lunedì 1 luglio 2019

ONG A CACCIA DI BARCHINI DA TRAINARE IN ITALIA: SEQUESTRIAMOLA!




ONG A CACCIA DI BARCHINI DA TRAINARE IN ITALIA: SEQUESTRIAMOLA!



Il continuare a rimanere tra la e di @openarms_fund sembra indicare che aspettino barchini dagli amici “pescatori tunisini”, da scortare verso le acque italiane. @GDF @guardiacostiera @ItalianNavy @Viminale

Evidentemente, vogliono ripetere quanto accaduto ieri tra Lampedusa e Malta. La nave Open Arms dell’ong catalana ProActiva Open Arms, sponsorizzata da De Magistris e inabilitata al ‘soccorso’ dalle proprie autorità di bandiera (Spagna), ha aggirato questo divieto non caricando i clandestini ma scortandoli dalle acque di competenza maltese, verso quelle di competenza italiana:

Delirante. Toninelli dorme. I trafficanti di Open Arms, a cui è vietato fare operazioni di ‘soccorso’, trovano casualmente un barcone carico di clandestini in acque di competenza maltese, e visto che non possono caricarli per il divieto delle loro autorità di bandiera e la chiusura dei porti italiani, che fanno?

Un comportamento identico a quello dei pescherecci tunisini sequestrati, l’ultimo una settimana fa. Con l’aggravante che l’ha fatto alla luce del sole e, incredibilmente, con la collaborazione della nostra Guardia costiera.
Non solo:
La disattivazione dei dati di prua di @openarms_fund era già chiara dalla partenza da . Perché @guardiacostiera, @GDF e @ItalianNavy non hanno fatto un'ispezione di bordo quando ha transitato in acque italiane?@Eli_Trenta @DaniloToninelli @matteosalvinimi https://twitter.com/francescatotolo/status/1145395069530324993 

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Possiamo confermarlo senza timore di essere smentiti: @openarms_fund ha "crackato" il transponder, probabilmente durante la visita a .
Il transponder non trasmette i dati di prua: sembra andare al contrario a velocità 0 nodi. Così da quando è ripartita da Napoli.

Ovviamente, nella messa in scena è stato protagonista anche il servizio di telefonia per scafisti Alarm Phone, quello del prete spacciatore don Zerai.
Siamo in presenza di una nuova strategia che vorrebbe aggirare la chiusura dei porti.
E’ incredibile che non siano stati fermati e la nave sequestrata, visto che hanno trainato il barcone – loro dicono ‘scortato’ – da acque maltesi ad acque italiane. C’è un solo motivo: la vendetta per la vicenda SeaWatch. L’ennesimo attacco di chi finanzia e controlla le ong all’Italia.



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