ANCORA UNA SVASTICA AL CONTRARIO: STAVOLTA IL SEDICENTE RAID ‘RAZZISTA’ A BRESCIA
ANCORA UNA SVASTICA AL CONTRARIO: STAVOLTA IL SEDICENTE RAID ‘RAZZISTA’ A BRESCIA
Ancora un presunto atto di vandalismo ‘razzista’, questa volta in provincia di Brescia.
In un bar di Rezzano è stata rotta la vetrina e poi lasciata una scritta sul pavimento: “Negra”, con una svastica, l’ennesima, disegnata al contrario.
Il locale è gestito da una marocchina con cittadinanza italiana. E la vergogna è questa. Prima ci invadono, poi diventano ‘italiani’. Alla fine si disegnano le svastiche per fare notizia. Ma le disegnano al contrario.
Una vera e propria epidemia quella delle svastiche al contrario:
Quando i tuo brand è ormai dimenticato, cerchi di ravvivarlo inventandoti nemici immaginari. La prossima volta assumete un migrante più capace: Quindi i “vecchi e nuovi” fascisti disegnerebbero erroneamente una svastica al contrario @s_corradino? https://t.co/BAU4ddKZTh — Francesca Totolo (@francescatotolo) December 26, 2019 "Ha stato il fantasma fascista di Leonardo Da Vinci.
Ne avevamo già parlato, ma è talmente comica che è bene rifarlo. Anche le ultime scritte ‘razziste’ di Melegnano, su cui i media hanno basato un discreto battage pubblicitario, presentavano svastiche al contrario. Avviso ai compagni che scrivono frasi “razziste” per poi organizzare manifestazioni ‘antirazziste’: le svastiche sono in senso orario.
Ieri l’ennesimo presunto – poi vedremo perché molto presunto – caso di ‘razzismo’. Così lo raccontavano tutti i media: Svastiche, insulti omofobi, disegni osceni incisi sulle pareti con della vernice rossa. È successo sabato notte, nella scuola di Cultura Popolare in via Bramantino, alla periferia nord.