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VARIANTI, CRISANTI: “DOBBIAMO CHIUDERE LE FRONTIERE E ASTRAZENECA ‘INADATTA’ AI GIOVANI”
MARZO 28, 2021
“Sul vaccino para-tutto ho dei dubbi, il virus cambia e muta e si avvantaggiano necessariamente tutte le varianti che sono resistenti al vaccino”. Andrea Crisanti, ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7, giovedì 25 marzo, spiega che “al momento abbiamo due tipi di vaccino, uno per ricchi, perché ha bisogno della catena del freddo, che i Paesi in via di sviluppo non si possono permettere e poi ci sono i vaccini a vettore”. Sicuramente, spiega Crisanti, “c’è bisogno di sviluppare dei vaccini più economici, tipo Astrazeneca”.
Su AstraZeneca, in particolare, Andrea Crisanti sostiene che è “un vaccino che andrebbe meglio per le persone anziane, perché ha una grandissima capacità di stimolare il sistema immunitario. Per questo va bene per gli anziani, perché stimola una risposta immunitaria e anti infiammatoria”. E ancora, aggiunge il virologo: “E’ un vaccino che tende a dare più complicazioni nei giovani che negli anziani, come febbre e mal di testa”.
E qui si spiegano i morti: genera una risposta autoimmune eccessiva nei giovani.
Per quanto riguarda l’immunità, Crisanti sostiene che dal monitoraggio della popolazione di Vo’ Euganeo, si è visto che dura 10-11 mesi. “Per abbattere l’R0 bisogna tenere le mascherine, differenziare i vaccinati dai non vaccinati”, conclude, “cercare i vaccini che possono essere dati anche ai ragazzi e varare un sistema di tracciamento e di controllo delle sequenze”. Esattamente come viene fatto in Israele che ha vaccinato il 70 per cento della popolazione che ormai è tornata a vivere una vita quasi normale.
Certo bisogna riflettere sulla “chiusura verso l’esterno”. In questo senso, spiega Andrea Crisanti, “bisogna avere una politica chiara su chi fare entrare e da dove. Non scordiamoci che c’è la possibilità del contagio di ritorno e che vengano introdotte varianti che sfuggono al vaccino”.
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