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A 17 ANNI QUASI SGOZZATO SUL BUS DAL COETANEO STRANIERO: “FANNO QUEL CHE VOGLIONO”
GENNAIO 19, 2024
# Un Attacco Inquietante:
Un ragazzo di 17 anni è stato brutalmente aggredito e accoltellato da uno straniero poco più grande di lui su un autobus pubblico. Questo incidente ha sollevato preoccupazioni significative sulla sicurezza pubblica e sul benessere dei giovani italiani vittime dei coetanei stranieri.
Il ragazzo stava tornando a casa dopo la scuola quando è stato avvicinato da uno straniero che gli ha chiesto il portafoglio, minacciandolo con un coltello. Quando il ragazzo ha rifiutato e ha cercato di alzarsi, l’aggressore lo ha colpito al volto e al collo con il coltello, ferendolo anche alla mano mentre cercava di proteggersi.
## La Reazione
L’incidente ha causato il panico tra i passeggeri dell’autobus, la maggior parte dei quali erano studenti che tornavano a casa dopo la scuola. L’autista ha fermato l’autobus e ha fatto scendere gli studenti, chiamando la polizia locale. Gli agenti sono intervenuti rapidamente, chiudendo le porte dell’autobus e arrestando l’aggressore.
## Le Conseguenze
Lo studente è stato medicato al Policlinico e le sue ferite guariranno, ma il trauma di un’aggressione così grave e improvvisa sarà difficile da superare. L’aggressore, già noto alle forze dell’ordine, dovrà rispondere di rapina e lesioni aggravate.
# Violenza inaudita: studente di 17 anni accoltellato su un autobus
Il ragazzo di 17 anni è attualmente in terapia intensiva, in prognosi riservata, dopo essere stato brutalmente accoltellato su un autobus mercoledì pomeriggio. Il giovane, che stava tornando a casa a Formigine dopo la scuola, è stato aggredito da un quasi coetaneo di 20 anni, straniero ma cittadino italiano.
## L’aggressione
Il 20enne è accusato di tentato omicidio e rapina aggravata dall’uso di un’arma. Dopo l’aggressione, è stato arrestato dalla polizia locale mentre era ancora sull’autobus. Il giovane studente ha subito un intervento chirurgico per le lesioni da taglio al volto, al collo e alle mani.
Gli operatori della locale hanno prestato i primi soccorsi allo studente. Grazie alle immagini nitide del sistema di videosorveglianza dell’autobus, fornite dalla società Seta, gli agenti hanno potuto ricostruire la sequenza dell’aggressione.
## La sequenza dell’aggressione
Il ragazzo era seduto sul sedile davanti all’aggressore, posizionato nell’ultima fila dell’autobus. Inconsapevole di quanto stesse per accadere, è stato sollevato dal collo e colpito ripetutamente con un coltello al collo, al volto e alla mano, che ha usato per proteggersi.
Dopo l’aggressione, il ragazzo è riuscito a divincolarsi, ha afferrato lo zaino che aveva vicino, ha aperto la cerniera e ha consegnato il portafoglio al rapinatore. Rimasto da solo con l’aggressore sul bus perché tutti gli altri passeggeri erano fuggiti, è riuscito a raggiungere il portellone anteriore per mettersi in salvo.
## Il rapinatore
Alla perquisizione degli agenti, il rapinatore aveva ancora addosso il coltello sporco di sangue, il portafogli della vittima e anche quello di un’altra ragazza di cui si era impossessato.
## La situazione sugli autobus
“Cosa succede sugli autobus? Di tutto. L’orario più critico è quello delle 13.30 – hanno confermato alcuni operatori – ci sono scippo, rapine, risse e spesso vere e proprie bande di giovanissimi salgono a bordo dei mezzi già con l’intento di commettere reati”.
Antonella Bernardo, addetta alla biglietteria e recentemente vittima di minacce da parte di uno straniero armato di pietra, ha spiegato come la situazione in autostazione sia insostenibile e da tempo. “Qua è un porto di mare ma quello accaduto ieri (mercoledì, ndr) al ragazzo è assurdo – afferma – la situazione degenera di giorno in giorno. Assisto tutti i giorni a episodi di criminalità, nell’orario scolastico soprattutto. Sono qua da sette anni e sinceramente c’è da aver paura. Rubano, spacciano, si aggrediscono. La settimana scorsa mi hanno minacciato con una pietra ma tutti i giorni è così. Quello che posso dire – conclude – è che la polizia ora è molto più presente ma il problema è a monte: li catturano e dopo due ore, come accaduto per il mio aggressore, tornano in libertà”.
Anche un’addetta alle pulizie dei bagni pubblici ha confermato la pericolosa situazione. “Arrivano, minacciano, danneggiano e offendono. Fanno quello che gli pare ogni giorno e noi subiamo in silenzio”.
: Fonte dell’informazione
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