NIGERIANO SEQUESTRA COMMESSA: LEGATA E BENDATA PER STUPRARLA
NIGERIANO SEQUESTRA COMMESSA: LEGATA E BENDATA PER STUPRARLA
Aveva rapinato una profumeria del centro storico di Modena, sottraendo merce e denaro in contanti dalla cassa e tentando poi anche di stuprare la giovane commessa.
Dopo dieci giorni di indagini e ricerche, gli uomini della squadra mobile sono riusciti a far scattare le manette ai polsi del responsabile della rapina in pieno centro: fondamentale il racconto della 22enne, che fu allora salvata dal sopraggiungere di un cliente
Sull’operazione interviene Isabella Bertolini, candidata della Lega alle elezioni regionali. «L’arresto del nigeriano accusato di tentato stupro e rapina conferma sia la professionalità delle forze di Polizia, ed in questo caso della mobile, alla quale va il mio plauso, sia il fallimento delle politiche dei governi di sinistra sul fronte dell’immigrazione e del contrasto alla clandestinità. L’enorme numero di stranieri irregolari in città generato dalle politiche lassiste della sinistra che ha voluto chiudere i Cpr e ha fatto arrivare dal 2014 ad oggi decine di migliaia di clandestini sui nostri territori rappresenta una vera e propria emergenza sociale».
Gli uomini della questura di Modena intervenirono prontamente, e riuscirono a ricavare preziosi possibili indizi sul responsabile, grazie ad alcune informazioni fornite dalla vittima ed al lavoro sul posto della scientifica.
La giovane, infatti, in un momento in cui aveva ancora il volto scoperto, era riuscita a individuare due oggetti toccati con sicurezza dal responsabile. Vale a dire il registratore di cassa (nella cui parte posteriore sono state rilevate le impronte di due dita dell’uomo) ed una scaletta spostata dallo stesso 34enne.
Isolate le impronte digitali del rapinatore, gli investigatori hanno potuto compararle con quelle presenti nella banca dati delle forze dell’ordine e quindi associarle all’identità ed alla foto del ricercato. Quest’ultimo, un nigeriano con una lunga lista di precedenti alle spalle e destinatario di più decreti di espulsione, è stato rintracciato in un’abitazione di via Paolo Ferrari occupata abusivamente da alcuni connazionali dello stesso che lo avevano ospitato nel suo soggiorno a Modena.
Disposta per lui la misura cautelare del carcere da parte del gip, il 34enne è stato tratto in arresto con l’accusa di rapina aggravata, sequestro di persona e tentata violenza sessuale. Dovrà rispondere anche di un furto avvenuto il giorno prima (16 dicembre) in un discount di via Vignolese.
Ma il nigeriano é regolare o irregolare? No perché la candidata leghista, come tutti quelli del suo partito, afferma che il problema é l’elevato numero di irregolari, che indubbiamente lo é, ma é un grave errore sottovalutare l’impatto negativo provocato da quella regolare e massiccia.