sabato 28 settembre 2019

ABORTO: OGGI È LA GIORNATA MONDIALE DELL’INFANTICIDIO









ABORTO: OGGI È LA GIORNATA MONDIALE DELL’INFANTICIDIO








Il 28 settembre è la Giornata mondiale per l’aborto libero, sicuro e gratuito: ovvero l’omicidio a carico dei contribuenti di un bambino.
L’aborto è un omicidio. Possiamo discutere solo se sia utile o meno proibirlo per diminuirne il numero, ma non è un diritto umano della donna, manco per il cazzo. Altrimenti sarebbe un diritto umano anche uccidere il fidanzato di una ragazza che ti piace, non impedisce anche lui la tua ‘felicità’?
E poi, l’aborto è anche una questione demografica. Il 22 maggio 1978, quarant’anni fa, veniva approvato il più grande genocidio mai concepito in Italia. Da allora sono stati uccisi prima di uscire dal grembo materno 6 milioni di bambini Italiani. Che poi è lo stesso numero – casuale – di immigrati che qualcuno vorrebbe in Italia. Prima hanno creato il vuoto, ora vogliono riempirlo.Non è un caso che coloro che furono i più feroci sostenitori dell’aborto siano oggi i più esaltati fans dell’immigrazione:

Bonino: “Immigrati hanno contribuito al pil italiano con 100 miliardi di euro. Ci pagano 640mila pensioni. Abbiamo un problema demografico, servono 1,6 milioni di immigrati”, bufala, leggi QUI. La Bonino, per anni con i Radicali a libro paga di Soros, è stata una delle artefici del vuoto demografico che adesso denuncia: 




Tutto rientra in un più ampio piano a lungo termine di sostituzione etnica.
E anche se il ricorso all’interruzione di gravidanza – termine tecnico per l’omicidio di un bambino – è in costante calo tra le italiane, rimane comunque un’emergenza demografica e un’offesa alla sacralità della vita umana.Va detto che, a differenza di quanto millantano i media di distrazione di massa, gli italiani non hanno mai votato a favore dell’aborto: il referendum radicale venne bocciato. Gli italiani approvarono, non abrogandola, la legge 194 che permetteva l’aborto solo in caso di pericolo per la madre: ‘pericolo’ che, come sappiamo, è stato poi utilizzato per dare il via libera ad aborti anche in caso di ‘disagio psicologico’, de facto il via libera all’aborto tout court.
Nel 2016, ultimo dato disponibile, il numero di aborti è stato pari a 84.926, segnando un meno 3.1% rispetto all’anno precedente quando ne erano state registrate 87.639. Fortunatamente, parliamo nel 30 per cento dei casi di immigrate, ma ciò non toglie che anche nel 2016, 62 mila bambini italiani sono stati eliminati prima di nascere.
E la diminuzione potrebbe essere dovuta all’effetto “pillola dei 5 giorni dopo”, ovvero l’aborto precoce.

Un professore di religione è stato sospeso e la Curia ha avviato la procedura di revoca dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica per aver proiettato in classe un documentario sull’aborto. Il che evidenzia a che livelli sia arrivata la curia milanese. Il filmato avrebbe sconvolto le famiglie delle studentesse.Ovviamente quando si stratta di fare altro, le famiglie delle studentesse non si sconvolgono.





Un terzo degli aborti in Italia continua ad essere a carico delle donne straniere. Dopo un aumento importante nel tempo, gli aborti si sono stabilizzati e negli ultimi tre anni cominciano a mostrare una tendenza alla diminuzione: sono il 30% di tutte le IVG nel 2016, rispetto al 31.1% nel 2015. Per tutte le classi di età le straniere restano ancora più elevati delle italiane di 3 volte.
In conclusione: un italiano che oggi festeggia la legge 194 è come se un ebreo che celebrasse la conferenza di Wannsee. Quel giorno è stato deciso lo sterminio preventivo di un popolo. E non tirate fuori il diritto della donna, quando si parla di diritti, si pensa sempre al più debole: è nel caso delle donna incinta, il più debole è il bambino nel suo grembo.
Di certo sappiamo che nessuna donna abortirebbe (diciamo il 99%) se non fosse costretta, quindi dobbiamo rimuovere i motivi economici che costringono le donne ad abortire. Ma nondimeno, la legge 194 è un omicidio di Stato.


Il video condiviso sui social nel mese di dicembre è stato visto milioni di volte: E poi li chiamano ‘feti’, termine assurdo nato per negare l’umanità di quelli che sono bambini, e che dai bambini si distinguono solo perché non li si vede, e perché dipendono dal grembo materno.





L’aborto ha causato la crisi demografica in Italia e in altri paesi europei, perché è stato utilizzato come mezzo contraccettivo che non è. Nessuno è obbligato ad avere figli, ma è da criminali e irresponsabili, concepire e poi abortire un figlio indesiderato. Chi non vuole figli, o prende le giuste precauzioni per evitare il concepimento, o si astiene dai rapporti sessuali.
L’unica zona del mondo dove secondo me l’aborto è necessario è l’Africa subsahariana, dove le popolazioni non conoscono (o non vogliono conoscere) nemmeno l’ABC della contraccezione.

Parole sagge.



Sei milioni? Un’altra shoah, oy vey!!!!
Quando la facciamo la giornata dei “bimbi mai nati”? Io proporrei almeno una volta ogni quindici giorni, non è così spesso come il giorno della memoria dei giudei ma non vorrei essere troppo presenzialista.














Nessun commento:

Posta un commento