martedì 16 gennaio 2024

INTANTO I GIORNALISTI DI SINISTRA CONTINUANO A NASCONDERE I CRIMINI COMMESSI DAGLI ISLAMICI




IL MIGRANTE STUPRA E TORTURA DONNA PER 20 ORE: I GIORNALISTI LO COPRONO

GENNAIO 16, 2024


































In un articolo, ad una lettera di Marika Bianchi risponde Feltri. Marika esprime la sua preoccupazione per la crescente criminalità tra gli immigrati, citando un caso di violenza commessa da un immigrato nigeriano:


Critica il fatto che i media tendono a nascondere la nazionalità dei criminali e dipingono gli immigrati come vittime, nonostante molti di loro siano spesso colpevoli di reati gravi.

Buongiorno Direttore Feltri,
le confesso che mi ha letteralmente sconvolta la storia della 39enne reggiana che a Natale è stata torturata per 20 ore da un 46enne nigeriano, il quale l’ha sequestrata, rinchiudendola nel suo appartamento, picchiata, sfregiata per sempre, violentata ininterrottamente e poi abbandonata sul marciapiede, davanti ad una fermata dell’autobus, come se si trattasse di un oggetto vecchio e usato, non più utile. Assistiamo ogni dì al processo al maschio, etero e bianco, e poi, davanti ai crescenti crimini degli extracomunitari, abbiamo cura di nascondere la nazionalità del delinquente di turno, allo scopo di proteggerlo. Sono stanca di ascoltare in tv dibattiti in cui rappresentanti di sinistra denunciano l’allarme razzismo, negano che esista un problema di sicurezza, in particolare in quelle metropoli governate dai progressisti, e dipingono gli immigrati sempre quali vittime. Invece no. Non sono sempre vittime, sono spesso carnefici, violentatori, rapinatori, spacciatori, molestatori. E il razzismo qui non c’entra nulla. Finiamola con questo buonismo che sta distruggendo il Paese.

Il Direttore Feltri risponde sostenendo che i giornalisti di destra hanno da tempo cercato di evidenziare l’aumento dei reati commessi da individui stranieri. Sottolinea che il femminicidio, spesso attribuito alla società italiana patriarcale, viene anche commesso da immigrati. Critica lo stereotipo del migrante buono e sottolinea che molti degli individui accolti in Italia non hanno diritto di asilo o protezione umanitaria, e finiscono per vivere in condizioni irregolari e commettere reati. Infine, esprime preoccupazione per il “buonismo” che impedisce di affrontare il problema della criminalità tra gli immigrati. Sottolinea che la crescente criminalità tra gli immigrati è una realtà, non una percezione, e che complica la vita dei cittadini, in particolare delle donne. Conclude criticando la disonestà intellettuale che impedisce di affrontare il problema.

Da notare che quasi tutti i giornali e agenzie hanno nascosto l’identità etnica del bastardo.




















Ormai si vendono più giornalisti che copie di giornali e con questo penso di aver detto tutto



 

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