sabato 28 settembre 2019

IMMIGRATI: BOOM DI MUSULMANI E GIOVANI DETENUTI, È EMERGENZA RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI






IMMIGRATI: BOOM DI MUSULMANI E GIOVANI DETENUTI, È EMERGENZA RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI







Altri dati sul rapporto Caritas:


L’Italia, con 5.255.503 cittadini stranieri regolarmente residenti (8,7% della popolazione totale residente in Italia) si colloca al terzo posto nell’Unione Europea. In realtà, compresi quelli che hanno ‘acquisito’ la nostra cittadinanza, sono più di 6 milioni.



Gli immigrati musulmani residenti in Italia risultano 1 milione e 580 mila (+2% rispetto al 2018), mentre, nel loro complesso, i cittadini stranieri cristiani residenti in Italia si stimano in 2 milioni e 815 mila (-4% rispetto al 2018).


Al 31 dicembre 2018 i detenuti stranieri presenti negli istituti penitenziari italiani sono 20.255, su un totale di 59.655 persone recluse (33,9%). L’incidenza della componente straniera sulla popolazione carceraria totale appare sostanzialmente stabile. Pressoché immutata è anche la presenza femminile, con 962 donne recluse, pari al 4,5% dei detenuti di origine straniera. La nazione più rappresentata è il Marocco (3.751 detenuti). Seguono Albania (2.568) e Romania (2.561). Nelle sezioni femminili spiccano, invece, le detenute provenienti da Romania (227) e Nigeria (204), le quali, da sole, rappresentano il 44% delle recluse straniere. La componente straniera si colloca nelle fasce più giovani della popolazione carceraria. I dati evidenziano la maggiore presenza di detenuti con un’età compresa tra i 30 e i 34 anni e confermano che le porte dei penitenziari si aprono prima per gli stranieri rispetto che per gli italiani: basti dire che in carcere due ragazzi su tre con un’età compresa tra i 18 e i 20 anni non sono cittadini italiani (66%).Insomma, importiamo una allarmante quantità di feccia.
Nell’anno scolastico 2017/2018 gli alunni stranieri nelle scuole italiane sono 841.719 (9,7% della popolazione scolastica totale), in aumento di 16mila unità rispetto all’anno scolastico 2017/2018. I dati attestano, inoltre, che ben il 63,1% degli alunni con cittadinanza non italiana è nato in Italia. Il settore della scuola primaria è ancora quello che registra il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana.
Sono il 10% dei ‘giovani’ ma il 66% dei giovani detenuti: grazie ricongiungimenti familiari!
E invece di chiudere le frontiere, questi aprono i porti. Invece di abrogare i ricongiungimenti familiari, li vogliono trasformare in ‘italiani’ sulla carta.
Certe iniziative devono essere combattute fino all’extrema ratio. Non devono passare. Costi quello che costi. Ci stanno sostituendo. Una guerra si sta combattendo: demografica e di sostituzione etnica. Le loro bombe sono le pance delle loro donne.





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