domenica 29 dicembre 2019

NIGERIANO ESIGE LA PRECEDENZA E DEVASTA PRONTO SOCCORSO






NIGERIANO ESIGE LA PRECEDENZA E DEVASTA PRONTO SOCCORSO

 








Secondo i quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si è verificato nella notte fra il 23 ed il 24 dicembre scorsi. Arrivato in ospedale in ambulanza, l’africano era stato trasferito dalla barella del 118 ad una in dotazione del pronto soccorso e poi sistemato in una delle sale del triage adibite ad accogliere i pazienti in attesa di essere visitati dai medici di turno. Non era urgente.
Ma lui, stanco di aspettare, ha cominciato a protestare, esigendo con insistenza di essere visitato subito.
Quando gli è stato risposto che doveva aspettare il turno come gli italiani che, oltretutto, a differenza sua, pagano le tasse, il nigeriano ha dato in escandescenze, chiedendo ancora una volta di essere visitato prima degli altri oppure di essere accompagnato a casa dagli stessi operatori del 118 che lo avevano portato in ospedale. Una pretesa ovviamente respinta.
Cercando di tranquillizzare l’africano, i sanitari hanno cercato di spiegargli che l’ambulanza è un mezzo utilizzato per le emergenze mediche, non un taxi.

Tale risposta ha scatenato la furia del nigeriano, che ha iniziato a rivolgere esplicite minacce a medici e infermieri e devastare i locali del pronto soccorso.
In breve si è scatenato il panico fra i pazienti in attesa, terrorizzati dal nigeriano che è riuscito anche a ferire alcuni sanitari. Cosa ormai comune, ricorderete il caso di Roma (foto in alto).
Sul posto si sono quindi precipitati gli agenti della polizia di Stato, accorsi dopo le segnalazioni arrivate in centrale, che lo hanno bloccato e caricato sull’auto di servizio.
L’africano è stato tradotto negli uffici della questura di Latina, dove si sono svolte le usuali pratiche di identificazione e di incriminazione.
Per lui, stando a quanto riferito dalla stampa locale, una semplice denuncia a piede libero.





Con questo sistema, i cittadini italiani si sentono discriminati, abbandonati dallo stato e non avendo più ormai nessuna stima e nessuna fiducia nella legge e nella tutela dello stato che da ai delinquenti diritti e attenzioni negate ai cittadini onesti, saranno sempre più incentivati nel mettere in piedi una organizzazione di salute pubblica che agguanterà questi criminali e provvederanno a comminargli una battuta tale che se riusciranno a sopravvivere non avranno più ne la forza ne il coraggio di rifare prepotenze.
Uno stato come è ridotto oggi lo stato italiano non solo è inutile ma addirittura dannoso e va cancellato




Non solo a babbo, ma pure x primi?
A questi servirebbe più un veterinario.










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