martedì 31 marzo 2020

ALLA LUCE DEI FATTI, CON LA SCUSANTE DEL CORONAVIRUS, IL GOVERNO DITTATORIALE INCAPACE, HA MESSO IN CAMPO UNA STRATEGIA PER LIBERARE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE CENTINAIA DI AFROISLAMICI, E SARANNO I PRIMI AD AVERE AIUTI ECONOMICI DAL GOVERNO. 



ITALIANI CHIUSI IN CASA E CLANDESTINI LIBERI: SI PREPARANO A SCARCERARE CENTINAIA DI IMMIGRATI





Dopo il decreto svuotacarceri che prevede la scarcerazione di migliaia di delinquenti con la scusa del coronavirus, ora, con la stessa scusa, si preparano a liberare sul territorio centinaia di clandestini.


Una vera e propria bomba sanitaria.
L’altro giorno, alcune toghe rosse e anche irresponsabili hanno liberato i primi tre clandestini dai Cpr non convalidando il loro trattenimento sulla base dell’attuale emergenza sanitaria.
Due pronunciamenti sono arrivati dal tribunale di Roma per il Cpr di Ponte Galeria e uno da quello di Trieste per la struttura di Gradisca.
Per i giudici «la privazione della libertà personale in spazi ristretti renderebbe difficoltoso garantire le misure previste a garanzia della salute dei singoli».
Mentre costringono gli italiani a stare chiusi in casa per il bene della collettività, questi sconsiderati in toga, liberano dei criminali sulla base del loro diritto individuale. Voi comprendete il totale rovesciamento di significato: se sei immigrato, il tuo diritto di individuo è superiore a quello della collettività.
E allora devi essere liberato sul territorio, e da clandestino totalmente fuori controllo, se diffondi il virus non è un problema.
Alla mezzanotte di giovedì 26 marzo erano 367 i clandestini reclusi nei nove Cpr sparsi sul territorio italiano (a fronte di una capienza complessiva di 613 posti).
Con tutti i clandestini che abbiamo in Italia, nemmeno riusciamo a riempire i centri dove dovrebbero stare rinchiusi.
Ovviamente, dietro questa campagna per diffondere sul territorio una massa dirompente di clandestini, e magari poi regolarizzarli e dare loro il ‘reddito di quarantena’, ci sono le solite associazioni finanziate da Soros con entrature nella magistratura rossa.






Se proprio al sud si vogliono ribellare a qualcosa, non pretendano di derubare senza conseguenze esercizi commerciali o privati che a differenza loro sono stati ‘più accuorti’ facendo spesa abbondante prima, quando certi soggetti dicevano di non fare scorte perché era tutto tranquillo, ma si incazzino per queste misure, come le mascherine fornite addirittura a domicilio dai vigili urbani ai nigeriani. A che titolo a loro consegnano spesa gratis e ora anche introvabili mascherine? Perché altrimenti si ribellano, questa è la costante! E allora i meridionali guardassero a queste situazioni di ingiustizia, non compiendo azioni delinquenziali verso altri poveri cristi che come loro cercano di tirare avanti.



portateli a casa della bonino



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