lunedì 29 marzo 2021

 BREAKING NEWS, CORONAVIRUS

CRISANTI GELA IL GOVERNO: NESSUNA IMMUNITÀ DI GREGGE FINO A SETTEMBRE MA POI CI SARANNO LE VARIANTI

MARZO 29, 2021






























“Finalmente è una previsione realistica. Gli esperti hanno detto sempre tra fine agosto e settembre, quindi penso che a quel punto saremo vicini all’immunità di gregge”. Concorda con questo scenario Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai3.

Attenzione, però: “L’immunità di gregge non significa che la trasmissione” virale “è bloccata – ha ribadito il virologo – Significa che si possono eliminare determinate restrizioni tenendo basso l’indice di trasmissione” Rt.

Secondo Crisanti “ormai è impossibile eliminare il virus” della Covid-19, che “si è talmente radicato. Siamo riusciti finora a eliminare con il vaccino un solo patogeno, il vaiolo, e siamo quasi al limite per eliminare la polio, ma ci sono voluti decenni e decenni di vaccinazioni. Quindi non è realistico pensare che questo virus lo eliminiamo”.

Se non riusciremo a eliminare Sars-CoV-2, però “potremo controllarlo abbattendo la letalità”, precisa il virologo. “L’allarme sociale della pandemia – sottolinea infatti Crisanti – è legato al numero dei morti, quindi se si riesce a diminuire la letalità sicuramente riusciamo a riportare questa malattia in un perimetro accettabile da un punto di vista sociale”.

“Allo stesso tempo dobbiamo fare una sorveglianza sulle varianti – esorta l’esperto – Perché se finora è vero che alcuni vaccini non proteggono contro l’infezione, ma proteggono contro le complicazioni più gravi, è possibile che il virus vari ancora e diventi ancora più aggressivo. Ormai siamo entrati in quella che si chiama giostra evolutiva del virus: dobbiamo purtroppo cercare di inseguirlo, come si fa con il virus dell’influenza”.

Un vero “miglioramento” sul fronte dei morti e dei ricoveri da Covid-19 “arriverà quando avremo vaccinato l’80-90% delle persone di età superiore ai 65 anni. Allora sì vedremo un drammatico calo della letalità e avremo raggiunto l’equilibrio di accettabilità sociale della malattia”. Questo il traguardo prioritario da raggiungere secondo Andrea Crisanti.

“Chi si è ammalato di Covid è protetto almeno per una decina di mesi. Quindi chi ha avuto l’infezione non deve avere l’ansia di vaccinarsi immediatamente. Può tranquillamente aspettare”, ha poi spiegato Crisanti, anticipando i risultati del suo ultimo studio, in pubblicazione, sull’immunità post-Covid. Una ricerca condotta sugli abitanti di Vo’ Euganeo, centro veneto divenuto ormai un laboratorio a cielo aperto per le ricerche sul coronavirus pandemico. “Ovviamente – ha sottolineato il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino – non siamo oggi nella situazione di fare il test anticorpale a tutti prima della vaccinazione, perché non abbiamo le risorse e, inoltre, questo rallenterebbe in maniera drammatica tutto il processo di vaccinazione. Quindi penso che sia giusto seguire la raccomandazione: facciamo il vaccino a tutti”. Ma “chi ha avuto l’infezione recentemente aspetti dai 3 ai 6 mesi a seconda dei protocolli nazionali”, ha aggiunto Crisanti, precisando che il suo studio ha evidenziato che alcune persone “possono essere protette anche con livelli bassi di anticorpi”. La protezione, quindi , “non dipende dal livello degli anticorpi”.


















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