sabato 25 maggio 2019

FORZA ITALIA SI APPELLA AL VOTO ISLAMICO: «IL NOSTRO SANGUE ARABO È ESSENZIALE»


FORZA ITALIA SI APPELLA AL VOTO ISLAMICO: «IL NOSTRO SANGUE ARABO È ESSENZIALE»



E’ inquietante l’appello elettorale di Amir Atrous, candidato tunisino di Forza Italia alle imminenti elezioni europee:
«Il nostro sangue arabo è essenziale», ha scritto in una lettera elettorale inviata ad 8 mila capi famiglia maghrebini (notare il capifamiglia) che hanno la cittadinanza italiana e diritto di voto a Milano, con un testo bilingue e una traduzione in arabo in cui spiega di essere un giovane di seconda generazione e di avere a cuore le loro radici: quindi le radici arabo-islamiche.
E’ di una gravità inaudita. Un candidato ‘italiano’ che si appella apertamente al voto etnico e religioso richiamando i valori islamici e il sangue arabo! E’ una dichiarazione di guerra.
Amir Atrous, del resto, lo ha spiegato chiaramente: “Facendo questa campagna elettorale porta a porta mi sono reso conto di quanto sia enorme il bacino elettorale per noi giovani di seconda generazione”.
E diversi partiti, tra cui quello che lo candida, hanno deciso di pescare nel bacino elettorale islamico che, poi, ovviamente chiederà il conto: moschee, ius soli (come è nel programma del candidato Amir), ricongiungimenti familiari.
Sono tra noi. E si stanno infiltrando. Chi vota Forza Italia vota anche Amir e i suoi valori islamici. E lo ius soli.
Fabrizio Rondolino
9 ore fa
A difesa della libertà di informazione degli
elettori - gli unici a cui è vietato vedere i sondaggi che circolano abbondanti fra gli addetti ai lavori - pubblico oggi la rilevazione compiuta da uno degli istituti che lavora per il servizio pubblico.
Lega 30.5
M5S 22...
A breve il numero di musulmani che possono votare sarà talmente alto, prima da condizionare l’elezione del sindaco di Milano, poi del governatore della Lombardia, del Veneto, del Piemonte, della Liguria e dell’Emilia Romagna. Poi, la nascita del governo italiano.
Come già avviene in Francia. Dove il voto islamico sta influenzando sempre di più le elezioni. Nel 2022, un eventuale partito islamico potrebbe contare sul 10 per cento dei voti. Un voto destinato a raddoppiare a breve termine, man mano che i figli dei figli dei figli diventano maggiorenni. E questo, senza includere gli africani non islamici.
Ormai, per eleggere un proprio rappresentante, i francesi devono votarlo in massa, altrimenti, grazie al voto degli ‘altri’, vince il rappresentate della sinistra.
Per dare un senso a questi dati: senza il voto musulmano Francois Hollande sarebbe stato battuto nel 2012 da Nicolas Sarkozy e Le Pen avrebbe vinto il primo turno nel 2017. Una simulazione sul 2022 suggerisce che il voto musulmano peserà per il 10% dei voti . Il che significa che un candidato che non beneficia di questo voto dovrebbe ottenere circa il 60% del voto dei non musulmani per vincere. Un’ipotesi che può già alimentare le strategie del personale politico ben prima della scadenza.
Questo spiega la rivolta dei Gilet Gialli: in Francia è forse tardi per riprendersi il Paese attraverso la democrazia elettorale. Visto che votano anche ‘loro’, a differenza di quanto avveniva nella democrazia originale, quella greca: dove votavano solo i cittadini di sangue.
L’immigrazione uccide la democrazia. Perché gli immigrati votano per i propri interessi in blocco.
Secondo una elaborazione della Fondazione Leone Moressa, notoriamente xenofila, con lo ius soli si regalerebbe la cittadinanza italiana ad oltre 800.000 cosiddetti ‘ragazzi’ dell’età, ad esempio, degli stragisti islamici di Barcellona, circa l’80% dei minori stranieri residenti in Italia. A questi – spiegano – si aggiungerebbero oltre 58.000 potenziali beneficiari ogni anno. Una catastrofe.
E sempre secondo lo studio, tra i nuovi italiani di carta sarebbe record di bambini con genitori romeni, albanesi o marocchini, ovvero le tre comunità più numerose in Italia. E poi cinesi, filippini, indiani, moldavi, ucraini, pachistani e tunisini. La crème che riempie le pagine della cronaca nera.
In totale, il 38,4% dei ‘nuovi italiani’ sarebbe musulmano.
Ma questo sarebbe solo l’inizio. Considerando i nuovi nati e i già ‘italiani’, di questo passo si avrebbero almeno 7 milioni di ‘italiani’ islamici entro 10 anni. Ben oltre il 10% della popolazione. Con un altro 10% comunque non italiano.
Nel giro di pochi decenni, l’Italia sarebbe, con lo Ius Soli, un paese a maggioranza islamica. E questo, senza contare l’effetto ‘attrazione’ che avrebbe una legge simile. A quel punto avrebbero il potere di formare un governo islamico senza bisogno di altri partiti.
Ma già alla prossima Legislatura ci troveremmo un partito islamico in Parlamento. Lo sbarramento basso al 3%, come già accaduto nei Paesi Bassi, sarebbe facilmente superabile da un movimento islamico che potrebbe contare su una base elettorale che, con l’estensione della cittadinanza raggiungerà nel giro di pochi mesi i 2 milioni di voti. Lo sanno anche loro, come testimoniava l’euforia dell’anno scorso, quando il PD sembrava sul punto di riuscire nell’approvazione dello ius soli (FOTO).
E se è vero che secondo un recente sondaggio gli islamici voterebbero in netta maggioranza Pd e altre frattaglie della ex sinistra, questo è solo in attesa di un loro partito. Il passo successivo sarà diventare decisivi per la formazione di governi, e appoggiare, magari da esterni, quelli del Pd, imponendo sempre più immigrazione islamica, moschee e Sharia. A quel punto, ai patrioti, come insegnano tutte le rivoluzioni, non resterebbe che la rivolta armata per la liberazione.
Il dovere di ogni patriota è impedire l’approvazione dello ius soli con ogni mezzo, perché più di ogni altra cosa mette a rischio l’esistenza stessa del nostro popolo.
Ma sia chiaro: la legge attuale rimanda soltanto questo scenario. Oggi abbiamo uno ius soli ‘ritardato’: ai 18 anni, tutti i nati in Italia diventano italiani. Chi vive qui da 10 anni, anche. E’ folle. Si deve tornare allo ius sanguinis: prima che sia troppo tardi.
La presenza islamica in Europa è cresciuta a dismisura, gli immigrati che arrivano sono per il 53% musulmani e per il 47% non musulmani. I richiedenti asilo sono invece per il 78% musulmani e per il 22% non musulmani. Il dato italiano è significativo: nel 2010 la popolazione islamica nel nostro Paese era superiore ai due milioni, nel 2016 è salita a quasi tre milioni e negli ultimi tre anni gli ingressi stanno ancora di più ingrossare la cifra. Un +38% che la dice lunga su quanto sta accadendo. Ci stanno islamizzando!
Se non blocchiamo i ricongiungimenti familiari sarà il disastro anche in Italia. Ve lo immaginate un partito islamico ‘italiano’ che prende il 5% e può scegliere quale governo appoggiare in cambio di ius soli, moschee e “un po’ di Sharia”? Ci siamo molto vicini, non serve che abbiano percentuali più alte. Che avranno una volta al governo e avranno lo ius soli.
Vanno fermati ora.

















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