mercoledì 31 gennaio 2024

LA SINISTRA E IL PD ACCOLGONO I TERRORISTI IN ITALIA, POI FANNO CASINO SE UNO STATO EUROPEO USA LE LEGGI DURE SUI TERRORISTI.




 BREAKING NEWS, INVASIONE, VIDEO

ACCOLTI IN ITALIA ORGANIZZANO STRAGI IN NOME DI ALLAH

FEBBRAIO 1, 2024








L’Italia è invasa da anni. Tra le centinaia di migliaia di scrocconi e invasori, ci sono stati molti casi di clandestini sbarcati che sono poi stati coinvolti in atti di terrorismo in altri paesi.

## Il Caso di Anis Amri

Un esempio notevole è quello di Anis Amri, un cittadino tunisino che è sbarcato a Lampedusa nel 2011. Durante il suo soggiorno in Italia, Amri è stato coinvolto in un incendio presso la Casa Fraternità della parrocchia di Lampedusa. Questo episodio ha portato al suo arresto e alla sua condanna a quattro anni di carcere.

Dopo il suo rilascio, Amri si è trasferito in Germania, dove è diventato noto alle autorità per sospetta attività terroristica. Nel dicembre 2016, Amri ha guidato un attacco terroristico a un mercatino di Natale a Berlino, causando la morte di 12 persone.

## Altri Casi

Ci sono stati molti altri casi in cui individui sospettati di terrorismo sono arrivati in Italia. Ad esempio, due jihadisti sono stati espulsi dopo essere arrivati in Italia via mare. Questi individui, che erano vicini a organizzazioni di radicalizzazione islamica nei loro paesi di origine, sono stati arrestati e rimpatriati.

Un altro caso riguarda un tunisino di nome Abdesalem Lassoued, che ha effettuato un attacco a Bruxelles. Lassoued era sbarcato a Lampedusa nel 2011 dopo essere stato in carcere nel suo paese di origine.

Brahim Aouissoui, 21 anni, autore dell’attacco alla cattedrale di Nizza nel 2020 in cui muoiono tre persone, arriva a Lampedusa e si fa pure la quarantena anti Covid in Italia, per poi sparire, ospite di un parente a Palermo.

Alagie Touray, arrivato in Sicilia nel 2016, proviene direttamente da un campo jihadista dove è stato addestrato per distruggere l’Occidente.

E ancora, Mohsin Omar Ibrahim, somalo, sbarca in Sicilia, ottiene un permesso di soggiorno umanitario e nel dicembre del 2018 viene arrestato a Bari mentre progetta attentati contro le chiese nel periodo natalizio.

Khaled Babouri nel 2016 in Belgio si lancia contro due poliziotte con un machete.

Il tunisino Ahmed Hanachi, transitato dall’Italia, nel 2017 accoltella due ragazze a Marsiglia. Per anni vive ad Aprilia dove lavora saltuariamente, bivacca nei bar, ha una relazione d’amore e riesce a celarsi dietro una totale mediocrità senza finire nella rete dei controlli dell’intelligence antiterrorismo che passa al setaccio tutto l’agripontino e non è di manica larga con le espulsioni dei sospetti.

Mohamed Game è invece quello che si può definire un lupo solitario: silente per anni, nel 2009 piazza un ordigno rudimentale nella caserma Santa Barbara di Milano ma non riesce nel suo intento in nome di Allah: ferisce lievemente due militari.

Mohamed Bouhlel, che nel 2015 si lancia con un camion sulla folla della promenade di Nizza (86 morti, 450 feriti), è un habitué dell’Italia, dove ha amici e relazioni. «Si recava regolarmente in Italia con degli uomini barbuti, radicalizzati, per portare cibo a migranti siriani» racconta un suo complice. Khalid el Bakraoui ha origini marocchine e cittadinanza belga. Prima dell’attentato doppio di Bruxelles nel 2016 (metropolitana e aeroporto), in cui perdono la vita 32 persone, si sposta con un volo Ryanair dal Belgio a Treviso e non si fa mancare un breve soggiorno a Venezia.

Anche il pakistano Zaheer Hassan Mahmoud, che partecipa al blitz contro Charlie Hebdo e ferisce quattro persone per strada, passa dall’Italia. Come rifugiato.

Ma non sono arrivati solo con i barconi. Arrivano anche in altro modo.

Uno degli immigrati accolti in Italia come minori – migliaia ogni anno vengono scaricati in Italia dai genitori in questo modo perché siano mantenuti dai contribuenti e con Meloni sono raddoppiati – non si pente di avere progettato una strage di italiani:


Come l’autista senegalese. Terroristi ‘umanitari’.

Gli albanesi kosovari sono tra i più impegnati in questo:






































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