GLI ALBERI CADONO PERCHE' SONO STATI PIANTATI DAL FASCISMO.
LA RAGGI INCOLPA MUSSOLINI PER LA CADUTA DEGLI ALBERI A ROMA.
VIRGINIA RAGGI
Raggi: «Gli alberi a Roma cadono perché piantati durante il Fascismo»
Martedì 26 Febbraio 2019
«Gli alberi di Roma cadono perché spesso risalenti all'epoca del Fascismo». Questa la spiegazione che la sindaca Virginia Raggi ha dato su facebook dopo la strage di piante causata dal forte vento dei giorni scorsi che ha fatto anche un morto a Guidonia e vari feriti.
«Serve un piano straordinario per l’abbattimento di tutti gli alberi malati e arrivati a fine vita a Roma - sottolinea Raggi -. Si tratta di piante per le quali non c’è alcun rimedio e per le quali non basta la manutenzione. Questi alberi li potremo sostituire piantandone altri, giovani e sani, al loro posto. Molti degli esemplari caduti hanno circa 90 anni: sono stati piantati durante il regime fascista ed ora sono giunti al termine della loro esistenza. Si tratta di piante per le quali non bastano le cure ordinarie».
Virginia Raggi
23 ore fa
Serve un piano straordinario per l’abbattimento di tutti gli alberi malati e arrivati a fine vita a Roma.
Si tratta di piante per le quali non c’è alcun rimedio e per le quali non basta la manutenzione. Questi alberi li potremo sostituire piantandone altri, giovani e sani, al loro posto.
Molti degli esemplari caduti hanno circa 90 anni: sono stati piantati durante il regime fascista ed ora sono giunti al termine della loro esistenza. Si tratta di piante per le quali non bast..
Un duro bagno di realtà, ammette lo stesso sindaco, perché «inevitabilmente, cambierà anche il paesaggio di Roma. I pini secolari fanno parte del panorama di Roma ma così non si può andare avanti».
«Per fare la manutenzione dei 330mila alberi presenti a Roma servono fondi e, soprattutto, la possibilità di recuperare i ritardi dovuti ai decenni in cui troppo poco è stato fatto».
«Per fare la manutenzione dei 330mila alberi presenti a Roma servono fondi e, soprattutto, la possibilità di recuperare i ritardi dovuti ai decenni in cui troppo poco è stato fatto».
Il post della sindaca ha avuto oltre 900 condivisioni e non è mancato chi le ha ricordato come, ai tempi in cui il primo cittadino era Marino, fosse assai meno riflessiva e indulgente quando in città capitava che crollasse qualche pino.
«In questi due anni - rivendica Raggi - abbiamo avviato il monitoraggio dei circa 82mila alberi presenti lungo le strade o nelle piazze della città. Noi lo abbiamo fatto. Abbiamo già abbattuto più di 2000 esemplari pericolanti e ne abbiamo individuati altri da abbattere o mettere in sicurezza urgentemente».
«La sindaca Raggi oggi se la prende con gli alberi di epoca fascista per i quali prevede un taglio radicale, sembra più un'epurazione ideologica che un provvedimento botanico. Inutile ricordare che importanti esperti hanno certificato che esistono metodi tali da rendere compatibile il paesaggio delle nostre città con i pini: monitoraggio arboreo, avvio del famoso bando ancora fermo per censimento, potatura e messa in sicurezza del patrimonio arboreo romano». È quanto dichiara il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
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