“VOGLIAMO I SOLDI, NON IL CIBO”: IMMIGRATI CACCIANO LA PROTEZIONE CIVILE
Gli immigrati abusivi della tendopoli di San Ferdinando, in Calabria, hanno rifiutato il cibo della Protezione Civile che avrebbe dovuto installare all’interno del campo una cucina mobile, provvisoria, per far far fronte all’emergenza Coronavirus: vogliono i soldi.
Le #risorseINPS clandestini della tendopoli di San Ferdinando, in Calabria, non rispettano le regole imposte dal governo per combattere la pandemia. Inoltre oggi hanno protestato violentemente contro la Protezione Civile: "Vogliamo i soldi, non il cibo." #RadioSavana #CoronaVirus pic.twitter.com/rl72Y6Hexr— RadioSavana (@RadioSavana) March 31, 2020
Quindi, non solo hanno rifiutato il pranzo:
“Prima ancora che la cucina mobile venisse montata all’interno del campo un gruppo di migranti facinorosi che erano stati avvertiti della novità hanno rifiutato il pasto dicendo che non volevano da mangiare ma dei soldi”, ha spietato il sindaco Tripodi.
Tanto che, il personale Regionale e i volontari che stavano entrando nella tendopoli per allestire, dopo un incontro con il referente della sicurezza del Commissariato di Gioia Tauro, verificate le condizioni di non sicurezza sono stati costretti a fare dietrofront. La situazione sarebbe potuta degenerare.
Secondo il sindaco “non vogliono rispettare le regole, è problema culturale. Ci siamo rimasti male tutti non ci aspettavamo assolutamente questo tipo di reazione incattivita. Sono dispiaciuto”.
Il vicepresidente della Regione Calabria Nino Spirlì, che per primo si era reso disponibile per cercare una soluzione rapida e che mettesse tutti in sicurezza. “Sono sconcertato, addolorato e intristito. È inaccettabile che i migranti rifiutino il cibo con la violenza mentre migliaia di calabresi, che noi stiamo aiutando, non hanno nemmeno un euro per entrare nei supermercati. È vergognoso che la gente muoia di fame e loro rifiutino il cibo. Non è questo il modo di rispondere ad un’offerta umanitaria.”
Questo è della giunta di centrodestra. Pensate voi, parlano come se fossero del PD. Come se fosse normale mantenere centinaia di abusivi invece di rimandarli a casa.
Grande problema che dovrà risolvere il popolo in proprio.
In uno Stato normale e che funziona, non sarebbero lì dove si trovano. Sono abusivi a tutti gli effetti e vanno ricacciati in Africa, non assistiti e nutriti.
Questi aspettano solo che il caos porti le forze dell’ordine a diminuire la loro presenza per darsi al saccheggio delle case, e questi gli portano da mangiare, non solo, si ‘intristiscono’ se la reazione è quella.
Morissero di fame.
Si vede che era cibo haram, cioè impuro, perché fatto da infedeli. Tot a ca’ tutti a casa, se avessero fame o fossero miseri direbbero grazie, invece no. Tutti a casa dalla boldrini, bonino, de Micheli e carola rackete. Chissà che non abbiano qualche spiccioli o da dare loro…
Fino a quando la reazione di chi dovrebbe gestire la situazione sarà quella di essere “sconcertato, addolorato e intristito” questi inutili parassiti avranno buon gioco.
In ogni caso ce ne faremo una ragione se non vogliono un pasto caldo; dobbiamo in questo caso ritirarci in buon ordine mettendo un servizio di vigilanza – della tendopoli di che trattasi – vigilato da personale militare.
In ogni caso ce ne faremo una ragione se non vogliono un pasto caldo; dobbiamo in questo caso ritirarci in buon ordine mettendo un servizio di vigilanza – della tendopoli di che trattasi – vigilato da personale militare.