Richiedente asilo pakistano attacca agenti
Messaggero Veneto
Mercoledì
Alla vista degli agenti il cittadino straniero ha reagito in malo modo, probabilmente perché alterato dall’alcol: prima con frasi offensive, poi scagliandosi con violenza contro i poliziotti, che hanno faticato non poco per riuscire a immobilizzarlo
Assale la polizia, richiedente asilo finisce in cella
22 MAGGIO 2019
Alla vista degli agenti il cittadino straniero ha reagito in malo modo, probabilmente perché alterato dall’alcol: prima con frasi offensive, poi scagliandosi con violenza contro i poliziotti, che hanno faticato non poco per riuscire a immobilizzarlo
Ha assalito i poliziotti e danneggiato la loro auto di servizio, prendendola a calci e pugni, in pieno centro cittadino.
Un richiedente asilo di nazionalità pakistana e di 39 anni, è stato arrestato dalla polizia per lesioni, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale ed è finito in cella di sicurezza in Questura, in attesa dell’udienza di convalida.
Un richiedente asilo di nazionalità pakistana e di 39 anni, è stato arrestato dalla polizia per lesioni, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale ed è finito in cella di sicurezza in Questura, in attesa dell’udienza di convalida.
Il movimentato episodio è cominciato mercoledì pomeriggio alle 14.30 a Pordenone. Una pattuglia della squadra volante, impegnata in un normale servizio di controllo del territorio, ha notato un uomo barcollare dalle parti di Largo San Giovanni. Pareva in stato di ubriachezza.
Così la pattuglia ha deciso di fare inversione e dare un’occhiata. L’uomo è stato avvistato in lontananza: nel frattempo, camminando, si stava dirigendo verso il centro. La polizia è riuscita a raggiungerlo all’incrocio fra via De Paoli e corso Garibaldi.
Alla vista della polizia, però, il cittadino straniero ha reagito in malo modo, probabilmente perché alterato dall’alcol: prima con frasi offensive, poi scagliandosi con violenza contro gli agenti, che hanno faticato non poco per riuscire a immobilizzarlo.
Così la pattuglia ha deciso di fare inversione e dare un’occhiata. L’uomo è stato avvistato in lontananza: nel frattempo, camminando, si stava dirigendo verso il centro. La polizia è riuscita a raggiungerlo all’incrocio fra via De Paoli e corso Garibaldi.
Alla vista della polizia, però, il cittadino straniero ha reagito in malo modo, probabilmente perché alterato dall’alcol: prima con frasi offensive, poi scagliandosi con violenza contro gli agenti, che hanno faticato non poco per riuscire a immobilizzarlo.
Hanno cercato di caricarlo in auto, ma il 39enne pakistano ha opposto resistenza, ammaccando la carrozzeria dell’auto della polizia con i suoi calci.
Il richiedente asilo, in possesso di un permesso di soggiorno in attesa di una decisione definitiva sul suo status in Italia, è stato accompagnato in piazzale Palatucci per le procedure di identificazione e quindi arrestato, in serata, per violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale e denunciato invece per il danneggiamento aggravato dell’auto della polizia.
Il richiedente asilo, in possesso di un permesso di soggiorno in attesa di una decisione definitiva sul suo status in Italia, è stato accompagnato in piazzale Palatucci per le procedure di identificazione e quindi arrestato, in serata, per violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale e denunciato invece per il danneggiamento aggravato dell’auto della polizia.
I due poliziotti sono andati infine al pronto soccorso a farsi medicare: nella colluttazione hanno riportato solo lievi contusioni. Non si conosce ancora la prognosi per le lesioni.
Nelle prossime ore in tribunale è attesa l’udienza di convalida dell’arresto del richiedente asilo. Nei suoi confronti non sono stati ancora presi provvedimenti di natura amministrativa da parte della Questura in attesa della definizione della vicenda giudiziaria.
Nelle prossime ore in tribunale è attesa l’udienza di convalida dell’arresto del richiedente asilo. Nei suoi confronti non sono stati ancora presi provvedimenti di natura amministrativa da parte della Questura in attesa della definizione della vicenda giudiziaria.
Nessun commento:
Posta un commento