mercoledì 31 luglio 2019

STRAGE IN CALIFORNIA: IL KILLER È SANTINO WILLIAM LEGAN, E NON È UN ‘SUPREMATISTA BIANCO’



STRAGE IN CALIFORNIA: IL KILLER È SANTINO WILLIAM LEGAN, E NON È UN ‘SUPREMATISTA BIANCO’



L’Ansa sulla strage del Gilroy Garlic Festival:
Il killer del Gilroy Garlic Festival è stato identificato nel 19enne Santino William Legan. Lo riportano i media americani, secondo i quali Legan ha origini italiane e iraniane. Secondo quanto riportato dai media americani avrebbe condiviso in passato posizioni suprematiste su un post pubblicato sul suo account. La pagina Instagram di Legan ha solo tre post, di cui che risale a poco prima della sparatoria. C’è poi il riferimento a un libro di un suprematista bianco del 1890. ‘Might is Right’ scritto con lo pseudonimo di Ragnare Fedberad. Il libro include principi misogini e razzisti, dichiarando al superiorità della razza anglosassone. Secondo indiscrezioni, il nonno del killer, Tom Legan, ha frequentato la prestigiosa accademia militare di West Point ed è stato accusato e poi assolto dalle accuse di molestie sessuali nei confronti della figlia.
Ovviamente, la verità è un’altra.


USA: Identificato il terrorista di Gilroy. E' un iraniano-americano con immagini islamiche sul profilo Instagram: "Una fonte iraniana dichiara che chiunque idolatri Ali Asghar, omonimo del nonno di Legan, si considererebbe un fanatico dell'Islam sciita". https://lauraloomer.us/2019/07/29/breaking-gilroy-shooter-identified-as-iranian-america-with-islamic-imagery-on-instagram/ 





Definire qualcuno ‘suprematista bianco’ per un libro non è giornalismo, è idiozia. E poi, Might Is Right, or The Survival of the Fittest, non è il libro di un “suprematista bianco”, non più di quanto potrebbe esserlo un libro di Nietzche. Anzi: qualsiasi libro scritto nel 1890 esalta il ‘suprematismo bianco’. E qualsiasi libro dell’epoca scritto nel mondo anglosassone esalta la presunta superiorità anglosassone. A cui, peraltro, non sembra che questo strano suprematista si richiamasse. In un certo senso, potremmo, invece, definirlo ‘meticcio’.
E poi, un ‘suprematista bianco’ che spara in un festival di soli bianchi? No. E’, invece, il solito mezzosangue che odia se stesso perché cerca conferma sulla propria identità divisa.













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