CASARINI DOPO LO CHAMPAGNE: “FANGO CONTRO DI ME DA PROCURATORI E GIORNALISTI EVERSIVI”
MARZO 29, 2021
Casarini tenta una disperata arrampicata sugli specchi.
“La macchina del fango si è già messa in moto in maniera veloce, c’era da prevederlo. Tutto parte da una inchiesta basata sul niente”. A dirlo, in una diretta social, è Luca Casarini, capo missione dei trafficanti umanitari di Mediterranea Saving Humans dopo le inequivocabili intercettazioni enll’inchiesta della Procura di Ragusa sulla nave Mare Jonio pubblicate in questi giorni dal giornalista Biloslavo. “Si finisce alla gogna usando battute, frasi messe di qua e di là attribuite tutte a me e appiccicate per costruire il mostro e poi sbatterlo in prima pagina”, dice Casarini. “La Procura di Ragusa che inizia questa operazione è una piccola Procura che si conosce per il suo schieramento – dice ancora – pensate che uno dei procuratori è il fautore della prima inchiesta contro il soccorso civile in mare nel lontano 2004 con il caso Cap Anamur, l’altro procuratore ha più volte esternato la sua volontà di bloccare i soccorsi in mare”. E poi critica i giornalisti che “si firmano come giornalisti ma che si conoscono per il loro passato di appartenenza agli ambienti eversivi di destra”.
Parla il noto pregiudicato Casarini, in contatto con la criminalità organizzata secondo la Questura di Palermo.
“Si costruisce questa operazione in maniera illegale, ci sarebbe il segreto istruttorio. Chi ha passato le carte a questo supposto giornalista – prosegue ancora – il processo si fa in aula e non sui giornali, ma poi utilizzando ovviamente frasi decontestualizzate”. “Stappare una bottiglia di champagne come modo di dire che si è contenti del fatto che ci sia una donazione per fare l’attività di soccorso e ripianare debiti, diventa chissà quale crimine perché bisogna costruire il mostro per poi esporlo alla lapidazione”. “L’intento è costruire una delegittimazione, una pratica odiosa che è quella del fango – prosegue Casarini – l’autofinanziamento per i soccorsi diventano lobby, le lobby dei buonisti”.
“Questa cosa ha come obiettivo Mediterranea attraverso me – aggiunge – in realtà io sono solo uno e Mediterranea è fatta da tanta gente. Magari si facesse subito il processo. Già il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è assurdo, ma soccorrere 47 persone in mare aperto è favorire l’immigrazione clandestina?”.
Mediterranea ha pubblicato il video di Casarini scrivendo: “In questi giorni giornali e televisioni controllate dalla destra hanno scatenato la loro macchina del fango contro Mediterranea Saving Humans. Nel mirino delle falsità e delle mistificazioni è in particolare Luca Casarini, uno dei promotori del nostro progetto, uno di noi. Insieme ad altri di noi, è sotto inchiesta per la gravissima ipotesi di reato di “favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina” e rischia fino a 30 anni di carcere. Ma l’operazione stampa riguarda contenuti di intercettazioni telefoniche, estrapolate dal contesto e distorte, che solo magistrati e inquirenti potrebbero aver messo a disposizione di un giornalista dal torbido e inquietante passato in gruppi neofascisti. È un uso illegale di atti istruttori giudiziari e ci difenderemo in ogni sede contro queste odiose manovre”.
“La nostra unica colpa è quella di aver salvato vite umane. Il loro unico vero obiettivo è intimidire e cercare di bloccare le attività di soccorso civile in mare e continuare a difendere le violazioni dei diritti umani commesse in Libia e nel Mediterraneo centrale dalle Autorità italiane ed europee. È una guerra sporca contro l’umanità, non glielo permetteremo”.
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