venerdì 31 maggio 2019

SALVINI HA CHIUSO 2MILA CENTRI ACCOGLIENZA APERTI DAL PD


SALVINI HA CHIUSO 2MILA CENTRI ACCOGLIENZA APERTI DAL PD




Ad oggi sono scesi sotto i 114mila gli immigrati presenti nel sistema d’accoglienza italiano, in calo continuo rispetto ai 133.061 del 31 dicembre 2018, ai 167.723 dell’1 giugno 2018, quando Salvini è diventato ministro.

Sono comunque numeri vergognosi. Gli italiani costretti a mantenere un esercito di fancazzisti per lo più nigeriani e pakistani in attesa che scada il loro permessino umanitario abrogato dal Decreto Salvini.
Sono i dati forniti dal capo Dipartimento immigrazione del ministero dell’Interno, prefetto Michele Di Bari, in audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera che ha avviato un’indagine conoscitiva in materia di immigrazione. Alla flessione delle presenze si accompagna anche un’enorme riduzione della spesa per i centri: da 1 miliardo e 675 milioni di euro della legge di bilancio 2018 a 1 miliardo e 300 milioni di euro per il 2019. Che scenderanno ulteriormente se i porti rimarranno di fatto chiusi e si confermerà l’attuale calo di quasi il 90 per cento degli sbarchi.
Il tracollo degli sbarchi ha portato anche ad un calo delle strutture d’accoglienza: quelle statali sono scese da 15 a 12 nell’ultimo anno, mentre i Cas (Centri di accoglienza temporanea) sono passati da 9.282 a 7.593. La strategia, ha spiegato il prefetto, è stata quella di ridurre i centri di grandi dimensioni: lo svuotamento di quello di Mineo (Catania) è previsto dopo l’estate ed in prospettiva si punta a chiudere anche quello di Borgo Mezzanone (Foggia).
Rendiamoci conto, in pochi anni il Pd ha disseminato per l’Italia 9.282 centri di accoglienza tra hotel, agriturismo, appartamenti e altro. Mostruoso.
Sinceramente, il piano Salvini è troppo lento, andrebbero chiusi, tutti, per decreto. Perché i pensionati italiani devono mantenere decine di migliaia di giovani maschi afroislamici che, oltretutto, già sappiamo non essere profughi ma clandestini, in attesa di risposta da commissioni territoriali?

Nessun commento:

Posta un commento