domenica 28 marzo 2021

 BREAKING NEWS

FRANCESI E SLOVENI SPARANO AI CLANDESTINI PER MANDARLI IN ITALIA E NOI LI PORTIAMO IN HOTEL: 50MILA ENTRANO IN ITALIA VIA TERRA

MARZO 28, 2021










































L’Austria vuole aumentare il numero di droni per sorvegliare le frontiere. Secondo il ministro dell’Interno, Karl Nehammer (OeVP) entro il 2023 il numero complessivo di droni dovrebbe essere portato a 90. L’operazione costerà circa due milioni di euro. Secondo il ministero attualmente la polizia ha in dotazione 18 droni ma solo una parte è dotata di termo-camere e faretti. I droni di nuova generazione dovranno essere utilizzati per riconoscere meglio i camion con a bordo clandestini, ovvero persone irregolari per entrare in territorio austriaco. Infatti, secondo il ministero i teloni dei mezzi pesanti vengono aperti all’insaputa del conducente per trasportare migranti. Come ha annunciato Nehammer nel maggio prossimo è in programma un incontro con i suoi omologhi di Croazia, Romania e Bulgaria per ribadire che «il contrabbando è uno dei maggiori rami della criminalità organizzata e la lotta al traffico di esseri umani deve essere condotta su più livelli».

Droni austriaci per rimandarci indietro i clandestini. I nostri confini sono sorvegliati, in uscita, da tutti gli Stati confinanti. Francia e Slovenia ci mandano , ogni giorno, centinaia di clandestini. La Francia respingendoli e la Slovenia lasciandoli passare.

“Se facessimo noi cose del genere ci arresterebbero”. Loro, invece, “ci provano” senza farsi grossi problemi. A parlare in anonimato è un agente italiano impegnato al fronte di Ventimiglia.

Parigi dal 2015 ha sospeso l’accordo di Schengen, ripristinando i controlli in ingresso e superando il limite di due anni imposto dai trattati Ue. Se i gendarmi beccano al confine un clandestino (o presunto tale) lo respingono in Italia. Spesso ci rispediscono anche clandestini che con l’Italia non hanno nulla a che fare.

“Esistono due pratiche – spiega il poliziotto – il respingimento e la riammissione”. Quest’ultima è “una trafila lunghissima”, mentre il respingimento è molto più rapido e avviene proprio alla frontiera. Per farlo i francesi devono presentare alcuni documenti: “Ai migranti chiedono nome, cognome, data di nascita e da dove viene”. Poi scrivono tutto su un certificato, chiamato refus d’entré, e li rispediscono oltre il Ponte San Luigi verso gli uffici italiani (che se ne fanno carico). “Spesso però i fogli li compilano loro stessi (i poliziotti francesi, ndr) perché ci troviamo nomi inventati e minori che diventano maggiorenni. Si inventano anche l’età”.


“Ogni giorno respingono circa 50 persone – rivela un agente italiano che opera alla frontiera – Con questa scusa dei confini chiusi, chiunque trovano in Francia lo rimandano in Italia. Si stanno ripulendo il Paese con lo scudo delle frontiere chiuse”. Per i respingimenti regolari, sarebbe necessario rispettare alcune procedure che permettano di verificare la situazione del singolo individuo. Ma come certificano le associazioni che operano al confine, “le garanzie durante la procedura di riammissione non sono rispettate e gli interessati non possono esercitare i propri diritti”.

Sono decine di migliaia gli immigrati respinti negli ultimi 12 mesi in Italia alla frontiera di Ventimiglia dalla polizia francese.

Si tratta in gran parte di cittadini di Nigeria, Mali, Costa d’Avorio, Guinea e Algeria. E afghani:

POLIZIA FRANCESE SPARA A 50 CLANDESTINI E LI RIMANDA IN ITALIA: NOI LI ACCOGLIAMO

Una clandestina afghana di tredici anni è ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, in ‘stato di choc’, dopo essere stata respinta al confine del Monginevro dalla polizia francese. Faceva parte di un gruppo di clandestini, una cinquantina. Sembra che nell’allontanarli la gendarmeria abbia anche esploso alcuni colpi di pistola a scopo intimidatorio. 



Loro sparano per rimandarceli indietro. E noi li portiamo subito in hotel. E i media fanno titoli con la ‘bambina’ afghana scioccata dagli spari.

Numeri che vanno ad aggiungersi a coloro che sono espulsi per via del Trattato di Dublino e riaccompagnati a Bardonecchia e in aereo da altri Paesi Ue.

ASSALTO A VENTIMIGLIA: FRANCIA RESPINGE IN ITALIA 100 CLANDESTINI AL GIORNO

L’unica soluzione è caricarli su aerei verso casa loro. 





Parliamo di quasi 40mila clandestini in un anno.

E’ ridicolo. Andrebbero semplicemente presi e riportati nei paesi di provenienza, dove non ci sono guerre.

Parigi ha ripristinato i controlli alla frontiera sospendendo Schengen, ma la muraglia di gendarmi non è impenetrabile. Forse sarebbe meglio finirla di scontrarci e fare quello che si deve fare: smettere di rimpallarci i clandestini e collaborare per rispedirli tutti in Africa.

E mentre la Francia fa carte false per rimandarci indietro gli immigrati, la Slovenia si volta dall’altra parte per non fermare quelli che passano dalla Slovenia:

Militare sloveno ammette: “Lasciamo andare i clandestini in Italia”

“Quando mi hanno fermato in Italia mi hanno portato in Questura e mi hanno preso le impronte digitali. In Slovenia non l’hanno fatto”. A parlare è un clandestino pakistano giunto a Trieste dopo aver attraversato l’Asia prima e la rotta balcanica poi, durante un’intervista televisiva andata in onda nei giorni scorsi. A confermare questa prassi …



Parliamo di circa 10mila clandestini che arrivano in Italia lungo la rotta balcanica. Molti positivi.

Insomma, la Ue è una fregatura. Ci fregano in ingresso e in uscita. Sparano ai clandestini per rimandarceli indietro, e noi li portiamo subito in hotel.







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