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MADDALENA COME PAMELA: STUPRATA DALL’IMMIGRATO SPACCIATORE PRIMA DI MORIRE
MARZO 30, 2021
L’autopsia, in programma oggi, dovrà stabilire a che ora risale effettivamente la morte della ventenne (la chiamata al 118 è delle 13,30 di sabato) e se questa ha subito violenza, oltre a dire quale sostanza ha provocato l’overdose (forse un mix di droghe e tranquillanti). L’amica Carola, interrogata dagli investigatori della Mobile, si è confidata anche con il titolare del bar di Perugia in cui Maddalena, figlia del medico Carlo Urbani, eroe della Sars morto nel 2001, lavorava. L’uomo, Giuseppe Dolciami, ha detto che Carola lo ha chiamato sabato mattina col cellulare di Maddalena: «Mi ha mandato un vocale, era sconvolta», dice Dolciami.
«Lo straniero ci ha portate nell’appartamento di Abdul e poi se ne è andato», ha detto Carola agli inquirenti. Da quel momento, tardo pomeriggio, le due ragazze restano sole col siriano, che chiede alla ragazza di comprare due casse d’acqua al supermercato, forse per rimanere da solo con Maddalena. Dal barista di Perugia arriva un sospetto terribile: «Quando ho chiesto a Carola se pensava come me che quell’uomo abbia abusato di Maddalena, lei non ha negato lasciandomi intendere il peggio». Quando il sabato mattina Maddalena sta ancora male, Carola perde la testa: «Ho implorato il siriano di chiamare i soccorsi, ma lui non ne voleva sapere, mi terrorizzava, non sapevo che fare», le sue parole. Poi chiama i soccorsi, ma quando arriva l’ambulanza la ventenne è già morta. Ora il siriano potrebbe essere accusato anche di omissione di soccorso, o di concorso in omicidio.
Cosa ci fanno gli immigrati in Italia?
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