili delle Case Famiglie, leggono la posta, poi riferiscono ai Servizi Sociali, ma a questi bambini non gli fanno mai arrivare nessuna lettera dei loro genitori, perché????
Perché secondo la legge dei Servizi Sociali, il minore si deve dimenticare dei genitori, per poi costruire un rapporto con chi lì affida..

Possiamo continuare cosi???
Sta a voi a scegliere se farci sterminare o non..
Davide Ciani.