lunedì 30 marzo 2020

CLANDESTINO DEGLI ACCOGLIONI, HA PAGATO 5 MILA EURO PER VENIRE IN ITALIA PER OTTENERE DAGLI ITALIANI CENTINAIA DI EURO DA PORTARE IN AFRICA. 



MIGRANTE: “HO PAGATO 5MILA EURO PER SBARCARE E VOI NON CI DATE ABBASTANZA SOLDI” – VIDEO





Questo cosiddetto profugo, ce ne sono ancora più di 85mila in hotel a spese nostre, confessava candidamente ai militanti di CasaPound: “Ho pagato 5mila euro per venire in Italia”. E si lamentava dei pochi soldi che i contribuenti gli girano:



Ho dell’ottimo veleno per topi al sapor speziato. Se vuoi te lo aggiungo nei piatti di cibo che mangi tutti i giorni a sbafo. Parassita. Zecca. Fancazzista. Rompicoglioni. Larva inutile. Microcefalo.



Prima sarebbe molto interessante fargli sputare CHI gli racconta che dobbiamo mantenerli, i nomi degli ITALIANI che pubblicizzano le traversate xché da QUI parte la campagna.
Sono certo che col metodo giusto farebbe nomi e cognomi.




Guarda, Italiani ce ne sono ma la lista internazionale è lunga. La BBC ha proprio il suo sito in lingua negra e non è che pubblicizzi l’Inghilterra come meta. L’ultima che ho letto è quella dei portoghesi, si capisce poco perchè la lingua dei negri assomiglia all’Inglese ma assomiglia e basta.




I soldi valli a prendere dai deficenti dell’accoglienza. Suona il loro campanello e chiediglieli. E vai pure a casa degli spioni striscianti di sinistra, quelli che stanno qui tutto il giorno a fare vuoierismo con i nostri commenti (pensateci voi bastardi a mantenere i negri, e pensate anche a quelle troie delle vostri mogli che è meglio, CORNUTI)


Ma ributtarlo nel deserto , no vero !? 🇮🇹

Sapete come Joe Pesci (nel film Casino’ di Scorsese) chiama gli arabi? I beduini? I magrebini? NEGRI DEL DESERTO. 😂😂🤣🤣😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂hahahahaha





Il malcontento, le città sotto un assedio, la prigionia immeritata, ci fanno dimenticare tutte le piccole cose belle della vita, come fare un viaggio in terre lontane, sfogliare un libro di fotografia artistica dove la dolce e morbida luce del tramonto accarezza una purpurea tenda berbera di un principe del deserto, le nappine in seta fatte a mano contrastano mirabilmente con il contesto semplice delle brune dune. Gli antichi tappeti dalla manifattura pregiata adagiati sotto particolarissimi arredi, che ci riempiono di stupore per le loro forme, bicchieri pieni di tè ancora fumante, sono cesellati e colorati, rifiniti in oro zecchino che riverberano la luce del sole che muore come vetri cattedrali. Tutte le meraviglie del mondo relegate in un crogiolo odioso e virulento, popoli che si odiano l’un l’altro per la forzata convivenza.
Maledetti siano i globalisti!!!




Splendide parole Lavinia!Purtroppo in una vita passata devo essere stato un crociato xché non sono mai riuscito a vedere nulla di bello nell’islam e nelle loro terre (meglio sabbie) brulicanti di scorpioni e serpenti.



Hai ragione Fantonas, ma io mi sento in gabbia chiusa in un appartamento, ho bisogno di sognare spazi aperti e l’intento era di portarvi idealmente fuori dalle quattro mura, dalle nostre pericolose città, vedere il mezzo bicchiere pieno che oggi sembra un miraggio… tanto per rimanere in tema. Il nocciolo della questione non cambia, ognuno a casa sua e se siamo disposti a viaggiare TEMPORANEAMENTE, visitare terre lontane portando loro benessere economico ci può stare, ma questa commistione di carni conviventi con dna distante anni luce deve finire.




Beh, io sono atipico, amo la notte, i paesaggi avvolti dalle nebbie, il sole non lo sopporto e mi deprime mentre adoro il cielo grigio…no, non sono un vampiro e non mi riferisco a Milano x la nebbia!Comunque ho la fortuna di poter mettere il becco fuori quando sono a casa visto che sono parecchio isolato é che il clima da un po’di anni é troppo “solare” anche da me!Ah, non sono neppure un dark, é che sono rimasto legato a quando la luce era meno forte…più di 30 anni fa…




Oggi è la tua giornata allora: qua piove ed è tutto grigio.
E che cosa davano al cinema più di trenta anni fa?
Pomeriggio di quarantena piovosa – serie televisiva
“Cobra Kai” – youtube, lingua Inglese con sottotitoli – gratuito
Ci sono cose che un bimbo Italiano di una certa età non può non sapere. Tipo come si dà la cera e come si toglie la cera, oppure che “in Okinawa onore è cosa seria”.
Io, come molti altri, mi sarei probabilmente iscritto al Cobra Kai comunque. Deve essere il fascino della divisa nera.
Questa serie riprende i personaggi originali della serie di film “Karate Kid” e ci fa vedere che cosa è stato delle loro vite dopo circa 35 anni. Il protagonista della serie è Johnny Lawrence, il biondo che prende il famoso calcio della gru sui denti.
Vi dirò che ero estremamente scettico e sospettoso quando ho scoperto l’esistenza di questa chicca ma mi sono dovuto ricredere perchè è estremamente ben fatto e i personaggi sono invecchiati “con grazia”.
Attualmente sono disponibili due serie complete di 10 puntate da 25 minuti l’una, la terza è in lavorazione.
Un pomeriggio “nostalgia” per gli appassionati del genere, perchè “non esiste la paura in questo dojo”.
Strike hard
Strike first
No mercy














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