domenica 28 aprile 2019

SPARA A LADRO ALBANESE, MAGISTRATO: “LEGITTIMA DIFESA NON È ANCORA IN VIGORE”




Salvini ha davvero rivoluzionato tutto. O quasi.

Prima, chi sparava ad una banda di immigrati che lo stava minacciando durante una rapina, veniva indagato, messo sotto torchio.
In queste ore, invece, gli inquirenti sono “alla ricerca dei complici che hanno tentato il furto. In questo ambito, per tutelarne la sicurezza, abbiamo disposto una vigilanza h24 nei confronti del proprietario dell’abitazione presa di mira. E’ stato lui stesso, intorno alle 19 di venerdì scorso, ad avvisare il 112 che estranei erano entrati nella propria abitazione”.
Così il procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto, rende nota la tutela nei confronti del nostro eroe:
“Se non fosse entrato nella proprietà, tutto questo non sarebbe successo”. Andrea Pulone, il 29enne che nella notte tra venerdì e sabato ha sparato ai ladri in casa ferendo il solito ladro straniero, un 16enne albanese, si dice scosso per l’accaduto. “Uso le stesse parole di Salvini? Magari lui lo dice in maniera più colorita …

“Al momento – ha poi aggiunto, rovinandosi un po’ la reputazione – il reato per cui procediamo è quello di furto in abitazione. Le eventuali decisioni di iscrivere nel registro degli indagati l’autore degli spari non è influenzata dalla nuova norma sulla legittima difesa che, tra l’altro, non è ancora entrata in vigore”. Il procuratore ha precisato che si procederà “nella giornata di domani, a formalizzare le nostre determinazioni nel registro degli indagati”.
Errore, bello. Non era in vigore in quel momento, grazie alle bizze di Mattarella, che invece di firmare due secondi dopo se l’è presa comoda, per dispetto, ma in casi come questo, in un eventuale processo, avrebbe e come forza di legge. Quindi è inutile procedere come se non fosse in vigore.



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