mercoledì 1 gennaio 2020

LA SINISTRA QUANDO PERDE CONSENSI E VOTI, FA DUE COSE: 1) DISTRUGGE L'AVVERSARIO VIA GIUDIZIALE. 2) DISTRUGGE LE PERSONE E IL PARTITO CONTRO CON BOTTE, E MORTE. OVVIAMENTE QUESTA VOLTA LE COSE SONO DIVERSE, OVVERO, SE LA SINISTRA TOCCA SALVINI, LA STESSA ATTIVERÀ  UNA RIVOLTA POPOLARE ARMATA.









GREGORETTI, 3 TOGHE ROSSE GIUDICHERANNO SALVINI: È UN PROCESSO POLITICO










E’, chiaramente, un attacco alla sovranità popolare. Un’aggressione al leader della maggioranza relegato all’opposizione da un colpo di stato ‘legale’ orchestrato da quegli stessi poteri che vogliono i porti italiani aperti. Gli stessi poteri che stanno destabilizzando la Libia con l’avallo, silenzioso, di Mattarella.
Il caso Gregoretti è il tentativo di eliminare non Salvini, ma l’Italia tutta, per via giudiziaria, imponendo agli italiani un governo di minoranza.
A molti è sfuggito che tutti e tre i giudici del Tribunale dei ministri che saranno probabilmente chiamati a giudicare Salvini appartengono a Magistratura democratica: il partito di estrema sinistra della magistratura. Come di estrema sinistra è Patronaggio. Come sarebbero stati gli altri tre che lo avrebbero giudicato nel caso Diciotti.


Il che è ‘strano’: i giudici del particolare Tribunale dei ministri, infatti, vengono estratti a sorte. E, ogni volta, vengono fuori tre toghe rosse. Chi li estrae, a sorte?
Matteo Salvini non ha paura. Per lui è un processo politico, non penale: «Non vedo l’ora di andare a processo». E avrà delle conseguenze politiche: la vittoria in Emilia Romagna e il ritorno al governo sulle ali della rivolta popolare.
«Se processano me, processano l’Italia. Sarebbe un processo politico, non penale. Se ci sarà lo faremo diventare l’occasione per aprire una riflessione sulla situazione della giustizia italiana e sulla mancanza di dignità e di onore dei politici di una certa parte, che hanno delegato ai magistrati le loro battaglie e il loro potere».
«Il Parlamento, nel votare sull’autorizzazione a procedere, non deve decidere se è giusto o no chiudere i porti, ma solo se ho agito da ministro pensando di fare l’interesse del mio Paese o se perseguivo interessi miei. È ovvio che se mi mandano a giudizio è un attacco politico e di solito sono i regimi, non le democrazie, a mandare alla sbarra i leader dell’opposizione».







Pronti alla presa della Bastiglia!!!!!
Frittura di sardine in arrivo!!!






Pronti alla presa della Bastiglia!!!!!
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I sinistri che ora godono, parlo di quelli al governo, non i 4 gatti in piazza, che ora si rivolge contro Salvini, ma se passa l’idea che la magistratura può processare, e condannare, in aula dei politici eletti per i loro atti politici, che possono piacere o non piacere, ma tali rimangono, significa che in Italia il potere giudiziario ha travalicato di brutto e soppresso, in pratica, l’esecutivo ai suoi desiderata. Se passa questa linea, e con le toghe rosse non può non passare, sarà la fine della democrazia fondata sulla divisione dei poteri, a peggiorare le cose,in Italia quello giudiziario è l’unico totalmente ‘tecnico’ dove la volontà popolare è del tutto ininfluente.











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