sabato 28 dicembre 2019

I CRIMINI DEI BELLA CIAO.




“BELLA CIAO”, I CRIMINI DEI BUONI: MARGHERITA AUDISIO, UCCISA DAI PARTIGIANI PERCHÉ AMAVA L’ITALIA






Piccola correzione: la lettera è scritta alla madre, non alla sorella.


Iniziamo con la rubrica “, i crimini dimenticati”.
L’ausiliaria Margherita Audisio, fucilata a soli vent’anni a Nichelino (TO) il primo maggio 1945, a guerra finita.
La lettera scritta da Margherita alla sorella il 26 aprile 1945.
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Quella che leggerete è la lettera di una ausiliaria; l’ha indirizzata alla madre, prima di essere fucilata a Torino, nei primi giorni di maggio del 1945 . Si chiamava MARGHERITA AUDISIO.
Prima di morire si rivolse alla sorella Luciana e le annunciò la imminente fucilazione; dopo essersi comunicata, ha rinnovato la sua professione di fede e passione per l’Italia. L’avevo conosciuta a Venezia, era una bella ragazza, intelligente, molto dolce, bionda, dagli occhi azzurri. Suo fratello Antonio s’era arruolato con me nel battaglione LUPO della Decima Mas .
Si ammalò gravemente durante l’addestramento e fu rimandato a casa .

Margherita era cresciuta in una famiglia di innamorati della Patria. Dal fratello conobbe il nostro motto. La frase, che trassi dal processo di Verona e che disegnai sulla fiamma di combattimento del battaglione, è da Lei usata all’inizio della sua lettera che , scritta il 26 aprile , prima della sua uccisione, così comincia:
“Fosse anche la mia morte, purché l’Italia viva”
Io vivo per la Patria e per la Patria ho giurato la morte. Tutti i pensieri, le passioni di adolescente, di giovane ventenne non mi hanno fatto volger gli occhi, non mi hanno vinto.
Io sento le pupille sbarrate all’orizzonte lontano e nebuloso: là e la Patria.
Madre delle mie carni, mi comprendi? Quindi non piangerai, madre terrena, madre del pianto!
Tu che nel mondo seminasti lacrime, che vivi di lacrime, non piangerai!
Questo è per me l’unico tormento l’unico dubbio che qui in terra lascio.
L’altra mia angoscia, per la Madre grande si placherà quando sulla nuda terra il corpo si troverà, rigido nella morte.
E’ la mia sorte Ma una cosa voglio ancora dire: Patria mia, il nostro sacrificio non sarà vano.
E Iddio dall’alto ti proteggerà, mentre i morti ti guideranno.
Italia credo sempre in Te: risorgerai!
Fratelli miei di fede, questo è il mio credo
“Chi muore per la Patria, vissuto è assai!”
Perciò non piangete. Pensate che quando si è dato tutto alla patria, non si è dato abbastanza.
Margherita Audisio
E’ una lettera che non necessita di commenti.
L’unica considerazione che mi concedo: Allora ci insegnarono ad amare l’Italia, prima di tutto.
Emilio Maluta







Tutto si può dire dei partigiani tranne che fossero i buoni!!!
Ma sono certo che nell’aldila’ da allora ad oggi i nostri soldati li stanno ancora ricompensando x le loro azioni e lo faranno fino alla fine dei tempi!
Attendono con ansia.glo ultimi!!!












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