martedì 31 marzo 2020

MEDICI DENUNCIANO LA SINISTRA TOSCANA: “CI LASCIANO CONTAGIARE SENZA MASCHERINE”









MEDICI DENUNCIANO LA SINISTRA TOSCANA: “CI LASCIANO CONTAGIARE SENZA MASCHERINE”





Toscana. Medici e soccorritori denunciano il presidente piddino della Regione, Enrico Rossi, l’assessore alla Sanità, Stefania Saccardi, e il direttore del Dipartimento regionale per le maxi-urgenze, Piero Paolini.
A denunciarli Snami, Sindacato nazionale autonomo dei medici, Fismu, Federazione sindacale dei medici uniti, e Cobas della Asl Toscana Centro, che rappresenta i sanitari dell’emergenza 118 che operano sulle ambulanze.
L’azione legale vuole accertare se sussistano gli estremi di una serie di gravi reati come istigazione a delinquere, lesioni colpose gravi, epidemia colposa, omissioni d’atti di ufficio. Due sono le pesanti accuse rivolte contro i tre: quella di aver dotato di mascherine del tutto inadeguate i medici impegnati nella lotta contro il coronavirus e le regole ritenute deontologicamente scorrette imposte dalla Regione Toscana nelle procedure per il trattamento dei malati.

Le organizzazioni sindacali hanno fatto analizzare le mascherine da Alice Ravizza, del Politecnico di Torino, uno dei massimi esperti in materia. Ed ecco l’amare sorpresa: secondo la sua perizia del 20 marzo, le protezioni”non possono essere definite “utilizzabili come dispositivi medici” secondo i contenuti della Circolare del ministero della Salute del 13 marzo”. In pratica non soddisfano i requisiti indicati dai presidi medici per fronteggiare il coronavirus.
Giovanni Belcari, vice responsabile nazionale 118 dello Snami: “Abbiamo chiesto loro di cercare altri fornitori e mascherine più valide ma non ci hanno nemmeno risposto”. Il timore è che i medici possano essere contagiati dal coronavirus e che, a loro volta, poi possano contagiare involontariamente altre persone. Anzi, che lo abbiano già fatto.
Altra questione denunciata da Fismu, Snami e Cobas riguarda le direttive imposte dalla Regione Toscana in merito alle procedure per il trattamento dei malati. Tra il 13 e il 20 marzo, il Coordinamento regionale delle maxiemergenze ha stabilito le regole che devono seguire gli equipaggi delle ambulanze alle prese con pazienti, anche solo sospetti, di aver contratto il coronavirus. Nel testo, come riporta ancora il quotidiano, si legge che “dovrà essere, per quanto possibile, limitato l’utilizzo di aerosol terapia e C-pap” (le mascherine che si applicano al volto dei malati, ndr).
Ma si può limitare, ad esempio, la somministrazione dell’aerosol a chi sta male? Belcari non ci sta. Il vice responsabile nazionale 118 dello Snami ricorda che queste sono le tipiche misure salvavita che non si possono negare a un paziente e, pertanto, le norme sono”inaccettabili, deontologicamente scorrette”. “La Regione mi dice: se sei in situazione a rischio, stai fermo. Ma se il viaggio in ambulanza dura mezz’ora, il malato di Covid-19 muore”, ha affermato Belcari. Il 18 marzo Snami, Fismu e Cobas hanno chiesto alla Toscana di modificare le regole ma fino ad ora non ci sarebbero state novità. E allora, le tre sigle hanno deicso di iniziare la battaglia legale.

Finalmente . 🇮🇹




Anche i piedini si ammalano e hanno bisogno dei medici, ricordatelo










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