PD CONTRO IL GIORNO DEL RICORDO: NON VUOLE IL MONUMENTO SULLE FOIBE
Maserada, Treviso. A dicembre la giunta leghista ha stanziato 7.500 euro, per consentire l’installazione del monumento in tempo per la Giornata del Ricordo, il 10 febbraio.
Il monumento era già in corso di realizzazione da parte di un cittadino maseradese, ma serviva individuare dove posizionarlo e sistemare l’area. Il 10 febbraio alle 11 sarà inaugurato.
«È la firma della giunta attuale, con alcuni esponenti di Fratelli d’Italia», dice la consigliere del Partito Democratico Anna Sozza, «ed è un gesto che così, senza alcuna condivisione con la cittadinanza e il consiglio, ha poco senso. Se non quello di voler rimarcare un’appartenenza politica e strumentalizzare la storia. Sia chiaro, è stato il presidente Napolitano ad istituire la giornata del Ricordo, ma sarebbe stato opportuno fare un percorso spiegando cos’era la resistenza, cos’erano le foibe, e la storia di quegli anni. Ne avevo anche parlato con l’Anpi e loro erano favorevoli a partecipare ad un evento di questo tipo. Mentre fatto così, suona solo come una presa di posizione politica», conclude l’ex sindaco del PD, come se qualcuno chiedesse di dare spazio anche ai nazisti per il giorno della memoria.
Il primo cittadino Lamberto Marini non accetta critiche, «da chi per anni ha sempre negato anche una minima commemorazione di questa tragedia». Due anni fa fu durissimo lo scontro tra consiglieri, quando il Comune negò agli esponenti di “Si cambia” la possibilità di posizionare una targa in ricordo delle vittime delle Foibe; questione di permessi, fu la spiegazione ufficiale, che però non convinse del tutto i consiglieri, che si accontentarono di posare un mazzo di fiori. «Come amministrazione», aggiunge il sindaco Marini, «abbiamo fatto quello che centinaia di Comuni in Italia hanno già fatto, e che invece chi ha amministrato fino all’anno scorso ha negato. Abbiamo deciso di ricordare un tassello importante della nostra storia, niente di più. E non l’abbiamo condiviso volontariamente con i consiglieri che negli anni si sono sempre opposti ad ogni ricordo quando governava. Tra l’altro c’è un legame forte di Maserada con le Foibe, Giosuè Nave e Aldo Sacarabel, nostri concittadini, erano un finanziere e un poliziotto in servizio a Gorizia e a Fiume, diventati vittime delle Foibe».
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