LITE CON VICINI MAROCCHINI, MAGISTRATO LI CACCIA DA CASA LORO
Ora ti cacciano anche di casa se il tuo vicino marocchino dice che sei razzista:
Insulti e minacce di morte alla vicina di casa, e al figlio di appena sei anni, perché di colore. Parla di questo l’inchiesta della procura di Torino che vede indagati marito e moglie, italiani di 54 e 59 anni. Atti persecutori aggravati dall’odio razziale i reati ipotizzati dal pm Pazè. Numerosi gli episodi contestati alla coppia, tra l’ottobre 2017 e dicembre 2018. In alcune occasioni gli indagati avrebbero urlato ai vicini “state zitti marocchini di m…”, “puzzate”, “veniamo su e vi facciamo un buco in fronte”.Le vittime si sono rivolti alla polizia quando le aggressioni sono diventate sempre più numerose e violente. Nel febbraio 2018 anche il cugino della donna ne avrebbe fatto le spese: recatosi dai parenti per una visita, i vicini indagati gli avrebbero mostrato un coltello a serramanico. “Se non te ne vai, ti tiro fuori le budella”, le parole accompagnate ad un gesto più che eloquente. Il pm ha chiesto per i coniugi l’allontanamento da casa; il gip ha disposto il divieto di avvicinamento.
Ovviamente, tutto questo si basa sulla parola dei vicini marocchini. Che ora hanno quasi ottenuto l’allontanamento (lo voleva la procura) dell’odiata coppia di italiani. I quali, naturalmente, non hanno diritto di replica sui media.
Perché siamo dubbiosi su questa ‘inchiesta’? Beh, perché fino a pochi giorni fa il procuratore capo di Torino era lui:
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