sabato 1 aprile 2017

SI RECA ALL'APPUNTAMENTO PER L'ANALISI DEL SANGUE IN ORARIO, MA VIENE PROCEDUTO DA UNA DONNA MALEDUCATA..



E' accaduto questa mattina intorno alle 08:00 all'ambulatorio di Piazza Carioli, ad un  Uomo di 51 anni questa mattina, l'Uomo  si è recato in orario all'ambulatorio per il prelievo del sangue, l'Uomo aveva tre persone avanti, poi sarebbe toccato a lui, nel frattempo una donna si presenta alla accettazione del medesimo, la quale senza chiedere chi era l'ultimo, bussa alla stanza del prelievo e si presenta come se fosse la prossima ad entrare; L'infermiera ad un certo punto dice: " Avanti il prossimo ", la donna subito entra nella stanza per il prelievo, oggettivamente toccava al 51 enne, e non alla donna, proprio per questo motivo che l'Uomo si irrita nella sala di attesa, aspettando che la donna uscisse per rimproverarla di essere passata avanti a lui; Difatti quando la donna esce, l'Uomo gli dice: "la prossima volta chieda chi è l'ultimo, prima di entrare, stava a me, e non a lei", la donna non risponde all'Uomo, ed esce come se niente fosse successo!.
L'Uomo entra nella stanza per il prelievo brontolando, e dicendo all'infermiera che toccava a lui e non alla signora, l'infermiera gli risponde: "cosa gli cambia se è entrata prima la signora?, niente cambia, prima o dopo a lei non gli cambia niente!, se la signora è entrata prima di lei, si vede che aveva l'appuntamento prima di lei, qui è un luogo pubblico".
Non è prima volta che accade che un paziente passi avanti agli altri, spesso detto comportamento lo troviamo quotidianamente, ad esempio: da nostro fornaio, in un Bar, ma in larga parte nei luoghi della Sanità Pubblica e Privata, ovvero molte persone senza chiede chi è l'ultimo o peggio ancora senza chiedere se possono passare avanti, entrano nello studio medico come se fosse il loro turno, e in larga parte parte la litigata nella sala d'aspetto tra il paziente e il furbetto.
Nel passato ciò accadeva al Poliambulatorio di via Bettini a San Francesco ( prelievo del sangue ), il quale da troppo tempo neppure il pannello luminoso di chiamata del numero funzionava, e chi arrivava per ultimo, passava sempre avanti agli altri, come se quest'ultimi fossero lì ad aspettare buio.
Purtroppo i furbetti degli appuntamenti e non, continueranno ad esistere, fino a quando la stessa Azienda Sanitaria non interverrà a fine di evitare detti litigi tra i pazienti nelle sale d'aspetto!.
Ci sono vari modi per evitare detti litigi nella sale d'aspetto:
a) chiamare il paziente a seconda dell'appuntamento che quest'ultimo ha!.
b) ripristinare i numeri a seconda di chi arriva prima o dopo.
c) non  concedere ai pazienti di passare avanti agli altri, e questo lo può fare solo gli operatori di turno, ad esempio:  "infermieri, medici ecc!.
Ovviamente tutti hanno qualcosa da fare dopo detto prelievo del sangue, e nessuno accetta che l'altro gli passi avanti, sopratutto senza domandare se può passare? o chi è l'ultimo?, cosi si fa in un paese civile.
Io proprio per evitare litigi, chiedo sempre se posso passare? o chi è l'ultimo?.
Il fatto di questa mattina non è accettabile, tra l'altro l'infermiera ha difeso la signora, come se quest'ultima in realtà toccava a lei; Ovviamente la rabbia di quest'Uomo quando ha visto la donna entrare senza chiede chi era l'ultimo è stata palesemente normale, e detta rabbia non va considerata come persona disturbata, ma come reazione di mancato rispetto, la quale chiunque avrebbe reagito come quest'Uomo.
E' e rimane inaccettabile dette condotte, se è vero che anche i locali della Sanità sono luoghi pubblici, è altrettanto vero che anche in detti locali va rispettato il proprio turno.
E' la mentalità che deve cambiare??.
Nel 2017 doveva essere già cambiata da numerosi anni, invece sembra che facciamo come i Gamberi..
C.D

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