giovedì 30 gennaio 2020

CORONAVIRUS, CASO MASCHERINE DIMOSTRA CHE DIPENDIAMO TROPPO DALLA CINA









CORONAVIRUS, CASO MASCHERINE DIMOSTRA CHE DIPENDIAMO TROPPO DALLA CINA





La vicenda delle mascherine anti-contagio importate dall’epicentro cinese del coronavirus dimostra solo una cosa: la globalizzazione ha desertificato la produzione italiana, siamo totalmente dipendenti dalla Cina. E questo è solo un piccolo esempio.
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Questo ci rende particolarmente fragili in situazioni come questa. E dimostrano come il sistema sia sensibile alle crisi.




Pensare che un paese possa fare a meno del proprio comparto industriale, è da imbecilli emeriti. E’ assurdo che ogni cosa che noi troviamo sugli scaffali dei negozi porti la dicitura “Made in China” o “Made in PRC”. Questo perché a partire dalla fine degli anni novanta, politici indegni, sedicenti economisti e imprenditori senza etica, hanno stabilito che ormai l’Italia e gli altri paesi europei devono rinunciare a determinate produzioni industriali, quelle destinate al mercato di massa, e spostate verso la Cina e altri paesi dove il loro costo per farle è 1/10 di quello nostro. Noi europei dobbiamo solo consumare, poi basta.
Comunque, dalla Cina c’è anche una notizia interessante, che però non centra con il Coronavirus. C’entra col fatto che le autorità vogliono vietare rap, hip-hop, e altra m***da spacciata per musica ai ragazzini. Quanto sarebbe bello lo facessero pure qua, no che abbiamo i bambini e i ragazzini plagiati e “istruiti” dai trapper.









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