PROFUGO SIRIANO TORNATO IN SIRIA: “NON VEDEVO L’ORA, QUESTA È CASA MIA” – VIDEO
I profughi siriani – quelli veri, quelli che erano davvero fuggiti dalla guerra in territori e città vicine – stanno tornando a casa. E stanno tornando anche quelli che erano riparati in Europa.
Come quest’uomo: “Anche se è difficile, preferisco vivere qui. È casa mia, tutti mi conoscono». Tornato per ricostruire, lasciando i “lussi della Germania”:
Già l’anno scorso i siriani tornavano a casa. La guerra era sostanzialmente finita quasi in tutta la Siria. Ora è finita in tutta la Siria.
Onu e altre organizzazioni tentano di rallentare i rimpatri:
Noi ce li andiamo a prendere con i famigerati corridoi umanitari, invece di favorire e finanziare il loro ritorno a casa!
Come osano, questi russi, liberare la Siria e così permettere il ritorno dei veri profughi a casa, mettendo così in crisi quello che era il piano primario dietro l’inizio della guerra: usare i profughi siriani per islamizzare l’Europa. E allora, a nome dell’ONU circolano volantini che scoraggiano i profughi siriani intenzionati a fare ritorno.
Chi fugge dalla guerra non vede l’ora di tornare a casa. E lo fa appena finisce. Poi ci sono gli africani che vanno in Libia ad imbarcarsi per farsi mantenere dagli italiani.
Negli stessi giorni in cui questo signore tornava a casa, l’Italia si andava a prendere Alì, moglie e i loro 9 figli:
Ali, sua moglie Khaldiyie e i suoi 9 figli si trovano in Italia, precisamente a Rivalta di Torino, un piccolo comune di 20.000 abitanti. Vicino a loro vivono Marco, Sonia e i loro figli, in un camper regalato da CasaPound, perché prima dormivano in auto. «Con mia moglie e i miei figli vivevo ad Aleppo, …
Che sono ancora in Italia.
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