MIGLIAIA ISLAMICI SFONDANO, IN MARCIA VERSO CASA NOSTRA: GOVERNO APRE FRONTIERA TRIESTE – VIDEO
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Mentre scriviamo notizia parlano di gruppi di clandestini islamici inviati da Erdogan che continuano ad assaltare la frontiera con la Grecia. Che avrebbe ceduto in diversi punti.
E’ un’orda che punta casa nostra:
E questa massa di invasori viene sostenuta dall’Onu con i nostri soldi. Come fossero profughi in fuga da una guerra e non giovani maschi pronti a dichiararla a noi:
Queste migliaia di invasori sono in marcia anche verso casa nostra. Sono diretti anche in Friuli, governatore Fedriga. E tutto questo mentre infuria l’epidemia di coronavirus. Rischiamo una catastrofe.
Visto che il governo non ha alcuna intenzione di fermarli. E’ forse il tempo che i governatori leghisti organizzino una milizia di volontari che presidi il confine orientale. Ed è forse già tardi. Non possiamo fidarci di un governo abusivo che ha appena deciso di smantellare quel rimasuglio di polizia di frontiera che gestiva – non bloccava – l’ingresso di centinaia di clandestini ogni settimana:
Il “Piano di riorganizzazione della polizia stradale” è riservato, e prevede lo smantellamento che il Viminale vorrebbe rispetto ai distaccamenti della Polstrada. Dagli attuali 166 presidi a 142: 24 uffici chiusi. Non solo. Nel più ampio disegno dello smantellamento dei confini nazionali, il governo abusiva sta pianificando la chiusura di presidi di frontiera.
Follia.
Chiamateli forestali, se non vi piace il termine ‘milizia’. Basta che diate il via ad una campagna di arruolamento volontario. Ci sono migliaia di italiani pronti a schierarsi, a rotazione, al confine per respingere l’orda. Non è più il tempo delle chiacchiere, qui rischiamo la catastrofe sociale e sanitaria.
Le Regioni hanno tutto il diritto di difendere la frontiera in presenza di un governo abusivo e schierato con il nemico. L’ideale sarebbe formare pattuglie con ognuna a capo un militare in congedo o comunque con esperienza militare. Accorerebbero volontari da tutta Italia. Voi fornite equipaggiamento e loro forniranno le palle che mancano a quelli che non ci governano. Li respingiamo noi, i clandestini.
Le immagini provenienti dal lato turco del confine di Kastanies mostrano gli agenti che lanciano lacrimogeni sugli assalitori, che lanciano pietre e insultano. I media non hanno il permesso di avvicinarsi al lato greco del confine.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intanto, ha confermato l’apertura dei confini turchi ai clandestini diretti in Europa, dicendo che almeno 18mila invasori sono già state lasciate andare e altre decine di migliaia verranno fatte uscire.
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La Grecia ha annunciato questa mattina di avere impedito a 4.000 clandestini provenienti dalla Turchia di entrare nel suo territorio “illegalmente”, ha detto il portavoce del governo Stelios Petsas dopo un incontro di emergenza con il Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis. “La Grecia ha dovuto affrontare ieri (venerdì) un tentativo organizzato, di massa e illegale di violare i nostri confini e l’ha superato”, ha affermato.
Due fronti quindi. Uno interno, in cui invece di caricare i clandestini su aerei diretti verso casa loro si tenta di eternarne la presenza e l’altro alla frontiera, con la compagnia ferroviaria statale turca TCDD che trasporta i clandestini nella provincia di confine di Edirne per favorire l’ingresso in Grecia e Bulgaria, mentre le auto di scorta della polizia turca aprono loro la strada perché arrivino fino ai cancelli di confine. Lo stesso servizio viene fornito anche con i pullman.
La polizia di Istanbul ha noleggiato numerosi autobus per portare i clandestini al confine. Mentre le persone si scontrano e cercano di raggiungere l’autobus, un uomo turco urla che ci sono molti autobus in arrivo.
Turkey’s state-owned railway company TCDD transports refugees to border province Edirne near #Greece and #Bulgaria while the Turkish police escort cars lead the way for them to walk all the way to border gates from downtown. pic.twitter.com/4yfZYOQBBg
Service buses for #Turkey‘s top oil refinery Tüpraş, owned by major conglomerate Koç Holding, were used to transport some 200 refugees, mainly Iran, Iraq, Afghan, & Pakistani nationals, from central province of Kirikkale to #Greece border. pic.twitter.com/3C8S4XYN1e
Police in Istanbul leased a number of buses to take refugees to #Greece border.
As people push up against each other and try to make their way to the bus, a Turkish man shouts there are many buses on the way. pic.twitter.com/dMpIM6yBq7
E da ieri notte sono in corso scontri duri. Un vero e proprio assalto in stile militare al confine tra Grecia e Turchia. Dove i militari greci stanno affrontando l’assalto dei gruppi di immigrati inviati con bus e treni da Erdogan.
Happening now in Kastanies #Evros where hundreds of migrants and refugees are trapped between Greece and Turkey, after Ankara stopped border controls and allowed -if not actively pushed- them there to pressure Europe. Greek police deter any crossing attempt with tear gas pic.twitter.com/M78yuSBNqQ
Sta succedendo ora a #Kastanies, #Evros. Migliaia di #risorseINPS clandestini tra Grecia e Turchia, dopo che Ankara ha incentivato l'invasione, vuole far pressione sull'Europa. La polizia greca scoraggia qualsiasi tentativo di attraversamento con gas lacrimogeni. #RadioSavanapic.twitter.com/zTF73XwigF
Migliaia di clandestini provenienti dalla Siria, dal Pakistan, dall’Iran e dall’Iraq sono in marcia forzata verso i confini della Turchia con l’Europa dopo l’apertura dei confini decisa da Erdogan per rappresaglia:
Putin bombarda i turchi, strage di soldati: Erdogan minaccia di inviare migliaia di clandestini in Europa Non erano solo minacce. La TV turca mostra le immagini dei clandestini che camminano verso la Grecia ad Edirne Türkisches TV zeigt Bilder von Flüchtlingen, die bei Edirne Richtung Griechenland laufen #Tuerkei #Türkei pic.twitter.com/mVVIwxq0j7 — oliver mayer-rüth (@oliverreporter) February …
Gli immigrati musulmani che vivono in Turchia si stanno riunendo in grandi gruppi e si stanno spostando a piedi o con i trasporti verso i valichi di frontiera terrestri e marittimi che collegano la Turchia con i paesi europei. Un assalto in grande stile. Un’operazione militare in piena emergenza Coronavirus che sta dilagando nei paesi del medio oriente.
Convogli di clandestini sono stati visti a Istanbul, Edirne, Izmir, Aydin.
Queste sono truppe di invasione.
Bombardare la ferrovia e renderla inutilizzabile, stessa cosa dicasi delle vie di comunicazione. Questo rallenterebbe la marcia è darebbe il tempo di organizzare la difesa.
L’unico in grado di fermarli é Putin, i globalisti li faranno passare col tappeto rosso! Se ci sarà un blocco sarà ad est.