QUESTO GOVERNO È ILLEGALE: DISOBBEDIRE È UN DIRITTO, RIVOLTARSI È UN DOVERE
QUESTO GOVERNO È ILLEGALE: DISOBBEDIRE È UN DIRITTO, RIVOLTARSI È UN DOVERE
In democrazia la sovranità appartiene al popolo. Non al PD.
Ieri, il premier abusivo, ha dato il suo solito spettacolo indecoroso. Con la tipica arroganza dei vigliacchi, ha prima promesso di rimanere in sella altri tre anni, poi si è burlato degli italiani prendendosi il merito degli sbarchi dimezzati da Salvini e dichiarando che i porti non sono mai stati chiusi:
C’è solo un settore che è andato meglio delle previsioni, a parte quello delle coop che ospitano profughi, finti, in hotel: quello dei pagliacci da circo, di cui lui e i suoi ministri, nel frattempo sdoppiati come i gremlins, fanno parte.
Il suo è un governo abusivo, sia perché guidato da un premier non eletto, sia perché nato grazie ad un rovesciamento della volontà dei cittadini-elettori. Sia perché al Senato si regge dopo la compravendita di alcuni senatori a vita. Un governo che sta portando avanti la destrutturazione etnica dell’Italia importando clandestini e uccidendo italiani.
Senza alcun mandato politico, Conte e i suoi galoppini hanno aperto i porti alle Ong. L’ultimo caso ieri. Delirante:
Abbiamo ogni diritto di ribellarci nei confronti di un ordinamento ingiusto. Perché se è vero che ogni persona soggetta a un ordinamento giuridico e il cittadino è soggetto all’obbligo politico, cioè al dovere fondamentale di obbedire alle leggi, questo obbligo è annullato dal diritto di resistenza.E all’esistenza.
Questo governo mette a rischio l’esistenza stessa del popolo italiano.
La filosofia individua tre condizioni sine qua non perché la disobbedienza alle leggi sia lecita:
-ingiuste (non corrispondente a principi di giustizia)
-illegittime (emanata da chi non abbia il potere legittimo)
-invalide (contraria alla Costituzione vigente)
-illegittime (emanata da chi non abbia il potere legittimo)
-invalide (contraria alla Costituzione vigente)
Le leggi emanate dal Parlamento attuale rispondono, almeno, a due di questi requisiti. Resistere alle leggi di Conte e soci è un diritto. Anzi: è un dovere di ogni Patriota.
Ognuno di noi, con i suoi messi, deve lavorare perché questi servi di regimi stranieri vengano spazzati via.
Sic semper tyrannis.
Se Vittorio Emanuele, Garibaldi, Cavour e Mazzini vedessero questo stato di cose sarebbero i primi a guidare la rivolta. Ma loro e tutti gli eroi che hanno riunito l’Italia purtroppo sono passati. Spetta a noi che ci siamo ora stabilire quale sarà il futuro d’Italia.
Guerra civile subito, ma quando?!?!?