venerdì 31 gennaio 2020

CONDIZIONATA DALLA PROPAGANDA DEI ACCOGLIONI, ITALIANA DECIDE DI ACCOGLIERE IN CASA UN ISLAMICO DELLA SINISTRA. INIZIA SUBITO L'INCUBO.  



ACCOGLIE IN CASA UN MIGRANTE, INIZIA L’INCUBO: PESTATA A SANGUE PERCHÉ NON LO SERVE BENE





Condizionata dalla propaganda degli accoglioni, la donna aveva deciso di ospitare in casa un immigrato. L’esperimento si è trasformato in un incubo. Non prima che la sprovveduta di 44 anni si innamorasse del pakistano di 35 anni che, intanto, la pestava a sangue.

L’immigrato, Ali Majid, ad oggi è scomparso: una buona notizia per la donna che non riusciva a cacciarlo di casa e che lo denunciò nel novembre del 2018, dopo l’ennesima aggressione. Un “ostacolo” per la giustizia che così non può fare il suo corso.
Ieri mattina infatti, in Tribunale a Belluno, il gup Enrica Marson, era chiamato a decidere sul rinvio a giudizio del migrante, accusato di maltrattamenti in famiglia. Non è stato possibile però procedere: prima bisogna accertare che il migrante sia a conoscenza del procedimento.

L’inferno nella casa della donna feltrina, che ha anche dei figli da una precedente relazione, si era scatenato dall’agosto 2018 al 27 novembre dello stesso anno. Quattro mesi in cui, con cadenza settimanale e in particolare nei fine settimana, il pakistano avrebbe percosso strattonato aggredito la donna, rimproverandola per le faccende domestiche fatte male. E umiliata anche di fronte ai figli.
La feltrina quando piombò in quell’inferno cercò in tutti i modi di liberarsi di quell’ospite. Ci riuscì solo dopo mesi e con l’aiuto dei carabinieri.

La feltrina ci penserà,mi auguro,2 volte prima di prendersi in casa una nuova lurida merda islamica.











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