lunedì 30 dicembre 2019

SALVINI: “STIAMO TORNANDO AL GOVERNO”









SALVINI: “STIAMO TORNANDO AL GOVERNO”






“Il premier è schizofrenico. Pensa di fare i dispetti a me, invece fa il male dell’Italia”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in un’ampia intervista a Libero. E in quanto a se stesso e al proprio futuro, dice: “Lo decideranno gli elettori, appena verrà data loro la parola. Io non ho rimpianti e sto studiando da premier. Questo periodo all’opposizione mi sta servendo molto”.

Salvini dice anche che il 26 gennaio accadrà che “il centrodestra vince e i grillini spariscono”. Meglio ancora: “Finiranno sotto il 10% sia in Emilia-Romagna, dove sono nati, sia in Calabria, dove avevano quasi il 50”. Causa ed effetto di questo crollo, secondo l’ex ministro dell’Interno del governo gialloverde, è che “Grillo e Di Maio si sono innamorati del potere e per conservarlo si sono alleati con il Pd”, ciò che ha fatto smarrire “la loro spinta originaria”. Una scelta politica che si è rivelata “sbagliata”, in quanto “ i loro elettori non hanno gradito”. Salvini prevede poi che “tra un anno e mezzo il Pd avrà inglobato quel che resta di M5S”.
Poi il leader della Lega smentisce qualsiasi “campagna acquisti” in campo avverso, quello pentastellato. Quindi aggiunge: “Tre senatori hanno scelto di lasciare la maggioranza per fare opposizione con la Lega. Professori, avvocati, gente con la schiena dritta”. E pronostica: “Altri ne arriveranno presto”. Anche se a loro “la Lega non offre nulla”, garantisce, perché “la Lega è una comunità aperta” assicura Salvini, che sul governo dice: “Messo com’è può venire giù in ogni momento”, “sono in confusione totale”, “abbiamo un ministro dell’Interno senza volto né nome che cerca di rivendersi come suoi i nostri successi”. E sul processo che lo vede protagonista per “sequestro di persona” per il caso della nave Gregoretti, Salvini afferma: “Se processano me, processano l’Italia”. “Sarebbe un processo politico, non penale”, aggiunge, assicurando che se il processo ci sarà “lo faremo diventare l’occasione per aprire una riflessione sulla situazione della giustizia italiana” e “sulla mancanza di dignità e di onore dei politici di una certa parte, che hanno delegato ai magistrati le loro battaglie e il loro potere”. Quanto a Di Maio che voterà a favore dell’autorizzazione a procedere nei suoi confronti, Salvini commenta in questo modo: “Che mi voti contro il Pd, me lo aspetto. Di Maio invece… Che voltafaccia…”. Quanto al recente congresso della Lega e al cambio dello Statuto interno, il leader leghista conclude così: “È la logica conclusione di un percorso!”, per poi aggiungere che “di solito i partiti impongono le proprie scelte agli italiani, noi abbiamo fatto il percorso inverso e abbiamo fatto quello che i cittadini ci chiedevano, una Lega nazionale che vada da Nord a Sud”.
















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