martedì 30 marzo 2021

 BREAKING NEWS, CORONAVIRUS, CRIMINI IMMIGRATI, INVASIONE

LA VARIANTE AFRICANA: IMMIGRATI POSITIVI IN FUGA DALLA QUARANTENA, NON SI TROVANO

MARZO 29, 2021


































A Caltanissetta, una decina di minori extracomunitari sono scappati dal centro di Pian del Lago dove si trovavano in quarantena. Le ricerche non hanno dato esito.

E sono diversi i casi di variante nigeriana del Covid scoperti nei giorni scorsi sui migranti in Sicilia. Due di essi sono stati sequenziati a Palermo nel laboratorio regionale di riferimento del Policlinico palermitano, il primo l’8 marzo scorso su un migrante sbarcato a Lampedusa e poi ricoverato in un ospedale del capoluogo, il secondo è un soggetto asintomatico. Sono stati isolati e posti in quarantena prolungata, come è prassi in presenza di mutazioni rare del Sars Cov-2.

Il caso del sedicenne della Guinea ricoverato la settimana scorsa a Messina non è il primo di mutazione nigeriana in Sicilia. Incrociando le informazioni delle banche date internazionali, emerge che nell’Isola sono già stati accertati cinque casi, tutti d’importazione.

A Palermo la variante è stata sequenziata nel laboratorio guidato dal professore Fabio Tramuto su due migranti sbarcati nelle settimane scorse, entrambi originari di Paesi dell’Africa subsahariana.

Intanto l’ufficio del commissario straordinario per l’emergenza Covid a Messina, Alberto Firenze, prosegue nell’attività di ricerca dei contatti stretti del sedicenne africano che insieme con un connazionale minore, anche lui positivo, si sarebbe allontanato da un centro di accoglienza per minori di Caltanissetta fino ad arrivare a Messina. Qui avrebbe chiesto aiuto a una casa comunale per minori da cui sarebbe scattata la segnalazione alla polizia, che ha poi rintracciato anche il secondo ragazzo. Entrambi sono ricoverati.

I sanitari stanno cercando di ricostruire le tappe del viaggio dei due giovani che sarebbero transitati anche da un centro di quarantena per migranti a Pozzallo. Intanto sono stati posti in isolamento decine di ospiti e operatori dei due centri di Caltanissetta e Messina.

E questi sono solo quelli individuati. Allo sbarco fanno, dicono, il tampone ‘rapido’, che sbaglia in un caso su tre e non ‘vede’ le varianti. E questi la stanno diffondendo in tutta la Sicilia. Poi in Italia quando li sparpagliano con i bus nei vari centri di accoglienza. Possono viaggiare solo loro, Scanzi e la figlia di Jacobelli.





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