CORONAVIRUS, LOCALE CINESE APERTO A VENEZIA NONOSTANTE DIVIETI
Dopo averci impestato col coronavirus, i cinesi vogliono fare il bis. Così, mentre i droni di Conte vanno a caccia di temibili ciclisti e passanti, i gestori cinesi di un bar di Maerne di Martellago, (Venezia), continuavano a servire spritza.
Per eludere i controlli e non perdere gli incassi, il proprietario dell’esercizio aveva attrezzato il retrobottega per servire alcolici agli avventori, in barba ai provvedimenti anti-contagio.
Ai Carabinieri di Martellago non è però sfuggito il via vai di gente intorno al locale, che sulla carta risultava chiuso con tanto di cartello e serranda abbassata. Dopo aver fatto irruzione nell’esercizio e aver colto sul fatto clientela e titolare, i militari dell’Arma hanno provveduto a sanzionare i presenti.
Questi dovrebbero finire in galera per anni. Loro sì mettono a rischio la salute pubblica.
C’è un’incredibile sproporzione se chi passeggia viene denunciato come una barista cinese aperta illegalmente.
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