CLANDESTINO DEL PD E DELLA SINISTRA OCCUPA 50 MILA ETTARI DI TERRENO ITALIANO E CI FA LE BASE.
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IMMIGRATI OCCUPANO MILITARMENTE 50MILA ETTARI DI TERRITORIO ITALIANO
GENNAIO 21, 2024
Mentre perdiamo il conto di quanto sono sbarcati da quando Meloni è al governo, comunque più di 190mila, loro e quelli che arrivano con i decreti flussi (altri 500mila), occupano il territorio italiano manu militari.
L’Invasione degli Immigrati nei Boschi Italiani
L’immigrazione è una piaga che infesta i nostri boschi e mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini. Da anni, bande di spacciatori nordafricani si sono impadronite di vasti territori boschivi, soprattutto nel nord della provincia di Varese, dove hanno creato dei veri e propri accampamenti fortificati, in cui nascondono e vendono droga di ogni tipo.
I Numeri
Secondo le stime delle forze dell’ordine, gli spacciatori extracomunitari controllano circa 50.000 ettari di bosco, pari a quasi il 10 per cento della superficie boschiva italiana. Si tratta di aree difficilmente accessibili e monitorabili, dove i criminali si muovono con auto rubate e armi da fuoco, pronti a sfuggire o a resistere agli eventuali controlli.
Il Nord Italia Sotto Scacco
La situazione più grave si registra nel nord Italia, dove i boschi sono diventati il luogo preferito dagli spacciatori per smerciare la loro merce. In particolare, nella provincia di Varese, sono state individuate tre bande di pusher magrebini, violente e padrone del territorio, che hanno monopolizzato le aree boschive di Lainate, Busto Arsizio e Castellanza, dove si recano quotidianamente centinaia di assuntori di ogni età e categoria.
La Risposta Delle Istituzioni
Le istituzioni sono intervenute più volte per contrastare questo fenomeno che ha assunto proporzioni allarmanti, ma con scarsi risultati. Negli ultimi anni, sono state tantissime le operazioni delle forze di polizia, coordinate dalle procure della Repubblica di Varese e di Busto Arsizio, che hanno portato all’arresto di decine di spacciatori e al sequestro di chili di droga, armi e auto rubate. Tuttavia, questi interventi non sono bastati a debellare il problema, anzi hanno spesso provocato delle scissioni tra i gruppi criminali, che hanno generato nuove faide e violenze.
La questione dell’immigrazione nei boschi italiani è quindi una vera e propria emergenza, che richiede una maggiore attenzione e una più efficace azione da parte delle autorità competenti, al fine di salvaguardare il patrimonio ambientale e la sicurezza dei cittadini.
E ogni giorno arrivano rinforzi dall’Africa via Lampedusa e con le navi negriere delle ong.
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