ONG A CACCIA DI BARCHINI DA TRAINARE IN ITALIA: SEQUESTRIAMOLA!
ONG A CACCIA DI BARCHINI DA TRAINARE IN ITALIA: SEQUESTRIAMOLA!
Il continuare a rimanere tra la #Tunisia e #Lampedusa di @openarms_fund sembra indicare che aspettino barchini dagli amici “pescatori tunisini”, da scortare verso le acque italiane. @GDF @guardiacostiera @ItalianNavy @Viminale
Evidentemente, vogliono ripetere quanto accaduto ieri tra Lampedusa e Malta. La nave Open Arms dell’ong catalana ProActiva Open Arms, sponsorizzata da De Magistris e inabilitata al ‘soccorso’ dalle proprie autorità di bandiera (Spagna), ha aggirato questo divieto non caricando i clandestini ma scortandoli dalle acque di competenza maltese, verso quelle di competenza italiana:
Possiamo confermarlo senza timore di essere smentiti: @openarms_fund ha "crackato" il transponder, probabilmente durante la visita a #Napoli.
Il transponder non trasmette i dati di prua: #OpenArms sembra andare al contrario a velocità 0 nodi. Così da quando è ripartita da Napoli.
Ovviamente, nella messa in scena è stato protagonista anche il servizio di telefonia per scafisti Alarm Phone, quello del prete spacciatore don Zerai.
Siamo in presenza di una nuova strategia che vorrebbe aggirare la chiusura dei porti.
E’ incredibile che non siano stati fermati e la nave sequestrata, visto che hanno trainato il barcone – loro dicono ‘scortato’ – da acque maltesi ad acque italiane. C’è un solo motivo: la vendetta per la vicenda SeaWatch. L’ennesimo attacco di chi finanzia e controlla le ong all’Italia.
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