INVASATI AL GOVERNO: TUTTI IN CASA FINO AL 4 MAGGIO
Quella data presente nel famigerato decreto, il 31 luglio, sembra sempre meno improbabile.
Pasqua, 25 aprile e Primo maggio in casa, riapertura (parziale) dell’Italia a partire dal 4 maggio. Sarebbe questo, secondo i media ammanicati con gli invasati al governo, il piano.
Questi vogliono tenere in carcere gli italiani tutto aprile. Devastando anche, ulteriormente, il turismo. Intanto, gli sbarchi sono liberi e gli immigrati continuano a spacciare.
Quel che è certo, è che le aperture saranno scaglionate: precedenza a chi può garantire il rispetto massimo degli standard di sicurezza (protezione, mascherine, e l’ormai classico metro di distanza), negozi e ristoranti dovranno adeguarsi in fretta se non l’avevano già fatto prima del lockdown. Resteranno “confinati in casa”, per prudenza, con ogni probabilità gli anziani (il limite anagrafico non è chiaro: over 60? over 70?), gli immunodepressi e i più esposti al contagio, mentre ci sarà probabilmente il via libera alle passeggiate all’esterno con i bambini, evitando comunque gli assembramenti. Poi toccherà, per ultime, a cinema e teatri mentre per le scuole è tutto da vedere. Non è ancora vita “vera”, semplicemente è la nuova vita con il coronavirus.
Orban sarebbe il dittatore. Domanda: ma se un over 70 vuole uscire di casa, la vita è sua, non di Conte.
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