giovedì 27 aprile 2017

VOGLIAMO I NOSTRI DIRITTI!!!..
ANCHE NOI SIA GENITORI, E IL SISTEMA CI RICONOSCE COME GENITORI DI SERIE B.


Dopo i miei tre libri ( vedi nella foto ), i quali mi hanno portato oggi ad ascoltare numerosi padri, i quali anch'essi sono vittime del sistema, ho deciso di scrivere un quarto libro sempre su come noi padri ci trattano, ma sopratutto che fine fanno i nostri figli dopo che il sistema lì ha presi; Molti dicono che detto sistema lì ha rapiti, in larga parte la parola giusta è proprio questa, ovvero rapiti e rinchiusi nelle strutture, dove poi vengono anche maltrattati, ma sopratutto strumentalizzati, come dice l'Art. 709 c.c.
Ma la cosa peggiore, è che ai nostri figli e a noi padri ci ostacolano i rapporti, detta crudeltà veniva usata sugli Ebrei, ovvero dividevano padri, madri e figli.

- Oggi ho deciso di scrivere un quarto libro, ovviamente parla di tutti i padri, i quali loro stessi fin'oggi mi hanno raccontato le loro storie, qualcuno mi ha fatto sentire delle registrazioni dei loro figli/e, una in particolare, è questa: " Non voglio più stare qui.., voglio tornare a casa mia..."; Detto mio libro si intitola Vogliamo i nostri Diritti, questo mio libro uscirà alla fine di settembre 2017.
Il Problema non è solo in Pontassieve, ma in tutto in nostro paese, in minima parte il servizio sociale si aggiornato, in larga parte mantiene la stessa condotta con i padri di vecchia data.
Qui le foto dei miei tre libri, sotto la foto del nuovo libro, di cui è una bozza, e uscirà a settembre 2017.
C.D



mercoledì 19 aprile 2017

COMINCIANO AD ESSERE ECCESSIVI GLI EXTRACOMUNITARI IN ITALIA, TRA L'ALTRO MOLTI DI LORO DISTURBANO CHIEDENDO SEMPRE SOLDI AI CITTADINI.


Da quello che quotidianamente si apprende, sbarcano sempre più Extracomunitari in Italia, dai 1000 ai 2500 Extracomunitari, ovviamente molti di loro non voglio inserirsi nella nostra società, lo stato Italiano però chiede agli Italiani di aiutarli ad integrarsi.
Restano comunque sempre troppi per il nostro paese, il quale ha una palese crisi economica, di cui molti italiani sono senza lavoro, senza un tetto, ma sopratutto senza mangiare, difatti si recano alla Caritas per avere un po di pasta o altro.
Palesemente, quando un soggetto si trova senza lavoro ruba, e più delle volte lo fa uccidendo il derubato, come abbiamo sentito svariate volte alla TV, ovvero anziani picchiati, o uccisi per pochi euro; Non pensiamo che i ladri siano sempre Italiani, perché chiunque può rubare e uccidere per pochi euro, sopratutto quando quest'ultimi sono abituati a farlo.
Nel nostro paese ci sono troppi fatti di cronaca nera, di cui spesso le vittime sono gli anziani, detto ciò, vi racconto quanto mi hanno inviato ieri mattina, ma per un problema di piano tariffario della TIM, non ho potuto pubblicare prima.
Alcune persone mi hanno raccontato dei fatti inaccettabili accaduti in Pontassieve, ovvero svariati extracomunitari più volte pretendevano dei soldi ai cittadini di Pontassieve, anche a svariati negozi dei Villini, chiedendo addirittura 50,00 euro, come avevano chiesto ad una anziana alcuni giorni fa, Detta notizia mi è pervenuta da svariate persone questa mattina sulla mia posta elettronica, di cui come ho detto solo adesso ho riaperto la mia posta, alcuni episodi sono capitati anche a me avanti Pasqua
Qui non si tratta di essere razzisti, ma di rispetto verso gli Italiani, i quali da troppi anni accolgono chiunque, nonostante la crisi.
Una persona, la quale ha un ruolo importante, mi disse:
Per ottenere un aiuto dal proprio Comune o dallo stato bisogna essere Profughi, io gli risposi: Okay!, allora compro un canotto e mi metto in mezzo al mare, voglio proprio vedere se qualcuno mi salva!.
C.D

mercoledì 12 aprile 2017

12 ALLOGGI RESIDENZIALI CONSEGNATI DAL COMUNE DI PONTASSIEVE!.

A sembra, 12 famiglie alcuni giorni fa, hanno ricevuto le chiavi degli alloggi residenziali dal Sindaco di Pontassieve, ciò è quanto mi è appena arrivato da un cittadino di Pontassieve ( zona alta ).
Sembra, ovviamente se non vedo non ci credo, come San Tommaso, se detta notizia fosse vera, sarebbe un gran sollievo per queste famiglie, ovviamente ancora molte famiglie attendono un tetto, molte delle quali vivono in condizioni disperate, ovvero sovraffollamento, altre invece vivono in casa di altre persone, dopo aver perso la propria casa, o per colpa della crisi, o per colpa di terzi, senza entrare in merito a quest'ultimi.
Speriamo che altre famiglie ricevano presto l'abitazione dal Comune, anch'io sono nella stessa barca. Tra l'altro per andare avanti, sono costretto a vendere le mie cose, eppure mi basterebbe ritrovare un lavoro per non continuare ad essere un peso per la società!.
C.D
SEQUESTRI DI STATO, OVVERO QUANDO I FIGLI VENGONO SOTTRATTI ALLE FAMIGLIE.


Molti ancora non hanno capito la situazione in cui molti genitori versano per colpa del sistema, ovvero vittime del sistema, come lo sono io, ma sopratutto inoltro solo notizie veritiere che riguardano molti genitori e i loro figli, e proprio in questo Blogger io do voce, indipendentemente dal nome che quest'ultimo ha!.
Poche ore fa un'altra email mi è pervenuta, come mi hanno chiesto, la pubblico come le precedenti, ciò che riportato qui sotto, è copiato dalla mia email:

sequestri di Stato ovvero quando i figli vengono sottratti alle famiglie.




Il presidente di Abige ci segnala questa inchiesta del settimanale Panorama sui figli che vengono sottratti alle famiglie dalle cosiddette “istituzioni”. Riteniamo assolutamente opportuno coinvolgere anche tutti i nostri sottoscrittori e lettori del blog, invitandoli alla lettura.


Salve mi chiamo Maria e vorrei raccontare quello che è successo a me e mio marito per aiutare nostro figlio, che una decina di anni fa si è sposato con una Nigeriana dalla loro unione sono nati due bambini , per nove anni sono stati insieme sposati regolarmente. Alla fine di febbraio del 2015 la moglie abbandona il tetto coniugale lasciando i bambini a lui per andare con un altro uomo che già frequentava mentre stava con mio figlio. Ai primi di marzo mio figlio mi chiede aiuto perché la moglie se ne era andata e dovevo aiutarlo a badare ai figli che andavano a scuola, io mi sono prodigata ad aiutarlo facendo viaggi visto che abitava un po’ distante da casa mia. Mio figlio ha denunciato la moglie, per tre mesi io ho fatto il possibile per questi bambini, ma un giorno mio figlio ,che viveva male questa situazione perché non ha accettato il fatto di essere stato abbandonato, si è scagliato contro mio nipotino che aveva 3 anni e mezzo e contro mia nipote di anni 9 stringendoci la mano nel collo come a volerli strangolare, poi mi urlava dicendo che li voleva uccidere perché non poteva vivere senza la moglie .Io mi sono spaventata e dopo che sono riuscita a calmarlo mi sono portata i bambini a casa mia perché erano molto spaventati. Dopo un paio di giorni denuncio mio figlio per quello che era successo, mi chiamano dal tribunale dei minori e faccio la mia deposizione al maresciallo. Dopo due mesi mi chiama l’assistente sociale che mi dice che i bambini sono stati affidati a lei e noi nonni dobbiamo pensare ad iscriverli a scuola e ad accudirli in ogni bisogno quotidiano. Nel frattempo la moglie di mio figlio pensa di potersi riprendere i bambini perché è riuscita a convincere mio figlio di fare la separazione consensuale, ma si trova davanti questa situazione. Il giudice fa la prima udienza dove vuole sapere cosa era successo naturalmente la moglie racconta che non se ne è andata da casa visto che hanno fatto la separazione .l’assistente sociale e la neuropsichiatria del nostro territorio decidono di fare un incontro a sorpresa con la madre neanche noi ne sapevamo niente, per loro è un incontro che è andato bene per noi invece è andato male perché i bambini soprattutto la grande ha mostrato malessere e non era contenta. Nei mesi successivi hanno iniziato degli incontri protetti guardati dalle telecamere il bambino giocava con la mamma e si capiva che ci stava volentieri la bambina invece era arrabbiata e non voleva parlare con la mamma anche perché quest’ultima le diceva che non era vero che se ne era andata da casa. L’hanno portata al punto di farla gridare perché non voleva starci, alla fine hanno interrotto questi incontri perché il giudice ha accettato la nostra richiesta di ascoltare la bambina che già aveva compiuto dieci anni. Dopo l’ascolto dei minori abbiamo aspettato tre mesi quando arriva l’ordinanza che dice che i bambini dovevano trascorrere tre pomeriggi a settimana con la mamma in giro per i centri commerciali. L’assistente sociale cerca di convincere soprattutto la bambina che si rifiuta e si riescono a fare tre incontri dopodiché la bambina si rifiuta categoricamente di vedere la madre mentre il bambino ci va volentieri. Dopo tre mesi esce l’ultima ordinanza dove il bambino viene tolto immediatamente alla nonna e la bambina va in comunità in attesa che finisce la scuola poi va dalla mamma. l’assistente sociale comunica alla bambina questa nuova ordinanza e lei risponde perché devo andare in comunità se ho una famiglia cioè i nonni i voglio stare con loro non voglio andare dalla mamma perché ormai lei è con un altro uomo e mio padre non è con lei, ma l’assistente sociale risponde che lei non può decidere. Adesso questo giudice che non ha mai letto le istanze del nostro avvocato mi toglie questi bambini che avevo salvato da un degrado molto evidente portando delle prove dicendo che io li ho condizionati ed è per questo che la bambina non vuole andare con la mamma. Non hanno mai controllato dove vivevano, che io stessa non sapevo perché la moglie di mio figlio non mi faceva entrare a casa sua, non hanno cercato di capire perché questa bambina non vuole andare dalla mamma e mi hanno accusato gli assistenti sociali di condizionare questi bambini senza tener conto che stanno bene sono sereni. Ora nonostante il nostro avvocato ha mandato un’istanza al giudice si sta procedendo per portare mia nipote nella comunità ,secondo noi non c’è giustizia??.
C.D

martedì 11 aprile 2017

PENSIONATA CAMBIA BANCA DOPO AVER VISTO LA PROPRIA PENSIONE DETRATTA CAUSA PAGAMENTO GAS.


E' accaduto la settimana scorsa a una pensionata, detta notizia mi è arrivata nella mia email solo adesso, causa problemi di connessione.
La pensionata 80 enne si era recata alla propria Banca per ottenere il pagamento del gas da quest'ultima, di cui poi sarebbe stato detratto dalla pensione un po alla volta, proprio per non incidere troppo sulla pensione, la quale è di euro 427,00.
Gli accordi erano questi con il Direttore della Banca di Pontassieve, la quale ovviamente non dirò il nome, ma posso solo dire che detta Banca si trova in via Garibaldi; La pensionata dopo detto accordo con il Direttore a atteso la ricevuta del gas, la quale la Banca aveva pagato, nel frattempo sul conto della pensionata è arrivato la pensione, la quale la stessa si è recata alla Banca per ritirarla, ma della pensione di 427,00 era rimasto solo 127,00, le 300,00 euro erano state detratte, il Direttore non aveva mantenuti gli accordi, ovvero un po alla volta doveva detrarre le 300,00 euro.
Cosa ha fatto la pensionata??,
Ha deciso di cancellare il proprio conto con quella Banca, e aprire un conto con un'altra Banca lì vicino. Non era la prima volta che il Direttore agiva cosi con questa anziana, l'insistenza dei figli ha convinto l'anziana a cambiare Banca.
Da fonte certa, detta Banca ha perso il 29% dei clienti negli ultimi anni, 29% non poco, questo grazie al Direttore della Filiale; Sembra che alla sede Generale della stessa Banca, non gli importi niente dei clienti che se né vanno, e lo conferma il numero dei reclami da parte dei clienti che hanno chiuso con detta Banca.
Tengo presente ancora una volta che, anche detta notizia mi è stata inoltrata dalla vittima.
C.D

domenica 9 aprile 2017

CANE SI AVVENTA SU UN CANINO DENTRO IL BAR.



E' accaduto ieri mattina verso le 09:00 all'interno del Bar Sonia a Pontassieve, un cane, il quale sembra che sia un Pitbull, si è avventato su un canino all'interno del Bar Sonia, i lamenti del piccolo cane ha attirato l'attenzione dei passanti, i quali si sono precipitati all'interno del locale, detti lamenti sono stati avvertiti dai vicinati, i quali poi si sono affacciati alla finestra per vedere cosa stava accadendo.
Immediatamente è stato chiamato i Carabinieri di Pontassieve e la Polizia Municipale, i quali dopo aver accertato la dinamica hanno fatto il verbale.
Al di là di ciò, di cui per fortuna non ce stato danni alle persone, ma se applicassero l'obbligo della museruola ai cani di grossa taglia, ciò non accadrebbe; Se pensiamo che detti cani lì troviamo nei giardini pubblici dove i bambini giocano, si eviterebbe i danni ai bambini, alle persone, di cui in molto spesso sono molto gravi, da portare anche la morte alle persone e bambini, come nel passato è accaduto.
Come è vero che detti cani se vengono tenuti bene, e non maltrattati dai proprietari, è altrettanto vero che gli stessi restano sempre degli animali, i quali non sappiamo mai quando si avventano sulle persone o su i simili.
C.D

CINGHIALI  LUNGO L'ARNO' A PONTASSIEVE!!.


Dalle notizie acquisite questa mattina, di cui solo adesso sono riuscito a pubblicare, svariati cinghiali sono stati visti lungo l'Arno' a Pontassieve!, in larga parte nella zona tra i due ponti che collegano Pontassieve e Rosano.
Detti cinghiali sono stati avvistati anche da dei pescatori notturni, i quali hanno dovuto rinunciare la pesca.
Molto presto matureranno le susine selvatiche, le quali saranno cibo prelibato dei cinghiali. Detti animali scendo giù per trovare cibo, non è la prima volta che quest'ultimi si avvicinano alle abitazioni; Andiamo incontro all'estate, e man mano le persone escono per respirare meglio, ma sopratutto per stare al fresco, visto che nelle loro abitazioni farà caldo, e la preoccupazione è quella di non trovarseli davanti.
D.C

giovedì 6 aprile 2017

TAMPONATO DA UN AUTO


 E' accaduto nuovamente a Pontassieve poche ore fa!, ovvero verso le 12:10 circa difronte a Bar Sonia;

E' accaduto questa mattina verso le 12.10 difronte al Bar Sonia a Pontassieve, un ragazzo in bicicletta era formo allo Stop in attesa di  poter immettersi nella strada principale di Pontassieve ( via aretina ), dietro al ragazzo altre autovetture, il ragazzo non riusciva a visualizzare la strada direzione Firenze, causa di un Furgone della Azienda del Corriere, ciò a poi portato al ragazzo a sporgesi per visualizzare la corsia, ma alla vista di un auto proveniente da Firenze direzione centro Pontassieve, ha fermato il ragazzo in bicicletta, l'auto che era dietro lo ha tamponato e il ragazzo è caduto sull'asfalto battendo la testa.
Subito i primi soccorsi degli automobilisti, i quali poi hanno chiamato la Polizia Municipale di Pontassieve e il 118, l'intervento dei soccorsi è stato tempestivo, il ragazzo è stato poi trasportato all'ospedale.
Questo è quanto molte persone hanno detto, tra l'altro io stesso ho visto dalla mia terrazza.
Ovviamente detto incidente sarebbe accaduto lo stesso, se c'era l'Autobus al posto del Furgone.
Nella piazza della stazione di Pontassieve sembra che ci sia una telecamera, la quale molti dicono che non funziona, ma questo lo può smentire la Polizia Municipale di Pontassieve, ovviamente se detta telecamera ha ripreso l'incidente, darà conferma dell'esatta dinamica dei fatti.
C.D

sabato 1 aprile 2017

SI RECA ALL'APPUNTAMENTO PER L'ANALISI DEL SANGUE IN ORARIO, MA VIENE PROCEDUTO DA UNA DONNA MALEDUCATA..



E' accaduto questa mattina intorno alle 08:00 all'ambulatorio di Piazza Carioli, ad un  Uomo di 51 anni questa mattina, l'Uomo  si è recato in orario all'ambulatorio per il prelievo del sangue, l'Uomo aveva tre persone avanti, poi sarebbe toccato a lui, nel frattempo una donna si presenta alla accettazione del medesimo, la quale senza chiedere chi era l'ultimo, bussa alla stanza del prelievo e si presenta come se fosse la prossima ad entrare; L'infermiera ad un certo punto dice: " Avanti il prossimo ", la donna subito entra nella stanza per il prelievo, oggettivamente toccava al 51 enne, e non alla donna, proprio per questo motivo che l'Uomo si irrita nella sala di attesa, aspettando che la donna uscisse per rimproverarla di essere passata avanti a lui; Difatti quando la donna esce, l'Uomo gli dice: "la prossima volta chieda chi è l'ultimo, prima di entrare, stava a me, e non a lei", la donna non risponde all'Uomo, ed esce come se niente fosse successo!.
L'Uomo entra nella stanza per il prelievo brontolando, e dicendo all'infermiera che toccava a lui e non alla signora, l'infermiera gli risponde: "cosa gli cambia se è entrata prima la signora?, niente cambia, prima o dopo a lei non gli cambia niente!, se la signora è entrata prima di lei, si vede che aveva l'appuntamento prima di lei, qui è un luogo pubblico".
Non è prima volta che accade che un paziente passi avanti agli altri, spesso detto comportamento lo troviamo quotidianamente, ad esempio: da nostro fornaio, in un Bar, ma in larga parte nei luoghi della Sanità Pubblica e Privata, ovvero molte persone senza chiede chi è l'ultimo o peggio ancora senza chiedere se possono passare avanti, entrano nello studio medico come se fosse il loro turno, e in larga parte parte la litigata nella sala d'aspetto tra il paziente e il furbetto.
Nel passato ciò accadeva al Poliambulatorio di via Bettini a San Francesco ( prelievo del sangue ), il quale da troppo tempo neppure il pannello luminoso di chiamata del numero funzionava, e chi arrivava per ultimo, passava sempre avanti agli altri, come se quest'ultimi fossero lì ad aspettare buio.
Purtroppo i furbetti degli appuntamenti e non, continueranno ad esistere, fino a quando la stessa Azienda Sanitaria non interverrà a fine di evitare detti litigi tra i pazienti nelle sale d'aspetto!.
Ci sono vari modi per evitare detti litigi nella sale d'aspetto:
a) chiamare il paziente a seconda dell'appuntamento che quest'ultimo ha!.
b) ripristinare i numeri a seconda di chi arriva prima o dopo.
c) non  concedere ai pazienti di passare avanti agli altri, e questo lo può fare solo gli operatori di turno, ad esempio:  "infermieri, medici ecc!.
Ovviamente tutti hanno qualcosa da fare dopo detto prelievo del sangue, e nessuno accetta che l'altro gli passi avanti, sopratutto senza domandare se può passare? o chi è l'ultimo?, cosi si fa in un paese civile.
Io proprio per evitare litigi, chiedo sempre se posso passare? o chi è l'ultimo?.
Il fatto di questa mattina non è accettabile, tra l'altro l'infermiera ha difeso la signora, come se quest'ultima in realtà toccava a lei; Ovviamente la rabbia di quest'Uomo quando ha visto la donna entrare senza chiede chi era l'ultimo è stata palesemente normale, e detta rabbia non va considerata come persona disturbata, ma come reazione di mancato rispetto, la quale chiunque avrebbe reagito come quest'Uomo.
E' e rimane inaccettabile dette condotte, se è vero che anche i locali della Sanità sono luoghi pubblici, è altrettanto vero che anche in detti locali va rispettato il proprio turno.
E' la mentalità che deve cambiare??.
Nel 2017 doveva essere già cambiata da numerosi anni, invece sembra che facciamo come i Gamberi..
C.D