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CORSICA, RAGAZZO ACCOLTELLATO AL GRIDO “IL CORANO DELLA MECCA”: POPOLAZIONE IN RIVOLTA
GENNAIO 16, 2024
L’incidente, che ha avuto luogo nel parcheggio di una zona commerciale nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, ha suscitato una forte ondata di indignazione tra la popolazione locale. Alcuni hanno visto in questo episodio un segno di crescenti tensioni tra le comunità corse e magrebine nei quartieri sud di Bastia.
Lo Stato francese sta usando gli immigrati nordafricani per de-italianizzare la Corsica.
In risposta all’aggressione, si è tenuta una manifestazione a Paese Novu per denunciare quello che è stato definito il fenomeno di “banlieurisation” della Corsica. Centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione, che si è svolta senza incidenti.
Il fratello della vittima ha espresso la sua rabbia e preoccupazione, affermando: “Non avremmo mai pensato di trovarci in insicurezza nella nostra stessa città. Questa storia potrebbe accadere a ciascuno di voi”. Queste parole riecheggiano il sentimento di molte persone che si sentono sempre più ansiose e insicure nel loro ambiente quotidiano.
Nicola Battini, uno dei leader dell’associazione identitaria nazionalista Palatinu, ha sottolineato che il loro movimento rappresenta “l’espressione del popolo corso, non quella dei fascisti” e ha insistito sulla difesa della famiglia e della vittima, evitando la stigmatizzazione della popolazione di un quartiere.
La Corsica prima è stata francesizzata e successivamente magrebinizzata. Gli stessi identitari còrsi si esprimono in francese e non gli passa neppure per l’anticamera di utilzzare l’italiano. Quando in realtà, l’unico modo per salvaguardare l’identità e l’idioma còrsi e ripristinare l’uso della lingua italiana. Non sono credibili da questo punto di vista.