venerdì 31 maggio 2019

VENEZIA. PROSEGUONO I PESTAGGI DA PARTE DEGLI AFROISLAMICI NEI CONFRONTI DEGLI ITALIANI. 


PESTAGGI E RAPINE, SGOMINATA BABY GANG MULTIETNICA CHE TERRORIZZAVA VENEZIA



Le nostre città si stano trasformando in tipiche città multietniche in balìa di gang di immigrati. Sempre più spesso di seconda generazione: come le banlieus parigine.

Ieri la Polizia di Stato ha arrestato sette giovani, tre maggiorenni e quattro minori, responsabili di reati contro la persona e il patrimonio e componenti di alcune baby gang multietniche che, negli ultimi mesi, hanno terrorizzato Venezia. La banda, composta anche da due giovani residenti a Treviso, è ritenuta responsabile di diversi gravi episodi.
I media non danno le nazionalità degli arrestati, ma ne avevano parlato quando ci furono le aggressioni:
Baby gang multietnica composta da alcune decine di ragazzini scatenata a Venezia. Si moltiplicano le aggressioni. E mentre le autorità parlano di ‘interventi’, i ‘ragazzini’ massacrano i passanti. Nell’ultimo episodio, solo l’ultima di una serie di brutali aggressioni, hanno agito in branco. Come loro costume. La vittima ja riportato una frattura alla colonna vertebrale.


Alla fine sono stati emessi due distinti provvedimenti di custodia cautelare in carcere a carico di un 19enne e di un minorenne di 16 anni. I due sono ritenuti responsabili, in concorso con altri, di due rapine aggravate commesse, con l’utilizzo di un tirapugni, il 13 e il 19 gennaio in centro storico a Venezia. Nel secondo episodio, una delle vittime ha riportato lesioni multiple alle ossa facciali, guaribili in trenta giorni. Al solo maggiorenne è stata inoltre contestata un’ulteriore rapina consumata al Lido di Venezia, in concorso con altri, in danno di un minore.
Un secondo filone investigativo ha consentito di emettere una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un giovane di 18 anni, già gravato da sorveglianza speciale, ritenuto responsabile, in concorso con altri, della commissione di una decina di episodi di estorsione, furto aggravato, furto in abitazione aggravato e danneggiamento aggravato, commessi nel Veneziano tra il giugno e l’agosto 2018. L’arrestato rappresenta un elemento di spicco del gruppo criminale giovanile solito a frequentare il centro di Mestre.
Per un terzo gruppo criminale sono infine state emesse 2 ordinanze cautelari, la prima dispone gli arresti domiciliari a carico di un diciottenne, la seconda ha disposto il collocamento in comunità per 3 minori.
Nel corso dell’attività sono state eseguite anche perquisizioni a carico di altri indagati, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, coinvolti a vario titolo con la baby gang. L’attività, oltre a Venezia ha coinvolto anche Treviso.
“Sono una trentina, hanno un’età che varia tra i 13 e i 19 anni. Vivono tra Marghera, Mestre e il centro storico. Molti in case popolari”, gentilmente offerte dai contribuenti italiani. Frutto di anni di amministrazioni PD.
La gran parte è già stata denunciata per rapina e violenza.
La descrizione è stata fatta dal vice questore aggiunto Enrico Aragona, dirigente dell’ufficio volanti della Questura. «Le prime avvisaglie le abbiamo avute la scorsa estate con alcuni episodi di violenze con protagonisti dei ragazzini – spiega Enrico Aragona -. Poi è stato un crescendo di episodi violenti. Il nostro impegno è sempre quello di intervenire il più velocemente possibile e grazie questo siamo riusciti a individuare il gruppo che nei mesi si è allargato. Ora sono una trentina e i più carismatici inoltre fanno seguaci tra i ragazzini addirittura tra i tredicenni».
Nella banda ci sono stranieri di seconda generazione e con cittadinanza italiana. Gli stranieri hanno cittadinanza romena e moldava.
Nelle loro azioni prendono di mira coetanei, ma anche adulti. E quando picchiano sono veramente violenti. Undici degli aggrediti sono stati ricoverati all’ospedale.
E’ urgente bloccare i ricongiungimenti familiari. Prima che sia troppo tardi. Perché se ai nostri (anche se ‘cittadinanza italiana’ non significa nulla) delinquenti aggiungiamo anche quelli degli altri, è finita.
Girate armati, e se vi attaccano in 30 contro 1, sparate. E’ legittima difesa.












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