SICILIA: ALTRO AFRICANO TENTA DI RAPINE NEONATO PER VEDERE GLI ORGANI.
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AFRICANO STRAPPA VIA NEONATO DA BRACCIA DELLA MAMMA: TENTATO RAPIMENTO IN SICILIA
GENNAIO 22, 2024
# Tentativo di rapimento a Ragusa: un giovane africano arrestato
Un episodio preoccupante si è verificato a Ragusa, dove un giovane immigrato di 22 anni originario dell’Africa subsahariana è stato arrestato con l’accusa di tentato rapimento di un neonato.
## I fatti
Secondo quanto riportato dalla stampa siciliana, l’episodio si è verificato nei pressi del centro vaccinale di via Licitra. La madre teneva in braccio il neonato, mentre il padre spingeva il passeggino con la figlia di tre anni. Il ventiduenne si è avvicinato alla famiglia senza destare sospetti e, all’improvviso, ha tentato di strappare il bambino dalle braccia della madre.
Dovrebbero essere sospetti per il solo fatto di essere in Italia. Invece sta diventando ‘normale’. Altrimenti è ‘razzismo’. Mentre se voi andate in Africa è ‘colonialismo’.
## La reazione
Nonostante la sorpresa, la madre è riuscita a resistere all’attacco e a trattenere il bambino. Il padre è intervenuto immediatamente in suo soccorso, supportato da alcuni passanti e da due poliziotti del nucleo logistico che si trovavano in zona. Grazie a questa pronta reazione, il peggio è stato evitato.
## L’arresto
I presenti hanno allertato i carabinieri, che sono intervenuti. Il giovane africano è stato arrestato e si trova attualmente in carcere a Ragusa, in attesa di ulteriori determinazioni dell’autorità giudiziaria. Né la madre né il bambino hanno riportato ferite, sebbene la donna sia rimasta visibilmente scossa dall’incidente.
## Le indagini
Non risulta alcun legame tra il giovane e la coppia. I carabinieri stanno ora cercando di ricostruire la dinamica dei fatti e di capire le motivazioni che hanno spinto l’africano a compiere un gesto così grave. L’episodio ha suscitato grande preoccupazione in Sicilia.
Questo incidente sottolinea l’importanza di sbatterli fuori dai coglioni. Mentre attendiamo ulteriori sviluppi, il nostro pensiero va alla famiglia coinvolta, che ha vissuto momenti di grande paura.
Ne potranno succedere quanti ne vogliamo di questi fatti. I mass-media daranno sempre e comunque l’immagine del ne(g)ro quale “disperato”, “poverino” e “vittima”. Mai di un invasore ed essere libidinoso. Perché i mass-media raccontano solo bugie per rincoglionire l’opinione pubblica.