lunedì 12 settembre 2016

ANCHE A PRATO..., I SERVIZI SOCIALI VENGONO ATTACCATI DAI GENITORI INFURIATI...




E' accaduto all'inizio dell'estate 2016 a Prato, come sempre i Servizi Sociali, ovvero le assistenti Sociali colpiscono quotidianamente i genitori, e sempre ad avere danni sono i padri che, secondo la legge dei Servizi Sociali non sono genitori. Anche in questo frangente troviamo una notevole Negligenza da parte dei Servizi Sociali, e del Tribunale per i Minorenni.
Il Sindaco di Prato, si lamenta per i numerosi episodi accaduti nel Territorio di Prato, nei confronti degli Assistenti Sociali, senza però considerare che i medesimi assistenti Sociali sono colpevoli per i fatti accaduti, i padri come sempre sono attaccati da questi professionisti che a quanto sembra non lo sono, visto che, non agiscono nell'interesse del minore, ma distruggono completamente un genitore, rappresentandolo al Tribunale come persona incapace di gestire le esigente dei propri figli, ma sopratutto lo dipingono falsamente come persona bisognosa di cure farmacologiche.
Oggi questi padri si sono rivoltati contro gli assistenti Sociali, dopo che gli stessi padri avevano ripetutamente chiesto agli assistenti Sociali di cessare questi atti persecutori che in larga parte sono delle vere alterazioni arbitrarie.
Niente, questi assistenti Sociali non vogliono smettere di rovinare i padri, e cosi questi assistenti Sociali continuano a far violenza psicologica ai padri.
I padri si incazzano giustamente, e i Servizi Sociali si mettono paura, e si lamentano...
Vediamo cosa ha scritto questo Sindaco di Prato.
Davide Ciani



* Venerdì, 17 Giugno 2016 15:42 dimensione font  riduci dimensione font  aumenta la dimensione del font Stampa Email

Servizi sociali, dal Comune le proposte per la sicurezza.
PRATO - Massima attenzione sull'attività degli assistenti sociali dopo gli ultimi episodi di aggressione da parte degli utenti del servizio.
Per questo l'amministrazione comunale, con il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore al Sociale Luigi Biancalani e l'assessore al personale Benedetta Squittieri, ieri hanno incontrato gli assistenti sociali insieme alla dirigente del servizio Rosanna Lotti e al direttore della Società della Salute Michele Mezzacappa: "Durante l'ultima aggressione ero presente, è stato uno scatto improvviso da parte di un soggetto che più volte era andato oltre i limiti. Questo non possiamo più accettarlo, nei nostri servizi lavorano professionisti che come persone e come lavoratori devono essere rispettati. Non esiste disperazione personale, economica o sociale tale da giustificare questi comportamenti", sottolinea l'assessore Biancalani.

Due ore di confronto su proposte di riorganizzazione: "Il delicato ruolo degli assistenti sociali e socio sanitari deve essere tutelato e non possono essere accettati episodi di violenza, siano essi riconducibili ad aggressioni fisiche o psicologiche, a minacce, insulti o comportamenti incivili", ha sottolineato Michele Mezzacappa. "Per questo è fondamentale che nelle schede dei colloqui vengano sempre segnalati anche i comportamenti degli utenti, così da non sottovalutare mai qualsiasi forma di rischio". 

Con la nascita di un gruppo di lavoro dedicato all'individuazione delle misure preventive più adeguate, verranno valutate alcune proposte già emerse ieri: la necessità di far conoscere meglio il ruolo degli assistenti sociali, la loro professionalità e la loro veste di pubblico ufficiale o di incaricati di pubblico servizio durante lo svolgere dell'attività, per cui ad esempio la minaccia è perseguibile d'ufficio.
Sessione formativa per i lavoratori, così da consentire loro di riconoscere il rischio e gestirlo meglio, oltre a mettere a disposizione il supporto psicologico quando necessario (servizio già attivo). Proposte relative agli aspetti logistici, così da uniformare gli orari di ricevimento, riorganizzare gli spazi ed evitare che un assistente sociale si trovi solo durante i colloqui.
Per far fronte alle numerose richieste che arrivano e migliorare anche la qualità del lavoro degli operatori, il Comune di Prato ha deciso di assumere altri assistenti sociali: "E' in corso la selezione per quattro nuove assunzioni - ha spiegato l'assessore Squittieri -. Questo non risolverà tutti i problemi, ma sicuramente un incremento del personale permetterà anche un'organizzazione migliore".

Il sindaco Matteo Biffoni va oltre: "Così come chi occupa abusivamente un'abitazione non ha più diritto alla casa popolare, così chi aggredisce un assistente sociale non deve più avere accesso ai servizi. Al momento non è possibile, ma stiamo lavorando con gli uffici per capire se è attuabile un sistema sanzionatorio, una sorta di "daspo" per gli utenti del servizio che minacciano, insultano o ancor peggio aggrediscono fisicamente un operatore. Questi atteggiamenti non sono tollerabili".


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